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Francia, dal 29 luglio al 3 settembre
Sabato 29 Luglio: partiamo verso le 8,30, prendiamo l’autostrada a Montebello e, passando per Piacenza e Alessandria (è un po' più lunga ma c’ è molto meno traffico), ci dirigiamo verso Susa e il passo del Monginevro, molto dolce dalla parte italiana ma interminabile dalla parte francese anche perché, dopo una iniziale discesa, è necessario risalire al Passo di Lautaret (circa 2000 metri) e quindi ridiscendere in direzione di Grenoble, Vizille, Voiron fino ad arrivare, in serata, all’area di sosta di Hauterive (N45,2551-E5,03013), poco lontana dal Palais ideal du facteur Cheval che visiteremo domani. L’ area di sosta dispone di carico, scarico e un minuscolo gruppo servizi; pagamento all’ uscita (10€/24h) esclusivamente con carta bancaria; al nostro arrivo ci da il benvenuto un violento temporale.
Domenica 30: in mattinata visitiamo il palazzo (9,5€ a persona), un incredibile edificio di sassi, tufo, conchiglie e cemento, costruito in 33 anni di lavoro dall’ ex portalettere Cheval, definita come l’ unica architettura al mondo in arte naif. Nel pomeriggio partiamo in direzione dell’ Ile d’ Oleron per strade collinari e lunghi pezzi di superstrade, gratuite. Decidiamo di fermarci per la notte nell’ area di sosta gratuita di Gouzon (N46,191399-W2,24014), praticamente in centro del bel paesino. Dopo cena facciamo due passi per il paese mentre l’ area, a poco a poco, si riempie.
Lunedì 31: operazioni di scarico e riprendiamo la superstrada diretti all’ Ile d’ Oleron. Come sempre evitiamo con cura le autostrade e percorriamo più di 300 Km alternando belle strade con poco traffico a lunghi tratti di superstrade. L’ idea iniziale era di sostare al campeggio comunale “La Giroflèe, prima del ponte ma quando arriviamo il campeggio è chiuso (riapre alle 15, gps: N45,831402-W1,15076) per cui torniamo un po' indietro e parcheggiamo per il pranzo in un piccolo parcheggio per camper in riva al mare (che in questo momento non si vede perché c’ è la bassa marea). Nel pomeriggio decidiamo di passare il ponte e sostare all’ area di sosta municipale di Chateau d’ Oleron (N45,895866-W1,203581); area molto grande con allaccio elettrico e gruppo servizi con docce, piuttosto mal organizzata (non si capiscono bene i confini delle piazzole e quindi ognuno fa un po' quel che vuole) ma comunque, al nostro arrivo, con diversi posti liberi. Parcheggiamo, tiriamo giù le bici e facciamo un giro in centro per prendere informazioni sui percorsi ciclabili e per acquistare le cozze al supermercato, in attesa di vedere in cosa consiste la vendita di cozze e ostriche che inizierà verso le 19.
Martedì 1 agosto: con le bici seguiamo i diversi percorsi ciclabili riportati nella cartina ricevuta dall’ Uff. turistico fino alla punta estrema del faro di Chassiron, passando per bei paesini con le casette bianche e le imposte di diversi colori e belle spiagge dove c’ è anche gente che ha il coraggio di fare il bagno. Il percorso ciclabile è quasi sempre in sede propria e alcuni tratti su strade a basso traffico; nel complesso un bellissimo percorso che alterna foreste, valli di allevamento, dune costiere e spiagge, sempre accompagnati dal sospiro del vento (a volte è un po' più di un sospiro), da sprazzi di sereno e qualche dispettoso nuvolone che a volte si diverte a spruzzarci un po'. Torniamo al camper nel pomeriggio.
