Costa Azzurra dal 26 ottobre al 4 novembre 2012
Venerdì 26 ottobre: partiamo da Valdagno verso le tredici e per autostrada arriviamo ad Arma di Taggia intorno alle 18,30. Cerchiamo di trovare una possibilità di parcheggio e alla fine, costeggiando il lungomare, vediamo dei camper parcheggiati al di là del fiume. Passiamo sotto ad un ponte per un passaggio che per pochi metri ci fa “guadare”, risaliamo sulla strada principale e riusciamo con fatica (è ormai buio e per di più piove) a trovare la strada che ci porta ai camper (N 43.83292 E 7.86022). Ci sistemiamo e ceniamo; piove e temporaleggia. Buona notte.
Sabato 27 ottobre: dopo una notte piena di pioggia, di fulmini e di vento la giornata sembra mettersi al bello. Partiamo con il camper verso Taggia per acquistare un po’ di olive taggiasche e poi, per strada normale, ci avviamo verso il confine francese; proseguiamo quindi per Nizza, Antibes, Cannes, per una strada piuttosto sconnessa ma soprattutto piena di rotatorie, semafori e un traffico infernale: al ritorno faremo senza dubbio l’autostrada! Arriviamo nel pomeriggio all’area di sosta “La Gaillarde” a Les Issambres (segnalata, lungo la strada costiera, N 43.36579 E 6.71191). Facciamo due passi lungo il mare ma c’è un vento fortissimo e freddo. Cena in camper e notte all’area.
Domenica 28 ottobre. La notte il vento ci ha fatto ballare un bel po’, il mattino è piuttosto grigio e freddo ma comunque con la moto andiamo fino a Roquebrune, un paesetto fra le colline dalla chiara impronta provenzale, e poi cerchiamo di raggiungere Les Arcs ma sbagliamo strada e ritorniamo quindi sulla costa a St. Maxime. Il tempo si è messo al bello e ci gustiamo un panino caldo sul porto; una passeggiata lungo il mare verso St. Tropez, ritorno alla moto e ritorno per la costa all’area camper. Carichiamo la moto perché domani ci sposteremo con il camper a Les Arcs.
Lunedì 29 ottobre, giornata splendida. Paghiamo l’area (10,50€ a notte, corrente a parte, connessione WiFi gratuita, basta chiedere la password) e con il camper ci spostiamo nell’area di sosta di Les Arcs, presso la cantina Le Cellier des Archers (N 43.45509 E 6.47750). L’area è gratuita, ha carico e scarico ed è gradito un acquisto presso la cantina (è incredibile come sia piccolo il mondo: il proprietario della cantina ha un fratello che vive a Creazzo). Tiriamo giù la moto e ci avviamo verso Lorgues, bel paese con una imponente chiesa, saliamo all’ Eritage St.Ferreo e poi verso l’Abbaye de Toronet, uno splendido complesso cistercense in mezzo ai boschi. C’è un bel parcheggio senza divieti. Visitiamo l’abbazia (7,5€ a testa), ripartiamo fra vigneti, boschi e ulivi e raggiungiamo Cotignac, paese medioevale sotto ad una grande roccia. Anche qui c’è la possibilità di sosta in un parcheggio poco prima del paese. Facciamo sosta in una brasserie per un panino e poi ci avviamo per il ritorno, per una stradina asfaltata ma stretta, che corre ancora fra vigneti e ulivi. Passiamo per Entrecasteaux, S.Antonin, Masseboeuf, Lorgues e poi al camper. Facciamo qualche compera alla cantina e poi a piedi visitiamo la parte medioevale del paese, molto carina.
Martedì 30 ottobre, bella giornata, con la moto ci avviamo verso La Motte, una breve sosta alla cappella di Ste Roseline, annessa ad una prestigiosa cantina. A La Motte c’è un’area di sosta con carico e scarico ma il paese non è gran chè, proseguiamo per Draguignan e visitiamo il cimitero americano, quindi Fayosc (unica costruzione interessante la chiesa) e poi, per una stradina che sale in mezzo ai boschi, raggiungiamo Tourtour, classificato uno dei più bei villaggi di Francia e definito “un villaggio nel cielo”. In effetti il paese, molto carino, è posizionato sulla cima di un colle dal quale si gode una splendida vista sulle colline e la pianura circostante. Solito panino in una brasserie e poi ci avviamo per il ritorno, passando per Villecroze, dove ci sono delle grotte che però non visitiamo. Una breve deviazione per vedere un monastero ortodosso e ritorno al camper. Carichiamo la moto, facciamo acqua e ci accingiamo a partire ma una signora francese ci consiglia di restare perché le previsioni del tempo per la notte sono pessime e, da quel che capiamo, molte aree di sosta sul litorale sono state chiuse perché si aspettano venti a 100 Km all’ora e tempesta. A malincuore decidiamo di ascoltarla, riparcheggiamo il camper e, tanto per passare il tempo, andiamo a fare due passi in paese.
