Puglia in inverno, dal 26 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
Sabato 26: eravamo molto incerti sulla destinazione: Croazia o Puglia? Alla fine, tenuto conto che avevamo 12 giorni a disposizione, abbiamo scelto la Puglia ben sapendo comunque che in questo periodo non sono molte le possibilità di sosta tranquilla e protetta in questa regione. Partiamo così di mattino verso le 8 da Valdagno, percorriamo per la prima volta il tratto autostradale che da Vicenza Est va verso Badia Polesine, poi Bologna, Ancona, Pescara fino ad arrivare al primo punto tappa del nostro viaggio: l’area di sosta Oasi, a Lesina, sull’ omonimo lago. Al nostro arrivo l’area è chiusa da un cancello (senza lucchetto) e un cartello dice che è aperta. Telefoniamo ai numeri di telefono riportati nel cartello, apriamo il cancello ed entriamo. In effetti dopo un po’ arriva un giovanotto che ci fa sistemare e ci informa anche che, se vogliamo, alla sera fanno da mangiare nel piccolo bar dell’area: proposta accettata. Facciamo un giretto per il lungolago e per il paese, torniamo al camper e alla sera ci rechiamo al bar a mangiare una bella e buona grigliata di pesce, anguilla compresa ad un prezzo decisamente conveniente. La notte sarebbe anche stata tranquilla se non fosse per i botti che sembravano cannonate.
Domenica 27: pagata l’area (12€ corrente inclusa che comunque noi non abbiamo utilizzato) ci avviamo per un altro lungo tratto di strada fino a Torre dell’orso, poco dopo Lecce, per consegnare uno scatolone di prosecco a Giuseppe, titolare dell’omonima area, da parte di un nostro amico e poi ci spostiamo di poco fino a S.Andrea per il pranzo in cima alle scogliere. Ripartiamo, superiamo Otranto e ci fermiamo a Porto Badisco, una bella insenatura con spiaggia di sabbia racchiusa fra due scogliere. Ci sono due camper che probabilmente hanno passato la notte qui. La strada per arrivare passa in mezzo alla campagna e lungo il percorso notiamo alcune vecchie masserie e due-tre possibilità di sosta protette che però adesso sono chiuse. Torniamo ad Otranto e facciamo sosta nell’ area Oasi Park (40°8’16.20’’-18°29’21.36’’), sopra al centro storico che si raggiunge in 5 minuti attraverso una stradina sterrata. L’area è dotata di allaccio elettrico e gruppo servizi, costo 18€/24 ore. Sistemato il camper scendiamo in paese per un primo giretto esplorativo e per vedere Otranto illuminata. Cena in camper, notte tranquilla.
Lunedì 28: scendiamo al paese e giriamo fra le vie piene di negozi, visitiamo la Cattedrale che vanta un pavimento a mosaico e un coloratissimo soffitto a cassettoni, oltre al rosone centrale di pregevole fattura e la cripta sotterranea e quindi visitiamo il castello aragonese (3€ a persona). Torniamo al camper per il pranzo e nel pomeriggio ci spostiamo verso Santa Cesarea, bella cittadina con notevoli influssi moreschi e poi a Torre Miggiano, dal caratteristico porto scavato nel tufo. Siamo indecisi se restare a dormire alla torre (in questo periodo tutti i parcheggi sono gratuiti) o ritornare verso Otranto per visitare, domani, il complesso ipogeo nella tenuta di Torre pinta; decidiamo per questa seconda ipotesi, torniamo ad Otranto e troviamo le indicazioni della tenuta, che si trova in Via Memoria (N 40,13340 E 18,48994). Scendendo lungo la strada che passa davanti all’Oasi Park, verso la fine della discesa vediamo che c’è un altro parcheggio a pagamento che accetta i camper. Ci accordiamo con la Signora Giovanna: sosta gratuita (senza nessun servizio) e cena nella bella sala a volta in tufo e con caminetto acceso. A proposito di cena, un consiglio: cercate di arrivare digiuni perché ci penserà la signora Giovanna a rimpinzarvi per bene con le sue prelibatezze casalinghe!