Mercoledì 2: notte ventosa e mattino, oltre che ventoso, piovoso! Decidiamo di lasciare l’ area (tenuto conto che siamo l’ unico equipaggio italiano e visto come si comportano i francesi nelle operazioni di carico e scarico posso affermare che molti di loro sono degli autentici letamai!) e di spostarci a Brouage, un piccolo borgo fortificato con un parcheggio senza servizi dove è possibile sostare (45,868198, -1,06735). Visitiamo il paese che dispone di una imponente cinta muraria e tanti simpatici negozietti mentre si alternano raffiche di vento, spruzzi di pioggia e sprazzi di sole: il classico tempo variabile di questa parte della Francia.
Giovedì 3: notte tranquilla a parte il vento e la pioggia che non accennano a diminuire; partiamo in mattinata, una breve sosta ad un supermercato di Rochefort e un’ altra al Port des Barques per vedere il Passe aux Boeufs che, quando la marea lo permette, consente di arrivare all’ Ile Madame. Ci dirigiamo quindi verso La Rochelle e facciamo sosta nell’ area comunale (46,160274,-1,184361); 170 posti in buona parte occupati (e in serata si riempiranno gli altri) con due stazioni di carico e scarico e diverse piazzole con allaccio elettrico. Ci sistemiamo in una di queste; nel pomeriggio ci rechiamo in centro (sempre su percorsi ciclabili) per reperire informazioni all’ Uff. Turismo e visitare l’ ampia zona portuale di questa bella città.
Venerdì 4: con le bici ci dirigiamo verso l’ Ile de Rè il cui ponte, distante circa 3 Km, è raggiungibile sempre attraverso corsie a lato strada dedicate alle bici o pista ciclabile vera e propria. Inutile dire che anche il ponte, a pagamento per auto e camper, è provvisto di pista ciclabile; splendida la vista dalla sua sommità, alta sull’ oceano e suoi suoi umori dovuti al vento e alle maree. Ad accoglierci dall’ altra parte una piccola casetta in legno i cui addetti distribuiscono la mappa ciclabile dell’ isola che, con una lunghezza di 30 Km, vanta 110 Km di piste ciclabili che la percorrono in tutti i sensi, attraversando gli splendidi, vivaci paesi affacciati sul mare; arriviamo fino al faro delle balene, all’ estrema punta occidentale, continuamente schiaffeggiati da un feroce vento dispettoso e ovviamente contrario che almeno ci lascia in pace al ritorno. Carichiamo le bici perché domani si parte.
Sabato 5: operazioni di carico e scarico, paghiamo l’ area (circa 27€ per due notti) e ci avviamo, con un tempo sempre più ventoso e piovoso, verso Longeville sur Mer; giriamo fra le aree di sosta della zona ma, sarà che il tempo uggioso non aiuta, sarà che quelle che visitiamo si trovano in zone piuttosto boscose, proseguiamo fino a Jars sur Mer e facciamo sosta in un parcheggio a pagamento sul mare (46,410702,-1,5937; 7€ + tassa di soggiorno, servizi a pagamento). Nel pomeriggio qualche schiarita mi consente di recarmi all’ uff. turistico.
Domenica 6: notte ventosa ma il mattino si presenta con un bel cielo azzurro; partiamo in direzione di St Hilaire de Riez. Oggi c’ è piuttosto traffico e per giunta, passando per il centro di alcuni paesi, incappiamo nel mercato domenicale con tanta gente e lunghe code; come se non bastasse, alcune strade sono sbarrate per una non meglio precisata manifestazione e siamo costretti a percorsi alternativi fino a che, finalmente, arriviamo all’ area di sosta della spiaggia di Riez (46,721802,-1,982385). L’ area, a pagamento (6,5€/24h) è proprio a ridosso della duna, carico acqua a pagamento (2,75€/10 min.) e non ha la corrente (forse è per questo che ci sono ancora alcuni posti liberi). Pranziamo e nel pomeriggio facciamo un giro esplorativo dei dintorni.
