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Grecia, dal 1 giugno al 17 luglio
Giovedì 1 giugno: partiamo in mattinata, autostrada verso Bologna solo che, poco prima di Ferrara, leggiamo sui cartelli autostradali che a Bologna c’ è un incidente con code di 3 Km in aumento per cui usciamo a Ferrara Sud e proseguiamo per strade normali in direzione di Ravenna ma anche in questo caso siamo costretti a girare un po' di qua e un po' di là a causa delle tante strade chiuse per i danni dell’ alluvione da poco avvenuta. Arriviamo nel primo pomeriggio all’ area di sosta “Oasi” a San Tommaso tre archi (43,2328-13,7776). L’ area è in riva al mare, piazzole abbastanza grandi (il tendalino si apre completamente), costo 16€+4€ per la corrente. Sistemiamo il camper in una piazzola fronte mare e diamo un’ occhiata al mare che purtroppo è molto sporco a causa del vicino fiume che scarica la sua copiosa acqua fangosa. Restiamo qui fino a martedì mattina con il tempo che alterna giornate di sole e di pioggia, in attesa di prendere il traghetto per la Grecia.
Martedì 6: lasciamo l’ area poco prima di mezzogiorno, una breve sosta al vicino supermercato per le ultime spese alimentari, facciamo il pieno di nafta in un distributore lungo la strada per Ancona e arrivo al porto dove attendiamo con calma l’ orario di imbarco. Veniamo sistemati in coda alla nave dove purtroppo si sentono di più il rumore del motore e le conseguenti vibrazioni: non sarà sicuramente una notte tranquilla! La Superfast XI parte alle 16,45, soltanto un quarto d’ ora dopo l’ orario previsto.
Mercoledì 7: traversata tranquilla, arriviamo a Igoumenitsa in perfetto orario, alle 9,30. ci dirigiamo subito verso la Taverna Bouka (39,090372-20,658568) che è ormai una tappa obbligata nei nostri viaggi in Grecia e sistemiamo il camper a fianco della taverna, come due anni fa (la splendida piazzola fronte mare dove avevamo sostato lo scorso anno è già occupata da un equipaggio tedesco) e facciamo il primo bagno in mare. Il posto è sempre splendido anche se al pomeriggio si alza sempre un vento piuttosto forte per la gioia dei kite-surfers che sono sempre presenti numerosi. Alla sera, ovviamente (la sosta è gratis, la corrente sembra costi 3€, secondo Park4night) cena alla taverna; abbiamo notato comunque che i prezzi, rispetto allo scorso anno, sono aumentati. Alla sera qualche zanzara. Restiamo fino a sabato mattina.
Sabato 10: partiamo in mattinata, una sosta per acquisti alimentari in un supermercato lungo la strada, superiamo il tunnel sottomarino a Preveza (7,5€, ci chiedono l’ altezza del camper e poi puntiamo alla taverna Paralia (38,795669-20,849336), chiediamo se si può restare la notte ma, anche se gentilmente, ci rispondono: “al massimo per una notte”. Peccato che ci sia già un camper tedesco ben piazzato, allacciato alla corrente, con i panni stesi, sedie, tavolini e le bici a terra che evidentemente è lì da più di un giorno. Evidentemente gli italiani non sono bene accetti per cui ripartiamo e puntiamo alla spiaggia di Mitikas (38,673679-20,97042) che già conosciamo e dove ritroviamo, in un terreno privato che prende in affitto dalla primavera all’ autunno Carlo, il romano che abbiamo conosciuto qualche anno fa. Siamo l’ unico camper ma nel pomeriggio ne arriveranno altri. Alla sera andiamo a cenare alla prima delle due taverne che si trovano sulla spiaggia.
Domenica 11: salutiamo Carlo e la consorte e puntiamo, per strada normale ad Antirio dove si prende il traghetto per Patrasso (11€, mentre il ponte costa 21€ che vanno ai francesi perché il ponte lo hanno costruito loro) quindi prendiamo l’ autostrada verso Corinto, Tripoli e Sparta (autostrada carissima e con il barbaro sistema di pagamento mutuato dai francesi: 55€ per 257 Km con caselli per il pagamento ogni 30-40 Km!). Proseguiamo quindi verso Skala, Molai, Assopos fino ad arrivare alla taverna Agathoklis a Bozas (36,70443-22,82147) dove ritroviamo gli amici che avevamo conosciuto lo scorso anno. Il posto è molto bello, abbastanza ombreggiato, con una bella spiaggia e naturalmente la taverna; la sosta è gratuita con la possibilità di carico acqua e scarico WC. Passiamo le giornate fra bagni in mare e qualche passeggiata fino alla bella spiaggia di Plitra, che si raggiunge per una stradina sterrata che passa fra gli ulivi; alla sera una piccola volpe si aggira fra i camper. Restiamo fino a sabato mattina.
