Ciclabile Alpe Adria, della Mur e altre, dal 30 luglio al al 23 agosto
PREMESSA: l’idea iniziale era di percorrere la parte austriaca dell’Alpe Adria ma strada facendo, tenuto anche conto che questa ciclabile in realtà passa per tratti di altre piste già esistenti, abbiamo deciso di lasciarci andare all’istinto del momento, ritornando anche in luoghi che avevamo già visto ma che ci erano rimasti nel cuore.
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Giovedì 30 luglio: partiamo al mattino in compagnia di Doriano e Paola, facciamo diversi tratti di strada normale e poi, verso Udine, autostrada fno a Tarvisio; arriviamo all’ area di sosta di Fusine in Val Romana, piuttosto piena di camper perchè domani sera, ai laghi di Fusine, ci sarà un concerto con Elisa. Riusciamo comunque a farci assegnare due posti, per il momento con corrente ma con la promessa che scollegheremo I nostri cavi quando arriveranno quelli che hanno già prenotato. Pranziamo e poi facciamo un giro di esplorazione con le bici fino ai vicini laghi di Fusine (dove è già stato allestito il palco per il concerto) e poi alla Gostilna che si trova appena oltre il confine con la Slovenia, circa un Km oltre l’ area di sosta.
Venerdì 31: con le bici ci avviamo verso Kranisca Gora, bella cittadina turistica (c’è un’area di sosta camper) e poi proseguiamo fino a Moistrana dove prendiamo la deviazione per Il lago di Bled, pedalando in una bellissima valle circondata da speroni rocciosi e percorsa da freschi torrenti dalle acque limpidissime. Non arriviamo fino al lago perchè gli ultimi 4 Km sono in notevole discesa e abbiamo già scollinato un passo piuttosto impegnativo per cui torniamo sui nostri passi e arriviamo all’area verso le 16. abbiamo percorso un’ottantina di Km e un dislivello di 800 metri. Ci hanno scollegato la corrente per cui chiedo al ragazzo dell’area se posso portare le batterie delle bici a caricare nel chiosco.
Sabato 1 agosto: scendiamo verso Tarvisio e poi ci dirigiamo verso Villach seguendo le indicazioni della ciclabile Alpe Adria (R3). Dopo un primo tratto molto bello e in mezzo al bosco percorriamo una decina di Km piuttosto noiosi e assolati perchè corrono a fianco della strada poi la pista, sterrata incrocia quella della Val di Gail e corre sempre lungo il fiume fino a Villach. Giriamo per il bel centro storico e poi ci avviamo per il ritorno; anche oggi fa un caldo feroce ma una bella doccia ci rimette in sesto. Questa sera ci aspetta una buona pastasciutta con I funghi che abbiamo raccolto in un boschetto lungo la ciclabile.
Domenica 2: tempo brutto, ma proprio brutto. Non ci arrischiamo a partire con le bici per cui gironzoliamo nei dintorni a piedi e fino al paesino di Ratece, piccolo ma carino; alla sera ci tiriamo su il morale con una grigliata in compagnia.
Lunedì 3: il tempo non si decide a migliorare; I nostri amici anticipano il rientro mentre noi ci avviamo verso il paese di Dellach (Austria). Lungo la strada, che percorre la Gailtal, ci fermiamo per alcune spese in un supermercato e poi, poco prima di Dellach, a Leifling, entriamo al campeggio della famiglia Tillian; piccolo campeggio (ci eravamo già stati nel 2012) molto spartano ma con tutto quello che ci serve: un bel prato, piazzole non delimitate (ma tanto, siamo due camper e una roulotte) e servizi spartani ma decorosi e puliti. Il sole fa ogni tanto capolino fra le nubi dense di pioggia per cui, anche oggi, meglio restare nei dintorni.
Martedì 4: purtroppo anche stamattina il tempo non è bello per cui ci avviamo a piedi verso il vicino paesino; ci addentriamo per una stradina in mezzo al bosco e veniamo premiati con un bellissimo porcino. Nel pomeriggio il sole fa capolino e con le bici andiamo, per la ciclabile, verso Kotschach, dove si trova un campeggio. La ciclabile corre sempre lungo il fiume, asfaltata quasi fino a Kotschach, poi di buon sterrato; per imboccarla bisogna uscire dal campeggio, andare a destra sulla strada principale e dopo circa 200 metri (piccola indicazione sulla destra) si prende una stradina sterrata che porta alla ciclabile. Alla sera ci facciamo una buona pastasciutta con I funghi raccolti al mattino.