Lunedì 7: bella giornata; con le bici ci avviamo verso La Barre des Monts seguendo l’ itinerario della Velodissèe. Il percorso è sempre ben segnalato; i primi 13 Km, pur sempre in sede propria, sono sempre a fianco della strada e passano per zone molto urbanizzate, con molte deviazioni verso le spiagge mentre i successivi passano, con continui saliscendi, in mezzo ai boschi e alle dune. Torniamo nel pomeriggio, carichiamo le bici e ci prepariamo per la partenza di domani. Preferiamo infatti spostarci al mattino perché abbiamo notato che nel pomeriggio c’ è sempre un grande movimento di camper e le aree si riempiono in fretta.
Martedì 8: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso l’ isola di Noirmoutier; facciamo ovviamente il ponte perché il Passage de Gois, seppur pittoresco, è pur sempre una strada soggetta alle maree e pertanto molto salata. Troviamo posto all’ area di sosta Escale de l’ile (46,9659,-2,21482, 15€/24h con corrente), abbastanza piena e con i soliti imbecilli che si piazzano su due piazzole; riusciamo comunque a trovare un buon posto che ci mette al riparo dalle strafotenze dei suddetti. A poca distanza c’ è un piccolo supermercato e una vendita di ostriche e cozze. Nel pomeriggio facciamo un giretto nei dintorni e fino al Passage de Gois, percorribile solo con la bassa marea.
Mercoledì 9: anche oggi una bellissima giornata, calda e senza vento; con le bici giriamo per tutta l’ isola che, come le altre che abbiamo visitato, è ben fornita di percorsi ciclabili, per la maggior parte in sede propria. Al ritorno ci fermiamo ad acquistare, nelle vicine rivendite, cozze e ostriche che mangeremo questa sera.
Giovedì 10: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso Prefailles; facciamo sosta all’ area camper del circuito CamperCarPark (47,1371,-2,23878). piazzole grandi e ben delimitate ma, per 9,2€, nessun servizio! Con le bici facciamo un salto fino all’ Uff. Turistico e nel pomeriggio seguiamo le indicazioni della Velodissèe e della Velocean in direzione di Pornic, bella cittadina con l’ immancabile porto e tanta gente. La ciclabile alterna tratti in sede propria ad altri su strada, dove sono comunque sempre ben riportate le indicazioni e le corsie per le bici.
Venerdì 11: tempo piovigginoso; lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso il paese di Dagman. Superiamo il ponte di St Nazarie ed entriamo ufficialmente in Bretagna, accolti, manco a dirlo, dalla “ufficiale” pioggia bretone che non ci abbandonerà un istante; decidiamo allora che non vale la pena sostare nell’ area di sosta di Dagman e di spostarci nel parcheggio gratuito del Castello di Suscinio (47,51638,-2,72555), intasatissimo di auto e camper. Riusciamo ad infilarci in uno stretto posticino (rischiando fra l’ altro di impantanarci), pranziamo e nel pomeriggio facciamo due passi (sempre sotto la pioggia) per vedere, almeno dall’ esterno, l’ imponente opera.
Sabato 12: qualche goccia di pioggia anche durante la notte ma il mattino si presenta sereno. Partiamo dal parcheggio per dirigerci verso la penisola del Quiberon; facciamo una breve deviazione verso il paesino di Noyalo dove si trova un’ area di sosta gratuita con carico e scarico (47,606008,-2,673062) e quindi entriamo nell’ area di sosta adiacente al campeggio “Sables blancs” (47,571899,-3,12632) dotata di carico, scarico, allaccio elettrico e la possibilità di usufruire dei servizi del campeggio. Nel pomeriggio, con le bici, percorriamo la ciclabile che costeggia la “Cote Sauvage” fino all’ estremità dell’ isola; il vento, le onde del mare che si scagliano sulle rocce , lo stridio dei gabbiani che volteggiano in aria fanno di questa zona un vero paradiso.