Sabato 17: partiamo in mattinata, facciamo la spesa ad Assopos e poi ci dirigiamo verso Archagelos dove si trova un piccolo parcheggio sul mare (36,62917-22,880235) che però ha un cartello di divieto sosta ai camper per cui proseguiamo fino a Viglafia e sostiamo alla taverna Oasis (36,521915-22,983327). all’ arrivo la proprietaria ci dice che la tariffa per sostare è di 5€ al giorno, da pagare anticipati. Nel pomeriggio facciamo due passi verso la spiaggia poco lontana dove, poco più in là, partono i traghetti per l’ isola di Elafonissos; c’ è un forte vento e il mare è piuttosto agitato ma troviamo comunque una rientranza dove riesco a fare il bagno. Questa sera cena in camper. Restiamo fino a mercoledì, cene alla taverna.
Mercoledì 21: lasciamo l’ area e ci dirigiamo verso Monemvassia, per una strada piuttosto stretta ma comunque asfaltata che ci fa scollinare; a circa metà percorso ci fermiamo ad una fontana lungo la strada (36,642157-22,967233) e poi proseguiamo fino al parcheggio subito dopo il ponte a Monemvassia e ci avviamo a piedi verso la cittadina, ovviamente molto turistica. Ripreso il camper ci fermiamo ad un supermercato per alcune spese e poi sostiamo in un parcheggio di spiaggia, alberato, ad Agias Kiriaki (36,728857-23,026382). dopo pranzo proviamo a proseguire fino a Porto Geraki ma non troviamo altre possibilità di sosta per cui torniamo al parcheggio di prima. Ci sono due cani abbandonati ma molto socievoli, soprattutto quello bianco; una signora viene a portar loro un pò di mangiare ogni giorno ma è evidente che hanno bisogno anche di un po' di affetto. Restiamo anche giovedì; comincia a fare piuttosto caldo e le zanzare si risvegliano.
Venerdì 23: lasciamo il parcheggio e ci dirigiamo verso Monemvassia per fare qualche altra spesa al supermercato prima del centro e poi impostiamo il navigatore per Karavostasi, (sono una trentina di Km per una bella strada scorrevole) dove sappiamo esserci il parcheggio di una taverna (36,688488-22,828101) ma nel piccolo parcheggio i pochi posti con un po' d’ ombra sono già tutti occupati per cui ci dirigiamo verso Bozas; arriviamo alla taverna Agathoklis (36,70443-22,82147) e ci sistemiamo esattamente nello stesso posto dove eravamo pochi giorni fa. Restiamo fino a martedì.
Martedì 27: in mattinata lasciamo il parcheggio, una sosta in paese per la frutta e il pane e quindi puntiamo verso la taverna Tigania (36,739070-22,810046) e la sua bella spiaggia, che già conosciamo per esserci stati lo scorso anno. Sistemiamo il camper proprio lungo la spiaggia, il mare è a una decina di metri. Vado a chiedere alla taverna, che purtroppo questa sera è chiusa, se ci sono problemi per la sosta notturna: no problem! E in effetti trascorriamo la notte cullati dalle onde del mare. Restiamo anche mercoledì e questa volta ceniamo alla taverna.
Giovedì 29: partiamo in mattinata, una breve sosta alla spiaggia di Trinisa (36,805678-22,622981) ma il posto non ci soddisfa molto per cui ritorniamo sulla strada principale per circa un Km e scendiamo, all’ altezza del cartello “Free parking” alla taverna O Sotos (36,800578-22,619118). E’ un porticciolo con una chiesetta e un piccolo piazzale con un piccolo gruppo di servizi della taverna, probabilmente nuovi e molto puliti e un rubinetto per fare acqua; inoltre, sulla piccola spiaggia, c’ è la doccia. La gentile signorina ci dice che non c’ è alcun problema a sostare e utilizzare i servizi; sul porto un pescatore sta pulendo un bel polipo. Alla sera ceniamo alla taverna; dopo cena passeggiamo per il porticciolo e ci rendiamo conto che i pescatori buttano a mare le teste e le interiora dei pesci provocando così una forte puzza per cui decidiamo che domani lasceremo questo posto.
Venerdì 30: partiamo in mattinata e raggiungiamo la vicina spiaggia di Kamares (36,68203-22,52090), dove eravamo stati lo scorso anno e dove ritroviamo l’ equipaggio che avevamo conosciuto a Bozas; parcheggiamo verso la fine della spiaggia, oltre il lido e vicino alle rocce dalle quali sgorgano delle fredde sorgenti d’ acqua dolce. C’ è una doccia vicino al lido che però butta poca acqua. Restiamo fino a lunedì mattina anche perché il sabato e la domenica c’ è un notevole traffico di macchine greche.