Mercoledì 5: Questa mattina abbiamo acceso la stufa, fuori ci sono 11°; tempo così così comunque partiamo con le bici in direzione di Hermagor. In questo tratto la ciclabile alterna tratti in sede propria a tratti su strade a bassissimo traffico passando per piccoli, caratteristici paesini. Purtroppo il tempo peggiora per cui, raggiunto Hermagor, facciamo dietro-front, carichiamo le bici, paghiamo il campeggio (19€ al giorno con la corrente) e ci avviamo verso Mollbrucke, scollinando il Gailbergsattel (982 metri) dove sostiamo in un parcheggio per dare un’occhiata al bosco, senza risultato. Arriviamo nel tardo pomeriggio al campeggio Mollcamping, praticamente pieno di olandesi; ci sono ancora soltanto due piazzole libere, ci sistemiamo e facciamo due passi nei dintorni per orientarci. Il campeggio ci fornisce I pass per entrare nella vicina piscina.
Giovedì 6: finalmente una giornata discreta! Con le bici ci avviamo verso Oberdrauburg seguendo le indicazioni della Drauradweg (R1); la ciclabile non corre quasi mai lungo il fiume ma, utilizzando strade a bassissimo traffico, serpeggia con continui saliscendi fra prati, boschi, fattorie e I soliti piccoli e ordinati paesini. Nel complesso è molto varia e piacevole; torniamo al camper nel pomeriggio, una bella doccia e una pastasciutta ai funghi.
Venerdì 7: ci avviamo verso Spittal an der Drau, distante una quindicina di Km; anche in questo caso la pista sfrutta in un primo tratto le stradine fra I campi, poi costeggia la strada fino a Spittal. All’ufficio informazioni chiediamo una cartina delle ciclabili della zona e decidiamo di fare il giro del Millstattersee che raggiungiamo per una strada piuttosto lontana dal lago (ovvio, le rive sono occupate da alberghi e residence); ci sono anche dei campeggi che, ad un’occhiata veloce, ci sembrano tutti pieni. La riva orientale invece è pressochè disabitata e la pista, sterrata, passa in mezzo ai boschi con continui e a volte impegnativi saliscendi. Torniamo al camper nel pomeriggio; alla sera andiamo a cenare al ristorante Kreunerhof, poco oltre il ponte sulla Moll. Ci sono molti modi per rovinare il gusto della grigliata; qui usano quello che funziona meglio!
Sabato 8: oggi con le bici seguiamo la Grossglocknerradweg (R8) che va in direzione di Heiligenblut. Bellissima pista che solo in pochissimi e brevissimi tratti costeggia la strada; asfaltata o sterrata (sfrutta le stradine di campagna) attraversa prati, boschi, ruscelli, fattorie e paesini, passando più volte da una parte al’altra del fiume Moll. tornati al camper andiamo al vicino Adeg per alcune compere poi carichiamo le bici e paghiamo il campeggio (24€ al giorno con corrente) perchè domani ci spostiamo.
Domenica 9: lasciamo il campeggio e ci avviamo per strada normale verso la prossima meta; superiamo il passo di Katschberg (1641 metri) e poi il Radstadter Tauern (1738 metri): tanta salita, tanta discesa ma panorami splendidi, e arriviamo verso mezzogiorno al campeggio Viertahler a Pfarrwerfen. Il proprietario, piuttosto scontroso (forse non ama particolarmente gli Italiani) ci fa sistemare in uno spazio erboso vicino ai servizi informandoci che, per la registrazione, bisogna attendere le 14,30. Pranziamo e, all’ orario convenuto, ci registriamo; per fortuna che sua moglie è molto più gentile e per di più parla un pò l’italiano. Passiamo il pomeriggio (fa piuttosto caldo) all’ombra del tendalino ma faccio un piccolo giro di ispezione per trovare la ciclabile che, in effetti, passa dall’altra parte del fiume e si raggiunge attraversando la piccola diga con relativa centrale elettrica.