Domenica 13: oggi giornata di...giramenti! Nel senso che gireremo di qua e di là alla ricerca di un posto decente in cui fermarci; alla fine, nel primo pomeriggio, facciamo sosta nel parcheggio gratuito, senza servizi, del villaggio di Kerascoet (47,794601,-3,77586). caratteristico villaggio bretone con le case con i tetti in paglia; facciamo due passi per le stradine del minuscolo villaggio.
Lunedì 14: cielo coperto; lasciamo l’ area e facciamo una puntatina verso la vicina Pointe de Trevignon. Lungo il tragitto notiamo alcune possibilità di sosta ma anche tanti parcheggi con la sbarra a 2 metri di altezza. Ci dirigiamo verso Rosporden, diamo una rapida occhiata al campeggio comunale (47,966202,-3,82662, 13,5€ senza corrente e piuttosto lontano dal centro abitato) e preferiamo sostare nel parcheggio, gratuito e senza servizi proprio sul piccolo lago (47,961399,-3,82882) dove l’ Amministrazione Comunale ha riservato 9 posti ai nostri mezzi. Solito giro all’ Uff. Informazioni e nel pomeriggio decido di sfidare il tempo e andare a Concarneau, seguendo la pista ciclabile che ricalca il tracciato di una vecchia ferrovia. Concarneau ha un bel centro storico, pieno di gente anche perché in questi giorni si tiene il festival dei filets bleu (le reti da pesca azzurre). Il ritorno lo faccio sotto una incessante pioggia.
Martedì 15: con le bici ci dirigiamo verso Gourin seguendo la ciclabile che però, anche in questo tratto, corre sempre sotto due file di alberi che non lasciano passare un raggio di sole per cui, anche a causa delle piogge di ieri, è molto fangosa. Arriviamo solo fino a Scaert e decidiamo di ritornare, seguendo però la strada normale. Carichiamo le bici e ci dirigiamo verso la Pointe de Mousterin, dove troviamo un parcheggio per camper, senza servizi, a pochi passi dal mare e dalla pista ciclabile (47,89743,-4,04612); parcheggiamo il camper e facciamo quattro passi lungo il sentiero che costeggia il mare.
Mercoledì 16: con le bici ci dirigiamo verso Ile-Tudy sempre per ciclabile che per lunghi tratti costeggia la duna e solo per un paio di Km corre, sempre in sede propria, lungo la strada e il grande ponte di Benodet. Arriviati a Ile-Tudy bisognerebbe prendere un piccolo traghetto (credo gratuito) per passare sull’ altra sponda, a Loctudy. Il problema è che, essendoci la bassa marea, per salire sul traghetto bisogna scendere una scalinata piuttosto ripida, cosa piuttosto complicata con le nostre bici; così decidiamo di tornare al camper e, visto che sono le 15, decidiamo di spostarci e dirigerci verso Penmarch. Facciamo una prima sosta ad una stazione di carico e scarico (47,813897,-4,360685) dove, con 2€, hai 10 minuti d’ acqua (sufficienti per fare il pieno) e lo scarico delle acque grigie e nere; ripartiamo verso il parcheggio camper (47,824089,-4,370976) poco lontano e in riva al mare, dove ci sono ancora diversi posti liberi (5€ per il pernottamento, passa l’ addetto alla sera).
Giovedì 17: con le bici ci dirigiamo verso Loctudy seguendo le indicazioni della Litoranea (V45) passando per il faro di Ekmull, Le Guilvinec e Lesconil; bel percorso, spesso lungo il mare e per buona parte in sede propria, salvo qualche breve tratto lungo strada. Torniamo al camper nel pomeriggio, facendo lo stesso percorso.
Venerdì 18: le previsioni promettono pioggia nel pomeriggio così decidiamo di partire per la prossima meta. Facciamo una prima sosta a Plovezet, dove ci sono un paio di parcheggi gratuiti ma il posto non ci soddisfa (si tratta di un prato in pendenza vicino al mare ma lontano da tutto) per cui proseguiamo verso Audierne e parcheggiamo nel parcheggio misto e gratuito (48,026798,-4,53642, servizi a pagamento) sulle rive del fiume Goyen; come previsto piove e tira un forte vento ma riusciamo comunque a recarci al vicino Uff. Turistico per reperire informazioni sulle ciclabili della zona.
