Ponte dell’Immacolata, dal tre all’otto dicembre 2010
Siamo partiti come al solito da Valdagno venerdì 3 dic. Verso le 17. Facciamo la Valsugana e poi a Trento prendiamo l’autostrada dalla quale usciamo a Bressanone. Poco dopo, imboccata la val Pusteria, ci fermiamo per fare nafta (sempre meglio farla in montagna, ad evitare dispiaceri al momento della partenza) e arriviamo verso le nove e quaranta al campeggio Corones, a Rasun. Nonostante avessimo preventivamente telefonato e ci avessero assicurato che avremmo trovato qualcuno, è tutto chiuso, e solo dopo aver ripetutamente provato a suonare (forse il campanello è rotto) e fatto segnali con la pila verso l’unica finestra dove intravediamo i bagliori di una TV accesa, si affaccia alla finestra una scortese signora che, dopo aver discusso un po’, si decide ad aprire la sbarra mentre il suo altrettanto seccato marito ci fa sistemare a tutti i costi dove vuole lui. Ci sistemiamo piuttosto incazzati e ce ne andiamo a letto, ripromettendoci per il giorno dopo di farci sistemare in un posto migliore o andarcene. Notte comunque tranquillissima, anche perché il campeggio è praticamente vuoto e anche, a dire il vero, solo parzialmente pulito dalla neve.
Sabato 4 dicembre, ci svegliamo con calma, colazione e poi ci rechiamo alla Reception per registrarci; questa volta una signora sicuramente più gentile e disponibile ci fa sistemare dove vogliamo e ci allaccia alla corrente. Una volta sistemati ci avviamo a piedi verso Rasun di Sopra, un giretto fra le case e gli alberghi, per stradine piene di neve, torniamo al camper, pranzo e poi via di nuovo, per un sentiero in mezzo al bosco, fino a Valdaora di Sopra, sempre per sentieri pedonali. Torniamo al camper verso le 17, esploriamo un po’ il campeggio e poi rientriamo in camper. Cena, un po’ di TV e a letto.
Domenica 5 dicembre, Per un soffio perdiamo l’autobus per Anterselva, per cui ripieghiamo su quello che ci porta fino agli impianti di Valdaora. Facciamo un giro fra i parcheggi e notiamo che non c’è poi tanta gente, quindi ci avviamo a piedi verso Valdaora di Sopra, dove prendiamo finalmente l’autobus che ci porta fino ad Anterselva di Mezzo. Sostiamo per il pranzo nell’unico locale aperto e poi, in compagnia di una coppia di lombardi che abbiamo conosciuto in autobus, ci avviamo verso il lago di Anterselva, che però non raggiungiamo perché il tempo stringe e non possiamo perdere l’unico autobus che ci riporterà indietro e che parte alle 16,50. Arriviamo al campeggio che sono quasi le 18, una bella doccia calda nei servizi del campeggio (molto belli e comodi), cena, quattro chiacchere e buona notte.
Lunedì 6 dicembre, durante la notte è nevicato un po’, decidiamo di spostarci a Riscone. Paghiamo il campeggio (76€ di tre notti, la corrente si paga a KW e per tutta una notte abbiamo tenuta accesa la stufetta elettrica perché la prima bombola si è finita prima delle previsioni e non volevamo rischiare di trovarci senza gas). Arrivati a Riscone ci rendiamo conto che anche qui non c’è la grande affluenza, di auto e di camper, che si verificava negli anni passati. Parcheggiato il camper scendiamo a Brunico per un giro per il centro e i mercatini. Ritorniamo verso le 17 al camper.
Martedì 7 dicembre, E’ nevicato anche stanotte e il tempo è nebbioso, per cui decidiamo di spostarci e andare a Merano. Siamo costretti a mettere le catene per uscire dal parcheggio a causa della neve fresca. Arriviamo a Merano verso le 12 e giriamo, giriamo, in cerca di una possibilità di sosta che non troviamo, anche perché i cartelli che indicano il parcheggio camper in realtà ti portano al campeggio, peraltro pieno e l’unico parcheggio camper ha la sbarra a due metri (non è che ci vogliono prendere per il c..o?). decidiamo allora di spostarci a Trento: ottima scelta, visto che i cartelli questa volta ci portano al parcheggio del palazzetto, dove troviamo ad accoglierci i volontari del Camper Club Trentino, che ci fanno sistemare e ci danno tutte le informazioni sulla città e sui mercatini; sono addirittura organizzati per vendere i biglietti dell’autobus e ti offrono vin brulè, the e patatine. A loro vanno tutti i nostri ammirati complimenti. Oltre all’ottima accoglienza, c’è da dire che la città di Trento ha uno splendido centro storico e i mercatini di Natale sono, a nostro parere, molto più belli e ricchi di tanti altri, soprattutto dei più blasonati (a torto) dell’Alto Adige (non Sud Tirol, come amano definirlo gli abitanti, scordandosi di far parte dell’Italia, dalla quale ricevono più di quanto versano). Torniamo al camper verso le 18, ci fermiamo a chiacchierare con i volontari del Camper Club Trento sorseggiando un brulè, poi cena e buona notte.
Mercoledì 8 dicembre, tanto per cambiare, è piovuto tutta la notte e continua a piovigginare, comunque prendiamo l’autobus per il centro, andiamo a piedi fino al castello del Buonconsiglio che però non visitiamo, torniamo nella zona dei mercatini per un altro giro e un panino con il brulè, poi ritorno al camper. Nel primo pomeriggio ci avviamo verso casa.