Lunedì 10: con le bici superiamo il ponte-diga sul Salzach e ci immettiamo nella ciclabile Alpe-Adria, che in questo tratto coincide con la Tauernradweg (R7). All’inizio la pista è piacevole e corre, sterrata, fra il fiume e la ferrovia ma solo dopo pochi Km, a Werfen, praticamente coincide con la strada principale, piuttosto trafficata (bisogna dire comunque che, soprattutto I camionisti, sono molto educati e ti sorpassano stando ben larghi). Superiamo anche alcune gallerie e solo verso Golling percorriamo stradine di campagna. A Golling facciamo una capatina all’area di sosta della piscina “Acqua Salza” e poi seguiamo le indicazioni per la Bluntautal, una meravigliosa valle due laghetti di acqua limpidissima, dove nuotano delle trote notevoli e con torrenti dall’ acqua altrettanto trasparente. Al ritorno, anzichè passare per una delle gallerie, facciamo una brevissima deviazione per il Passo Lueg, praticamente la vecchia strada.
Martedì 11: la notte un violento temporale ci ha tenuti svegli per un pò ma al mattino c’è un bel sole; imbocchiamo la ciclabile che va verso Bischofhofen che per un buon tratto corre fra il fiume e I campi, sterrata e molto bella. E’ praticamente sempre in leggera salita fino a Schwarzach, dove ci aspetta una salita piuttosto impegnativa di circa 4 Km alla quale segue una discesa altrettanto ripida fino a Lend. Da qui in poi la pista coincide con la strada principale e arriviamo poco dopo Taxenbach; mentre mangiamo il panino un temporale fa sentire la sua voce da dietro le cime circostanti per cui decidiamo di fare ritorno al camper al quale arriviamo fortunatamente asciutti. Paghiamo il campeggio (26€ a notte) e ci prepariamo per la partenza di domani.
Mercoledì 12: operazioni di carico e scarico e ci avviamo, per strada normale, verso Salisburgo; entriamo nel campeggio Schloss Aigen dove ci sono ancora molti posti liberi, pranziamo e nel pomeriggio, dopo un riposino (fa sempre tanto caldo) con le indicazioni forniteci dalla signora del campeggio, andiamo con le bici in centro. In pratica il campeggio dista circa 4 Km da Salisburgo, una volta raggiunto il Salzach si procede, sempre per ciclabile, fino al centro che, ovviamente, è tutto percorribile in bici.
Giovedì 13: al mattino il tempo è discreto; ci avviamo verso Salisburgo e poi seguiamo un percorso ad anello che tocca I laghi Wallersee, Mattsee e Obertrumersee, orientandoci con una carta che riporta le diverse piste della zona del Salzkammergut. Percorso molto bello che si snoda per lo più lungo stradine di campagna e molto collinare (alla fine del giro risulteranno più di 1000 metri di dislivello in salita). Purtoppo il tempo si guasta e l’ ultima quindicina di Km la facciamo sotto la pioggia; le previsioni inoltre danno pioggia sia domani che dopodomani per cui preferiamo prepararci per l’eventuale partenza di domani.
Venerdì 14: a volte fidarsi delle previsioni è sbagliato: era infatti prevista pioggia nel primo pomeriggio e per questo motivo abbiamo deciso di lasciare il campeggio; così facciamo (27€ al giorno con corrente) e ci avviamo verso Berchtesgaden (Germania) puntando dapprima verso l’area di sosta riportata nella Guida Camper Europa solo che l’area, comunque molto bella, si trova in realtà in un paesino isolato fra I monti, luogo ideale per lunghe camminate ma meno indicato per dei giri in bici. Decidiamo allora di andare a vedere il “Nido dell’aquila”, poco lontano; ci sono dei grandi parcheggi a pagamento dai quali parte un autobus che porta verso la lussuosa villa-fortezza che fu di Hitler ed Eva Braun. Non ci va di salire su un autobus sul quale sono salite chissà quante persone, anche perchè abbiamo notato che, sia in Austria che in Germania, sembra proprio che la maggior parte delle persone se ne freghi altamente del rischio Covid. Rinunciamo alla visita e dirigiamo il camper verso Liezen; sappiamo esserci una piccola area di sosta, senza alcun servizio a parte una fontanella di acqua potabile, proprio vicina al centro sportivo e alla ciclabile dell’ Enns. Siamo l’unico camper, parcheggiamo e aspettiamo che arrivi quella maledetta pioggia che era prevista per le 14 ma che non è ancora arrivata.