Sabato 19: con le bici ci avviamo verso Point du Raz seguendo le indicazioni della ciclabile che in realtà corre, con continui zig-zag e saliscendi, per strade poco trafficate. A Point du Raz, nel parcheggio dedicato, vediamo finalmente 9-10 camper italiani. Ci spostiamo quindi a Point du Van, molto meno frequentata e il ritorno lo facciamo seguendo maggiormente le strade e lasciando perdere le varie deviazioni. Carichiamo le bici e ci avviamo verso Plouvenez Porzay, nell’ area di sosta gratuita ( 48,125099,-4,224195, servizi a pagamento); due passi nel piccolo paese, la cui unica attrazione è la chiesa gotica e ritorno al camper.
Domenica 20: oggi c’ è il mercato nel paese per cui passiamo un’ oretta a passeggiare fra i banchi; acquistiamo una bella fetta di cosciotto di maiale cotta allo spiedo che mangeremo questa sera. Partiamo e facciamo una breve sosta per il pranzo nell’ area di sosta gratuita di Plougastel Dauglas (48,27122,-4,365331) che in realtà è un semplice parcheggio asfaltato per auto dove possono sostare anche i camper. Ripartiamo, superiamo Brest e ci fermiamo all’ area di sosta di Plougonvelin (48,337886,-4,707381, 9,5€ + 2€ per l’ acqua); grande area (90 posti) che probabilmente era un campeggio con allaccio elettrico e anche un piccolo gruppo di servizi (doccia e WC). Ci rechiamo al vicino Uff. Turistico per le solite informazioni sui percorsi ciclabili.
Lunedì 21: al mattino con le bici andiamo fino a Le Conquet passando per la punta di St Matieu, con il suo grande faro e le rovine di un importante monastero; anche qui non ci sono percorsi dedicati alle biciclette e si pedala sempre per strade fortunatamente poco trafficate. Torniamo verso mezzogiorno, carichiamo le bici e ci avviamo cercando di seguire il più possibile le strade più vicine al mare. Arriviamo nel pomeriggio al campeggio municipale Saint Gonvel a Landulvez (48,527286,-4,758552, 15€ senza corrente) con una bella vista sul mare. La sbarra è aperta e quindi entriamo e ci sistemiamo in attesa che arrivi l’ addetto, verso le 18.
Martedì 22: al mattino una densa nebbia nasconde il mare e non invoglia certo a prendere le biciclette per cui decidiamo di lasciare il campeggio e dirigerci dapprima verso Lannilis dove sappiamo esserci una possibilità di sosta gratuita (48,57125,-4,521638) che in realtà si rivela come un semplice parcheggio asfaltato del cimitero. Proseguiamo quindi verso Goulven e facciamo sosta nell’ area per camper (48,631001,-4,30865) che, al costo di 6€, ti da allaccio elettrico, carico-scarico e perfino una doccia calda. Pranziamo, tiriamo giù le bici e ci dirigiamo, seguendo un po' le indicazioni e un po' andando “a naso” verso la costa raggiungendo prima Brignogan Plage e poi il sito di Meneham, un antico villaggio dalle case con i tetti in paglia, protetto da un enorme macigno di granito. Si percorrono sempre stradine con delle splendide viste sulle spiagge e sulle rocce levigate dal vento; nel complesso uno splendido percorso.