Martedì 29: al mattino la signora Giovanna ci consegna le chiavi per l’accesso all’ipogeo: una struttura sotterranea, scavata nel tufo, che era probabilmente un luogo di culto. È costituita da una lunga galleria che porta ad una sala circolare dalla quale si dipartono altre tre gallerie più corte; il tutto ha l’aspetto di una croce e nelle pareti sono scavate delle nicchie che probabilmente conservavano le urne cinerarie. Ripreso il camper ci dirigiamo verso Maglie e poi verso Galatina ma non troviamo possibilità di sosta per cui proseguiamo verso Gallipoli e sostiamo nel parcheggio del porto e del mercato del pesce. A dire il vero c’è un cartello di divieto di transito ai camper ma probabilmente vale per l’estate. Acquistiamo del pesce fresco (come 15 anni fa, quando siamo stati qui in compagnia di cari amici) e poi facciamo il giro della bella cittadina costruita su un promontorio che si affaccia sul mare. Pranzetto veloce e poi ripartiamo per la litoranea verso S. Maria al bagno, dove facciamo una breve sosta per vedere il paese che però si presenta come un agglomerato di case di vacanza e alberghi e poi ci spostiamo a Torre S. Isidoro dove sostiamo per la notte nello spiazzo sterrato vicino al mare.
Mercoledì 30: notte tranquillissima anche se un po’ disturbata dal forte vento. Al mattino partiamo in direzione di Lecce, troviamo con facilità il parcheggio dell’ex foro boario, fra piazza 2 giugno e via Calasso dove parcheggiamo in compagnia di diversi altri camper (tariffa giornaliera 2€ compreso il biglietto, per tutto l’equipaggio, per le linee che portano in centro). Il centro è comunque facilmente raggiungibile a piedi entrando da porta Napoli, a meno di un Km di distanza e una volta lì giriamo per le vie contornate da splendidi palazzi e chiese; visitiamo i sotterranei del castello accompagnati da una guida molto preparata, la basilica di Santa Croce, purtroppo in restauro e altri monumenti di stile barocco. Torniamo al camper e ci spostiamo ad Acaya, uno dei rarissimi esempi di cittadella fortificata del sud. Seguendo le indicazioni del navigatore facciamo una strada strettissima che passa in mezzo a oliveti meravigliosi: per fortuna non passa un cane, soltanto un’Ape Piaggio che gentilmente riesce a spostarsi di quel tanto che basta. Al ritorno seguiremo un’altra strada, un po’ più larga. Ad Acaya parcheggiamo il camper proprio all’ interno della piazza del castello, d’ altronde non c’è proprio nessuno, a parte un giovanotto che gira per il paese con l’Ape vendendo frutta e verdura: ne approfittiamo per acquistare della verdura e quando gli diciamo che arriviamo dalla provincia di Vicenza ci omaggia di un bel po’ di mandarini. La cittadina, molto ordinata e pulita, merita sicuramente una visita. Acquistiamo anche dell’olio all’ oleificio appena fuori le mura. Ripartiamo verso San Cataldo che superiamo e facciamo una prima sosta a Torre Rinalda, dove si potrebbe anche stare nei parcheggi asfaltati intorno alla torre ma tira ancora forte vento per cui proviamo a spostarci a Casalabate, che in questo periodo sembra un paese fantasma, e sostiamo nel grande parcheggio che si trova prima dell’entrata in paese; c’è il divieto ai camper ma, come detto, adesso non c’è veramente nessuno per cui lo ignoriamo.