Sabato 15: tempo mooolto incerto! Facciamo un giro in paese, a piedi, e abbiamo la fortuna di trovare un panificio aperto (non dimentichiamo che oggi è ferragosto) poi comunque tentiamo la sorte e ci avviamo in bici verso Admont, sotto un cielo plumbeo che il sole non riesce a sconfiggere, seguendo le indicazioni della Ennsradweg (R7). Dopo aver superato un tratto della zona industriale la ciclabile prosegue per stradine di campagna anche se per un buon tratto costeggia dapprima l’autostrada e poi una strada abbastanza trafficata. Arrivati ad Admont diamo un’occhiata al famoso monastero, che custodisce una importante biblioteca monastica e poi, con un occhio alle nubi, decidiamo per il ritorno, con qualche goccia di pioggia a inumidirci un pò. Ironia della sorte, dopo un’oretta che siamo tornati al camper esce un timido sole.
Domenica 16: bella giornata, con le bici seguiamo le indicazioni della R7 in direzione di Schladming; purtroppo dopo pochi Km ci scappa un’ indicazione e così ci ritroviamo a pedalare su strada, per fortuna non tanto trafficata. Poco male, vediamo bei paesini con case ordinate e tanti fiori. Poco dopo il lago Puttenersee riusciamo a riprendere la ciclabile arrivando fino a Moosheim. Al ritorno comunque riusciamo a seguire tutte le indicazioni, carichiamo le bici e partiamo per iniziare la ciclabile della Mur (R2) che avevamo iniziato due anni fa e adesso vorremmo completare. Avevamo puntato a Unzmarckt, dove dovrebbe trovarsi un campeggio però, quando arriviamo, non vediamo neanche una tendina per cui decidiamo di spostarci a Bruck an der Mur, piccolo campeggio pieno. Proseguiamo fino a Grosslobming: nessuno alla reception e l’impressione che si tratti quasi di un club privato. Nel frattempo, tanto per migliorare la situazione, si mette a piovere! Arriviamo finalmente, e anche piuttosto delusi perchè, da quello che abbiamo potuto vedere, per tutti questi Km la ciclabile di fatto non esiste e corre sempre a fianco della strada, al campeggio Lanzmeierhof a Frohleiten. Una bella doccia e un piatto di spaghetti con le acciughe fanno ritornare l’ottimismo.
Lunedì 17: purtroppo le impressioni che avevamo avuto ieri si dimostrano esatte: la ciclabile corre sempre e rigorosamente a lato strada e per un bel tratto addirittura IN strada! l’unico tratto decente è quello che, attraverso il parco cittadino, porta a Graz. Giriamo un pò per la città e poi facciamo ritorno al camper, con un tempismo perfetto! Facciamo appena in tempo a caricare le bici che comincia un violento acquazzone. Lasciamo il campeggio (piuttosto caro per 26,40€ per una notte, vista la spartanità), ci fermiamo ad un supermercato per alcune compere e per acquistare la vignetta (9,40€-10 giorni, adesso anche qui la vignetta è elettronica, non c’è nulla da attaccare al parabrezza) e poi entriamo in autostrada diretti a Liebnitz; un violento temporale con grandine e pioggia ci fa quasi fermare. A Liebnitz entriamo nell’omonimo campeggio; grandi piazzole, bei servizi e accesso diretto (tempo permettendo) alle piscine; vicinissima passa la Romerradweg (R6) che a sua volta si immette nella Murradweg (R2). Servizio di pane al mattino e possibilità di ordinare pizze o piatti di cucina al vicino David Kino con consegna in piazzola.