Mercoledì 31 ottobre, nonostante le previsioni della signora francese la notte trascorre tranquilla, soltanto verso mattina si alza il vento e comincia qualche goccia di pioggia. Decidiamo comunque di partire e ci avviamo verso St Tropez, all’area di sosta di La Moutte, che raggiungiamo percorrendo stradine strette e tortuose nella periferia si St Tropez. L’area ci sembra però piuttosto isolata per cui decidiamo di spostarci all’area di sosta comunale della spiaggia di Pampelonne, nel comune di Ramatuelle (N 43,21126 E 6,66217). Anche questa è piuttosto isolata ma siccome nel frattempo si è alzato un forte vento e piove, decidiamo comunque di fermarci, tanto un posto vale l’altro. Prima di sistemarci comunque facciamo un salto fino al paese per acquistare il pane (scopriremo solo dopo che al mattino passa il fornaio all’area). L’area è molto grande, fra i canneti e vicinissima alla lunga spiaggia di Pampelonne, costa 7,70€ al giorno (dopo due notti la terza è gratuita) e chiuderà il 19 novembre; sicuramente nei mesi estivi è un posto fantastico per chi ama il mare e i bagni. Passiamo la giornata chiusi in camper a giocare carte perché è impossibile uscire, tanto forte è il vento che però, fortunatamente, verso sera cessa. La notte trascorre in un silenzio assoluto.
Giovedì 1 novembre, bella giornata, soleggiata e calda; con la moto andiamo fino a Saint Tropez, non prima di aver fatto una deviazione verso la spiaggia di Tamaris, dove si trova un’altra area di sosta a pagamento (in questo periodo fanno il forfait di 10€ al giorno), con piazzole delimitate proprio a ridosso della spiaggia. Lasciamo la moto al porto di S.Tropez e gironzoliamo lungo i moli, dove sono ormeggiati degli Yacht lussuosissimi, e poi fra i vicoli e su verso l’antica fortificazione che domina il golfo. Ci spostiamo poi a Port Grimaud, un villaggio esclusivo costruito fra i canali (a poca distanza c’è anche qui un’area di sosta) e poi torniamo al camper. Pranzetto veloce e poi, sempre con la moto, andiamo verso il faro di Camarat, parcheggiamo e ci avviamo a piedi lungo il sentiero del litorale, fino al capo e un poco oltre; le onde del mare si frangono sugli scogli e creano grandi spruzzi bianchi. Ci sediamo al sole per ammirare questo spettacolo della natura, poi ritorniamo alla moto e al camper e il sole ci regala ancora un’oretta di calore che trascorriamo in relax seduti sulle poltroncine.
Venerdì 2 novembre, ancora una splendida giornata; con la moto saliamo a Ramatuelle, appollaiato a mezza costa sulla collina che sovrasta la baia di Pampelonne, visitiamo il piccolo paese e poi ancora su per la collina fino ai Mulini di Paillas; in realtà di mulini ne resta solo uno, ben restaurato. Una passeggiata fra i boschi di sughere e poi verso Gassin, altro bel villaggio medievale. Ridiscendiamo verso Cavalaire sur Mere e quindi costeggiamo passando per splendide zone residenziali che lasciano però spazio al bosco di pini marittimi e di lecci. Facciamo alcune deviazioni verso la spiaggia di Gigaro e al Cap Lardier e poi ritorniamo al camper per il pranzo. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata lungo la spiaggia di Pampelonne fino alla spiaggia di Tamaris; c’ è gente che fa il bagno. Ritorniamo che il sole sta tramontando.
Sabato 3 novembre, tempo nuvoloso, partiamo verso le nove dall’area di sosta e ci avviamo verso S. Maxime, dopodichè, memori del traffico che abbiamo trovato all’andata, andiamo verso l’autostrada, entriamo ma solo dopo 16 Km troviamo la prima stazione di pedaggio e comprendiamo così perché in autostrada non si incontrano camper: paghiamo come camion e questo breve tragitto ci costa 7€ !! Decidiamo così che possiamo perdere un po’ di tempo in più e ritorniamo sulla strada normale. Ci sfugge l’ultimo distributore in terra francese ed entriamo in Italia, imbocchiamo l’autostrada ed usciamo a Finale Ligure con l’intenzione di fermarci nell’area di sosta di Caprazoppa ma la cifra che ci viene chiesta (18€ per 24 ore) per passare la notte è esagerata (accidenti, ci eravamo abituati troppo bene in Francia) e così proseguiamo per Spotorno (area di sosta lungo la strada Aurelia, 12 al giorno) ed arriviamo ad Albissola Superiore, dove individuiamo un cartello indicante un parcheggio camper lungo una stradina che conduce verso l’interno. Il parcheggio (N 44,33410° E 8,50636°) è a pagamento (10€ al giorno) fino al 10 settembre ed è gratuito fino al 31 gennaio. Ci fermiamo per la notte, andiamo a piedi fino al centro del paese per acquistare un po’ di pesto alla genovese e torniamo al camper per il lungomare. Cena e buonanotte.
Domenica 4 novembre, partiamo dal parcheggio, prendiamo l’autostrada, una breve sosta ad Illasi per acquistare dell’olio e altri prodotti all’oleificio Bonamini, pranzo veloce e arrivo a casa verso le tre del pomeriggio.
CONCLUSIONI: inutile ripetersi, l’Italia resta il paese con il petrolio, le aree di sosta e i campeggi più cari d’Europa quindi, se tanto possiamo, ce ne andiamo all’estero.