Giovedì 31: partiamo e dopo pochi Km ci fermiamo all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate (40°27.508’-18°06.901’) che però è chiusa (in questo periodo apre solo al sabato e alla domenica) per cui ci accontentiamo di qualche foto all’esterno. Riprendiamo il camper e ci spostiamo a Guagnano per l’acquisto di vino alla cantina Enotria, consigliataci da un camperista incontrato alla Tenuta di Torre Pinta e poi, visto che siamo in zona, andiamo a vedere la Tenuta di Albano Carrisi, a Cellino San Marco, in località Curtipitrizzi (seguire le indicazioni per Carrisiland). Ripartiamo, una breve sosta per il pranzo poco prima di Brindisi, nei grandi parcheggi della piscina comunale e poi arriviamo ad Ostuni e cerchiamo il parcheggio Stella (40°44’9.89’’-17°34’44.29’’). Il parcheggio si trova sotto le mura del centro storico che si raggiunge facilmente a piedi e dispone di carico e scarico (piuttosto spartani) e possibilità di allaccio elettrico (15€ senza corrente). Più avanti c’è un altro parcheggio, in questo periodo gratuito, con la possibilità di scarico (altrettanto spartano) ma non di carico perché si sono fregati i rubinetti. Si trova in Via Pinto, poco prima di Largo Santa Maria Santissima del Carmine e anche questo è molto vicino al centro storico. Saliamo al centro storico, molto bello e caratteristico, con le tante case bianche e torniamo in serata al camper. Cena di S.Silvestro nel nostro hotel a 5 stelle e poi torniamo in centro per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
Venerdì 1 gennaio 2016: partiamo dall’area verso Locorotondo e parcheggiamo il camper nel parcheggio asfaltato nei pressi del campo sportivo (segnalato, possibilità di pernottare, niente carico e scarico) e saliamo al paese, poco lontano e classificato come uno dei borghi più belli d’Italia. In effetti, come Ostuni, il bianco predomina fra le case e le strette viuzze che serpeggiano per il paese. Ripreso il camper ci spostiamo ad Alberobello, nell’area di sosta “Nel verde”, a due passi dalla zona dei trulli. Per la prima volta troviamo tanti camper e un notevole andirivieni. La sosta costa da 10€/6 ore a 18€/24 ore, corrente inclusa. Anche qui giriamo fra i trulli, tutti o quasi trasformati in negozietti, in mezzo a tanta gente poi torniamo al camper e, passando per Mottola, Castellaneta e Laterza senza trovare possibilità di sosta (le aree che dovevano essere aperte non rispondono nemmeno al telefono) per cui proseguiamo fino a Matera. Cerchiamo dapprima di sostare all’agriturismo Pantaleone ma è pieno per cui ci spostiamo verso il centro seguendo le indicazioni del parcheggio camper (uscita 2 e poi indicazioni) e troviamo miracolosamente un posto. Scendiamo a piedi verso il centro e, colpo di fortuna, chiedendo informazioni ad un gruppetto di giovani uno di questi ci mette in contatto con sua moglie, guida turistica abilitata: detto fatto, prenotiamo la visita ai sassi per domani mattina e poi vedremo come procurarci i biglietti per l’ingresso al presepe vivente.
Sabato 2 gennaio: scendiamo al parcheggio degli autobus dove incontriamo la guida che ci accompagna alla visita del Sasso Caveoso e ci illustra alcuni monumenti di Matera; nel primo pomeriggio ci spostiamo con il camper verso la zona delle chiese rupestri e del punto panoramico. Un po’ prima di arrivare in cima alla collina notiamo un’area di sosta camper con carico e scarico; scattiamo alcune foto dei sassi (da qui si gode veramente di un’ottima vista) e poi ritelefoniamo all’agriturismo Pantaleone che questa volta riesce a trovarci un posticino dentro l’area. Ci sistemiamo e restiamo ad attendere i nostri amici che dovrebbero arrivare fra poco. Questa sera cena in compagnia all’agriturismo.