Martedì 18: questo è uno di quei mattini che ti fanno passare la voglia di inforcare le bici; ci accontentiamo di una passeggiata nel piacevole centro di Leibnitz (preleviamo una cartina delle ciclabili locali all’uff. informazioni). Nel pomeriggio però un pallido sole ci invoglia a partire. Dal campeggio seguiamo dapprima la R6 fino a quando incrociamo la R1, due belle ciclabili, sempre lontane dalle strade, che passano fra campi di miglio, granoturco e soprattutto di zucche; in questa zona ci sono alcuni mulini che producono olio di semi di zucca. Ritorno al caper verso sera.
Mercoledì 19: finalmente una bella giornata! Con le bici ci avviamo verso la R2 in direzione di Graz; per raggiungere la R2 è necessario seguire per una decina di Km la R6 (tutte le indicazioni si trovano appena fuori dal campeggio) e poi immettersi nella R2. Entrambi questi tratti sono molto belli, quasi sempre in sede propria o per stradine di campagna, salvo un breve tratto che costeggia una strada poco trafficata; dall’imbocco della R2 fino a Graz si costeggia quasi sempre la Mur o qualche suo affluente. Per un certo tratto, inoltre, è possibile seguire due percorsi diversi. Tornati al camper ci rechiamo a piedi al vicino supermercato per alcune compere.
Giovedì 20: bella giornata; ci avviamo, sempre per la R6, fino a chè non incrociamo la R2 in direzione di Bad Radkensburg. Anche in questo caso la ciclabile è molto bella e sempre, salvo qualche brevissimo tratto, lontana dalla strada, lungo il fiume o in mezzo ai campi di granoturco, di miglio e di zucche. Arriviamo fino a Mureck e poi facciamo una deviazione fino al vicino Gosdorf, dove si trova un campeggio piuttosto pieno di stanziali. Facciamo ritorno al camper, carichiamo le bici e ci spostiamo all’ area di sosta di Mureck. A dire il vero l’ intenzione iniziale era di andare direttamente a Bad Radkensburg ma un equipaggio italiano con cui abbiamo parlato in campeggio ci ha riferito che in quel campeggio non accettano Italiani e Croati, causa Covid. Poco male, da alcune info reperite su internet risulta che questo campeggio non ha nessun tipo di servizi (come facciano a chiamarlo campeggio non so proprio). L’ area di sosta di Mureck, al contrario, è dotata di tutti I servizi al costo di 21€ al giorno, compreso l’ingresso alla adiacente piscina comunale.
Venerdì 21: cielo sereno e sole caldo; ci avviamo con le bici verso Bad Radkersburg, non prima di essere andati a vedere il vicino mulino sulla Mur. Anche questo tratto di R2 è molto bello, dapprima sterrato e sempre in mezzo al bosco (il chè non guasta, vista la giornata calda) e poi asfaltata, in mezzo ai campi. Bad Radkersburg è una piacevole cittadina termale e quindi molto turistica, il centro storico si gira in poco tempo e si sconfina facilmente fra Austria e Slovenia. Il paese stesso è diviso a metà dal fiume e basta superare un ponte per trovarsi in Slovenia. Al ritorno facciamo una sosta in un laghetto poco lontano dal centro, sulle cui rive sostano anche alcuni camper e roulotte e poi seguiamo le indicazioni per la Murturm, una costruzione metallica con 168 gradini dall’alto della quale si gode della vista del fiume e dei boschi che lo circondano. Tornati al camper, dopo una bella doccia, una rinfrescatina in piscina e poi carichiamo le bici: domani si inizia il viaggio di ritorno.
Sabato 22: per autostrada arriviamo a Tarvisio (in realtà usciamo ad Arnolstein per fare il pieno) e poi raggiungiamo il laghetto di Predil. Arriviamo troppo presto e c’è ancora un sacco di gente e di macchine per cui saliamo al Passo del Predil, che divide l’Italia dalla Slovenia, e restiamo a goderci il fresco dei suoi 1154 metri sostando in un piccolo parcheggio poco prima del passo, dove si trovano le rovine di un forte della Grande Guerra. Ridiscendiamo al lago verso le 18, parcheggiamo il camper e andiamo a cenare allo Chalet “Al Lago”. Notte nel parcheggio dello chalet, in compagnia di altri camper.
Domenica 23: colazione e poi, un pò per autostrada e un pò per strada normale, soprattutto per evitare il nodo di Mestre, arriviamo a casa verso le 13.
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