Mercoledì 23: con le bici ci avviamo in direzione di Roscoff, cercando di seguire il più possibile la costa e le indicazioni della Velomaritime. I primi 15 Km in realtà sono sempre all’ interno e si pedala per stradine di campagna molto tranquille, poi si raggiunge la costa con le sue bianche spiagge e le sue meravigliose rocce; arriviamo fino a Port Neuf e nel pomeriggio facciamo ritorno al camper. Operazioni di carico e scarico e partiamo in direzione di St. Pol de Leon; entriamo nell’ area di sosta (48,682907,-3,970812) proprio in riva al mare (8€/24 ore, 2€/100 litri di acqua). Dal muso del camper vediamo la marea che lentamente sale e riporta a galleggiare le barche adagiate sulla sabbia.
Giovedì 24: notte piovosa e temporalesca e il mattino non è molto meglio comunque decidiamo di sfidare la sorte e con le bici ci avviamo verso Roscoff che superiamo di qualche Km ma poi, siccome il tempo non accenna a migliorare, decidiamo di tornare indietro. Comunque questo tratto non è molto interessante, a parte il paese di Roscoff: scarse indicazioni e percorsi quasi sempre all’ interno per stradine di campagna. Speriamo meglio domani.
Venerdì 25: anche oggi il tempo non promette niente di buono comunque ci avviamo con le bici verso Carantec e l’ Ile Calliot; qui troviamo sempre le indicazioni sia della Velodissèe che della Velomaritime ma si pedala sempre su strade più o meno trafficate. L’ Ile Calliot è una piccola isola che si raggiunge soltanto con la bassa marea e purtroppo, quando arriviamo, la strada è sommersa. Nel frattempo il tempo si è messo al brutto e decidiamo così di ritornare in fretta al camper; carichiamo le bici e ci spostiamo con il camper a Primel-Tregastel, nell’ area di sosta del porto (48,708,-3,82719; 5€ a notte, 100 litri d’ acqua: 3,7€!).
Sabato 26: bella giornata; con le bici ci avviamo verso Plestrin les Greves seguendo le indicazioni della Velomaritime che ci fa pedalare comunque sempre su strada e con molti saliscendi, alcuni anche abbastanza impegnativi. Il tempo però si guasta e decidiamo per il ritorno, bagnati comunque dalla classica pioggia bretone. Carichiamo le bici e ci avviamo dapprima verso Plouguesgrant e la sua famosa Gouffre, la casa nella roccia; c’ è un parcheggio, solo diurno, nei pressi di questa attrazione turistica (48,778665,-3,231141). Fatte le foto di rito ripartiamo in direzione di Treguier e ci fermiamo nel parcheggio gratuito sulle rive del fiume Le Guindy (48,789398,-3,23237, solo scarico, niente acqua).
Domenica 27: tempo brutto e ventoso; saliamo al vicino centro storico di Treguier, che vanta soprattutto una bella cattedrale gotica, quindi, con il camper, ci spostiamo al vicino SuperU per un po' di spesa ma anche per fare operazioni di carico (2€/10 min. di acqua) e scarico (48,778665,-3,233201). Ripartiamo e facciamo sosta per il pranzo nel parcheggio a picco sulla scogliera di Plouezec (48,770199,-2,95109); da qui si gode una splendida vista sul mare e sui numerosi scogli che emergono. Ripartiamo e facciamo sosta a Plerin, nell’ area di sosta gratuita e con servizi gratuiti (48,5397,-2,7658); non è un gran chè ma il tempo continua a essere brutto e ventoso e non vale la pena di spostarci ancora. Scendiamo a piedi fino al porto, lontano un paio di Km e poi torniamo al camper.
Lunedì 28: anche oggi il tempo non promette niente di buono per cui partiamo dall’ area e, seguendo il più possibile la costa, passiamo per Hillion, Pleneuf Val Andrè, Erquy e ci fermiamo per il pranzo in un piccolo parcheggio per auto (ovunque ci sono i divieti di sosta notturni per i camper) a Sables d’Or les Pins con la sua grandissima spiaggia dorata. Ripartiamo e facciamo sosta a Plevenon, nell’ area di sosta camper (48,655926,-2,328448, 3,5€ scarico gratuito, acqua 5€). Siccome sembra che il tempo si sia stabilizzato tiriamo giù le bici e andiamo al vicino faro di Cap Frehel, sbatacchiati da un vento furioso che però, almeno, tiene lontane le nubi.