Lunedì 3 luglio: in mattinata partiamo diretti ad Aeropoli dove ci fermiamo per acquisti alimentari in un bel supermercato abbastanza fornito, quindi proseguiamo verso la spiaggia di ciotoli di Pirgos Dirou (36,64206-22,38357); poco dopo aver imboccato la deviazione verso la spiaggia c’ è, sulla sinistra, un cimitero dove sappiamo che è possibile fare acqua da un lungo tubo con una buona pressione, quindi scendiamo alla spiaggia. Il mare è piuttosto agitato per cui è piuttosto difficile fare il bagno, ci accontentiamo di guardarlo all’ ombra delle tamerici. Qui non ci sono taverne per cui cena in camper e notte tranquilla, cullati dal rumore delle onde (però, quando è troppo, è troppo!).
Martedì 4: lasciamo il parcheggio (quest’ anno non sono venute a svegliarci le piccole mucche greche) e ci dirigiamo verso Avia dove facciamo una sosta ad una taverna (36,94446-22,14659) che avevamo trovato su Park4night, percorrendo una strada molto stretta e invasa dalla vegetazione ma il posto non ci soddisfa (c’ è un piccolo parcheggio completamente sotto il sole e spiaggia di rocce); superiamo Kalamata e all’ altezza di Messini scendiamo verso la spiaggia di Bouka. C’ è un grande parcheggio sotto gli eucalipti (37,014133-21,994512), docce in spiaggia, un piccolo gruppo di servizi con all’ interno una lunga canna dell’ acqua (probabilmente salmastra) e, poco più avanti, una fontana con un rubinetto. Alla sera prendiamo dei souvlaki (tanto per cambiare) e delle patatine al chioschetto sull’ altro lato della strada; le auto se ne vanno e restiamo da soli sotto gli alti eucalipti. Purtroppo la notte è stata disturbata dalla musica ad alto volume di una delle taverne e dal vociare di gente probabilmente ubriaca.
Mercoledì 5: facciamo acqua al rubinetto della fontana e ci avviamo verso Pilos per bella strada anche se con molte curve, superiamo Gialova e la Baia di Navarino, assolutamente off limits per i camper (sono in costruzione numerosi lussuosi resort) e, poco dopo Romanos, scendiamo alla spiaggia della taverna Koa; superata la taverna c’ è uno spiazzo in riva al mare dove già sostano altri due camper (37,008507-21,637174). C’ è una doccia in spiaggia (senza soffione) e vicino alla taverna ci sono altre due docce con un rubinetto basso. C’ è parecchio vento e il mare è piuttosto mosso; acqua freddina.
Giovedì 6: partiamo in mattinata e ci dirigiamo verso Kalo Nero; prima di scendere alla spiaggia ci rechiamo ad un distributore (37,299477-21,702165) per ricaricare, almeno parzialmente, una delle nostre bombole di gas: siamo fortunati! Il distributore ha l’ adattatore giusto per le bombole italiane. Ci spostiamo quindi alla spiaggia di Kalo Nero (37,297199-21,695299) che, a quanto pare, sembra un punto sosta obbligato per tanti camperisti, soprattutto italiani; la spiaggia infatti è famosa per le decine di nidi di tartaruga che ogni anno vengono a nidificare. Alla sera andiamo a cenare alla taverna vicina alla vecchia stazione; ce ne avevano parlato gran bene ma in realtà noi abbiamo mangiato malissimo. Nella giornata di venerdì vediamo una tartaruga, probabilmente malata, che nuota poco lontano dalla riva, apparentemente senza una direzione. Alla sera andiamo a cenare alla prima taverna verso la fine del parcheggio: decisamente meglio. Dopo cena, sulla spiaggia, abbiamo la fortuna di vedere una tartaruga che viene a depositare le uova.
Sabato 8: lasciamo la spiaggia e andiamo all’ oleificio Giannoupolos (37,379836-21,6944380) dove acquistiamo 20 litri di olio d’ oliva (7€ al litro; lo scorso anno lo avevamo pagato 5€!), quindi scendiamo alla spiaggia di Elea (37,370277-21,686427) dove sostano tante tendine di greci sotto l’ ombra degli alberi; ci sono anche due rudimentali docce sotto i grandi pini; sulla spiaggia sono segnalati numerosi nidi di tartaruga. Purtroppo ci sono tanti cani abbandonati che ci danno una grande tristezza. Il mare è piuttosto agitato e l’ acqua è molto torbida a causa della sabbia sollevata dalle onde. Ogni giorno, verso le dieci, passa il fornaio e anche dei venditori che frutta, verdura, olio, vino, miele, ecc. inoltre su molti alberi sono affissi dei cartelli di trattorie della zona che offrono cibo da asporto con consegna al camper. Restiamo fino a lunedì mattina.
