Festa dea sardea e altro
Siamo partiti da Valdagno mercoledì 27 giugno 2012 verso le 8,30 con destinazione San Martino di Castrozza. Arrivati a Tonadico facciamo una deviazione verso Passo Cereda; troviamo da parcheggiare poco oltre il campeggio Castelpietra, seguendo le indicazioni di parcheggio sulla sinistra (GPS N 46°11’58.1’’ E 011°51’59.4’’). In pratica si attraversa il torrente e si trova il parcheggio, adatto anche a camper e autobus, che però è solo diurno e dal 1 luglio alla seconda settimana di settembre è a pagamento (1,80€/h oppure 7,50€ per tutta la giornata fino alle 21). Il posto è molto bello e rilassante e da lì partono alcuni sentieri segnalati. Restiamo una mezz’oretta a guardare le limpide acque del torrente e del piccolo laghetto che si trova appena dopo il ponte. Ripartiamo e mentre ci avviamo verso la meta ci viene la voglia di provare a percorrere con le bici la ciclabile che corre lungo il torrente; troviamo subito un parcheggio seguendo un segnale e passando sotto un ponte alto 3 metri, prima di iniziare i tornanti che salgono a S. Martino, mangiamo qualcosa, tiriamo giù le bici e ci avviamo lungo la pista, tutta asfaltata, che termina a Mezzano. Ovviamente, all’andata è tutta in discesa e poi, al ritorno, tutta in salita; per fortuna c’è una bella arietta fresca che ci rinfranca. Tornati al camper carichiamo le bici e ripartiamo per sostare nell’area di sosta in località Tognola, alle porte di S. Martino; ci sono soltanto altri tre camper. Ci sistemiamo e andiamo a fare un giretto in paese per alcune compere, poi ritorno al camper per la cena: stasera grigliata e poi torta Sacher, alla faccia della dieta!
Giovedì 28 giugno giornata splendida, partiamo a piedi prima verso il paese per acquistare il pane e poi per il sentiero che porta a malga Crel e quindi al lago della Calaita; torniamo nel pomeriggio al camper, dopo 6 ore di camminata, quasi sempre in mezzo al bosco. Cena e notte all’area.
Venerdì 29 giugno con calma facciamo carico e scarico e partiamo dall’area per recarci al parcheggio di due giorni fa. Lungo la strada che sale al passo incontriamo (incredibile ma vero) due bufali che stanno correndo impauriti dalle auto. Al parcheggio ci sono gli operai che stanno preparando le macchinette per il pagamento e stanno aggiornando le tariffe. Facciamo due passi verso villa Weilsperg, che è stata trasformata in un centro visitatori e poi verso il vicino bar con laghetto, anche questo completamente risistemato. Le varie fasi di sistemazione sono illustrate lungo il sentiero che lo circonda. Torniamo al camper per un leggero pranzo e poi ci stravacchiamo in riva al torrente, accarezzati da un’arietta fresca che ci fa appisolare. Verso le 16 partiamo per unirci agli altri equipaggi che incontreremo a Silea per il raduno della discesa folcloristica del Sile.
Sabato 30 giugno il caldo è opprimente e la mattinata è dedicata a qualche giro in bici lungo il Sile che presenta ad ogni angolo scorci suggestivi; un aperitivo sotto il gazebo dei Camperisti Trevigiani, che hanno organizzato il raduno, pranzo in compagnia sotto i tendalini e nel pomeriggio sonnecchiamo sotto i tendalini e sfruttiamo la doccia fredda che gli organizzatori hanno installato nel prato adibito alla sosta camper (proprio una bella idea). Alla sera, dopo un altro aperitivo, tutti insieme sotto il tendone a gustare le sarde cucinate in varie maniere; la serata è poi continuata alla tavolata allestita fra i camper.
Domenica 1 luglio a piedi lungo il Sile per assistere alla discesa folcloristica: una pazza, colorata, fantasiosa e…bagnata manifestazione che vede scendere lentamente lungo il corso del fiume, fra musica e canti, “natanti” di ogni genere, costruiti con i materiali più disparati, spinti con remi improvvisati da tanti giovani che sembrano più occupati a tirarsi secchiate d’acqua che a remare.
Bellissima manifestazione, alla quale partecipano equipaggi giunti un po’ da tutta Italia, che richiede tanto impegno e lavoro, basti pensare che queste “imbarcazioni”, alcune di dimensioni davvero considerevoli, vengono portate sul posto completamente smontate, assemblate (inutile dire che per i partecipanti la festa comincia già in quei momenti e prosegue fino a notte inoltrata), messe in acqua e poi, una volta giunte all’arrivo, rimesse a terra con una gru, smontate e riportate a casa.
Nel pomeriggio, dopo un altro momento conviviale all’ombra degli alberi e una ennesima doccia fredda, ritorno a casa.
Un ringraziamento a tutti gli equipaggi che hanno partecipato e agli organizzatori della festa.
Alla prossima!