Domenica 3: oggi piove; paghiamo l’area (15€ corrente compresa) e ci avviamo verso Bari. Sostiamo nel parcheggio per auto e camper Hobby Car Wash in via G. del Conte; c’è la possibilità di carico-scarico e allaccio elettrico (molto “informale”). Nel frattempo ha smesso di piovere per cui ci avviamo verso il lungomare, distante poche centinaia di metri, e da lì verso il centro, tanto per sgranchirci un po’ e gambe. Torniamo al camper per il pranzo e poi ritorniamo al centro: in effetti Bari, o almeno il suo centro storico, merita sicuramente una visita, con le sue viuzze lastricate e soprattutto le sue tante chiese, fra cui spicca la cattedrale di S. Nicola. Visitiamo anche il castello Svevo, gratuito la prima domenica del mese e alla sera torniamo al camper per la cena.
Lunedì 4: Facciamo carico e acarico e ci avviamo verso Trani. Parcheggiamo nel parcheggio del porto, proprio sotto la cattedrale (N 41,28171° E 16,41959°). In questo periodo il parcheggio è gratuito e non ci sono problemi per la sosta; ovviamente c’è il solito “posteggiatore” che ti aiuta a parcheggiare e che si aspetta una piccola ricompensa per il suo controllo del parcheggio; è comunque molto discreto e gentile e non me la sento di rifiutare. Visitiamo la bellissima cattedrale, posta in una bella piazza sul mare e dotata, come molte altre in queste zone, di una cripta sotterranea molto grande e di un altro ambiente ipogeo più sotto ancora e poi ci spostiamo al vicino castello svevo. L’ingresso costa 5€ e all’interno è allestita una mostra su Archimede, dedicata ai bambini ma molto interessante anche per gli adulti. Per il resto il castello, ottimamente restaurato, non offre molto di più in quanto è completamente spoglio e privo di arredi, come del resto gli altri che abbiamo visitato. Facciamo ancora due passi lungo il porto e per le belle viuzze lastricate e poi ripartiamo per il viaggio di avvicinamento a casa. Per strada normale (la SS 16) arriviamo a Petacciato Marina, in un parcheggio sul mare (gratuito in questo periodo, 3€/24 ore in stagione, parcheggi anche per camper, N 42°2’6.94’’ E 14°51’6.88’’) e abbastanza lontano dalla ferrovia, che comunque si sente un pò.
Martedì 5: notte tranquilla, in compagnia di un altro camper tedesco. Al mattino ci avviamo per la SS 16 e arriviamo fino a Città Sant’Angelo senza tanti problemi di traffico ma da questo punto in poi comincia ad esserci traffico per cui, ad Atri Pineto, entriamo in autostrada e la percorriamo fino a Loreto; saliamo verso il colle della cittadina ed entriamo nell’ area di sosta posta proprio sotto la monumentale basilica che, vista da sotto, sembra più una fortificazione che una chiesa. Nel pomeriggio facciamo due passi per il paese e ovviamente visitiamo la basilica.
Mercoledì 6: operazioni di scarico e ripartiamo per il rientro a casa, sotto la pioggia fino a Bologna. Arriviamo verso le 13.
ALLA PROSSIMA!
CONCLUSIONI: dire che la Puglia è bella è come dire che la terra è rotonda: ovvio! Molti però associano la Puglia al suo meraviglioso mare; in questo viaggio abbiamo avuto modo di scoprire e apprezzare, oltre alle bellezze naturalistiche, anche quelle artistiche e storiche che questa regione sa offrire e che sono maggiormente fruibili proprio in questo periodo, lontani dal caldo e dal caos dell’estate. Prima di partire ci siamo documentati su internet su quali erano le aree di sosta o i parcheggi aperti anche se non sempre le informazioni riportate si sono rivelate esatte per cui vale la pena verificare con una telefonata l’effettiva apertura. Siamo riusciti comunque a trovare alcune aree di sosta aperte, parcheggi anche per camper, agriturismi e a volte abbiamo sostato in riva al mare senza nessun problema.