Lunedì 10: lasciamo il parcheggio e ci dirigiamo, per bella strada, verso Marathea; scendiamo verso il mare fino alla spiaggia e alla taverna (37,779893-21,282363). Ci sono tante macchine di locali e un continuo andirivieni, come se non bastasse, nel primo pomeriggio arrivano quattro macchine di zingari che si parcheggiano proprio intorno al camper per cui preferiamo partire e andare alla spiaggia di Loutra Killini (37,8895-21,1115). E’ un parcheggio abbastanza grande, pianeggiante ma senza ombra e ci sono diversi camper parcheggiati proprio fronte mare; docce in spiaggia e rubinetto per il rifornimento dell’ acqua (è consigliato consumare qualcosa al beach bar). Un bel bagno rinfrescante in mare, una fresca doccia e alla sera prendiamo del cibo da asporto.
Martedì 11: al mattino faccio una passeggiata lungo la spiaggia e individuo le tracce di tre tartarughe che, durante la notte, sono venute a depositare le uova; raccatto alcuni bastoncini e segnalo i nidi. Un bagno rinfrescante (fa molto caldo), una doccia e nel pomeriggio partiamo verso Kato Ahaia e ci dirigiamo direttamente al “Verano beach bar” (38,152699-21,561001) che ha un bel prato erboso, ombrelloni e sdraio sulla spiaggia e l’ immancabile taverna. Ci invitano a parcheggiare in un angolo per non intralciare le auto anche se non ci sembra che ci sia una gran ressa. Entriamo subito in mare per rinfrescarci poi aspettiamo la sera sugli sdrai del lido (praticamente obbligatoria una consumazione). Alla sera cena alla taverna che si rivela comunque al di sotto della media greca come qualità e scelta.
Mercoledì 12: mattinata in spiaggia (l’ acqua è piuttosto torbida) e nel pomeriggio partiamo per un lungo tratto di avvicinamento; come all’ andata prendiamo il traghetto a Rio (11€) e poi strada normale fino a Mitikas; facciamo sosta nel parcheggio del porto (38,6707-20,950701), ampio parcheggio erboso senza servizi (ma in spiaggia c’ è una doccia) dove sostano già diversi camper. Anche qui l’ acqua non è delle migliori ma un bel bagno ristoratore non ce lo toglie nessuno. Alla sera andiamo a cena in una delle taverne del porto.
Giovedì 13: mattinata e pomeriggio in spiaggia; fa un caldo feroce per cui abbandoniamo l’ idea di spostarci a Pàleros e decidiamo di avvicinarci ulteriormente a Igoumenitsa; rifacciamo il tunnel sommerso (7,5€) e proviamo una prima sosta al parcheggio sottostante il camping Monolithi ma non c’ è nessun camper e quindi proseguiamo per altri 5-6 Km fino alla Taverna Bouka (39,090372-20,658568); restiamo stupiti dalla grande quantità di camper e tendine sistemati sotto gli alberi, alcuni ammassati uno addosso agli altri tanto che sembra non ci siano più posti disponibili. Ci guardiamo intorno e riusciamo a rimediare finalmente un posticino niente male, fra gli ulivi: non è proprio fronte mare ma se non altro è abbastanza ombreggiato. Sono già le otto di sera per cui andiamo subito alla taverna per cenare; nel piazzale poco prima della taverna ritroviamo le persone che abbiamo conosciuto una decina di giorni fa. Restiamo fino a domenica pomeriggio.
Domenica 16: nel pomeriggio con calma ci avviamo verso il porto di Igoumenitsa. Il traghetto dovrebbe partire verso le 20,15 ma già al momento di fare i biglietti l’ impiegato ci informa che la nave avrà un ritardo di circa 1,5 ore! Non ci resta che pazientare, fermi sull’ asfalto del porto, sotto un sole implacabile, l’ arrivo della Olympic Champion che se la prende comoda tanto che arriverà con un ritardo di quattro ore! Come non bastasse, ci fanno parcheggiare in un posto dove non passa un filo d’ aria: viaggio allucinante, con 31°C fissi per tutta la notte e la giornata successiva.
Lunedì 17: sbarchiamo in perfetto ritardo al porto di Ancona alle 15,30, ci avviamo verso casa, fortunatamente senza trovare grandi rallentamenti a Bologna. Arriviamo alle 20.
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