Martedì 29: giornata nuvolosa e leggermente piovosa; lasciamo l’ area e ci dirigiamo dapprima verso St. Cast le Guildo nella speranza di trovare qualche rivendita di ostriche ma l’ accesso al paese è piuttosto complicato per i nostri mezzi per cui ritorniamo sulla strada principale verso Tinteniac, nell’ area di sosta lungo il canale Ille-Rance (48,332262,-1,832908 5€/24 ore, servizi gratuiti) poco prima dell’ area c’ è anche il campeggio, al costo di 9€. Pranziamo e poi, con le bici, seguiamo il canale fino a St. Germain sur Ille, dove si trova la carpenteria che costruisce le porte delle chiuse; il falegname all’ interno ci vede origliare alle finestre e gentilmente ci fa entrare e ci spiega tutta la costruzione di questi enormi e pesanti manufatti, tutti in legno di rovere. Torniamo al camper nel pomeriggio inoltrato.
Mercoledì 30: tempo discreto; con le bici seguiamo la pista ciclabile che costeggia sempre il canale Ille-Rance e arriviamo fino a Dinan, bella cittadina medioevale con il suo piccolo porto sulla Rance. Ritorno al camper senza prendere una goccia d’ acqua, nonostante i bei nuvoloni che nascondono il cielo e partenza verso St. Anne sur Villaine dove c’ è un parcheggio nei pressi di un ristorante (47,730309,-1,835684); il posto sarebbe anche bello ma non vediamo indicazioni di ciclabili e soprattutto non c’ è nessuno per cui ci spostiamo a Brain sur Villaine in un parcheggio in riva al fiume (47,696449,-1,89075); la ciclabile passa proprio davanti al muso del camper. Quattro passi per il piccolo, deserto paese tanto per individuare la boulangerie e poi restiamo a guardare lo scorrere del fiume.
Giovedì 31: purtroppo il tempo non ci vuole dare la soddisfazione di fare l’ ultimo giro in bici: piove! Partiamo per la prima tappa di avvicinamento a casa, guidiamo per tutta la giornata (tanto, piove!), quasi sempre su ottime superstrade gratuite fino ad arrivare al paese di St. Pourcain sur Sioule e alla sua grande area di sosta gratuita (46,312212-3,296747). al nostro arrivo le 73 piazzole dell’ area sono quasi tutte occupate.
Venerdì 1 settembre: partiamo in direzione di Saint Etienne, percorriamo un bel tratto di superstrada e poi strada normale; a St Etienne deviamo verso St Victor sur Loire,dove la Loira si allarga in un lago artificiale e sostiamo nel parcheggio immediatamente dopo la bella area di sosta (45,4482-4,25645) che, proprio perché è bella e per di più gratuita, è già piena. Scendiamo al lago a fare due passi; la giornata è soleggiata e fa caldo.
Sabato 2: altro giorno dedicato al viaggio di avvicinamento: Grenoble, Briancon, passo del Monginevro (avremmo fatto volentieri il passo del Moncenisio ma una grossa frana ha bloccato sia l’autostrada che la strada normale fra Modane e St. Jean de Maurienne) e facciamo sosta nel pomeriggio nel grande parcheggio del Forte di Exilles (45,100933-6,937085). visitiamo il forte, una costruzione davvero imponente, ampliato e rimaneggiato nel corso dei secoli e alla sera andiamo a mangiare al vicino ristorante “La corte dei mangioni” che fra l’ altro dispone di un grande parcheggio dove si potrebbe anche sostare. (altro che mangioni; qui ti mettono a dieta!)
Domenica 3: direzione casa passando come sempre per Alessandria e Pavia, così da evitare le code della circonvallazione di Milano. Arriviamo verso le 14.