Croazia in inverno, dal 25 dicembre al 7 gennaio
Lunedì 25 dicembre: terminata l’abbuffata natalizia diamo un giro di chiave alla casa e saliamo sul nostro camper; destinazione Croazia. L’ intenzione è quella di scendere lungo la costa dalmata per cui passiamo la frontiera a Pesek e ci dirigiamo verso Fiume; a Ruppa entriamo in autostrada croata e ci fermiamo poco dopo, alla prima area di sosta, perché è ormai buio e preferiamo viaggiare con il chiarore del giorno. Sia in Italia che in Croazia il traffico è stato pressochè inesistente; la notte trascorre tranquilla, per fortuna non ci sono camion frigoriferi che sostano nell’ area.
Martedì 26: il mattino è piuttosto nebbioso; partiamo verso le nove, superiamo Fiume e poi abbandoniamo l’ autostrada per seguire la costiera, piena si di curve ma vuoi mettere il panorama! Lungo la strada notiamo diverse possibilità di sosta e probabilmente in questo periodo c’ è una certa tolleranza ma sappiamo bene che in Croazia è assolutamente vietato pernottare fuori dai campeggi per cui …..a proprio rischio e pericolo. Poco prima di Zara riprendiamo l’ autostrada che ci consente di saltare la riviera di Makarska, piena di paesini e di complessi turistici; arriviamo nel pomeriggio al campeggio Stobrec, aperto tutto l’ anno, a 7 Km da Spalato. Ci sistemiamo in una piazzola fronte mare e poi facciamo un giretto per il campeggio e per il vicino paesino, quasi deserto in questo periodo.
Mercoledì 27: l’ autobus 25 ferma proprio vicino al campeggio (biglietti a bordo) e ci porta fino alla stazione di Spalato. A poche centinaia di metri si trova il nucleo della città vecchia, il palazzo di Diocleziano, il mausoleo, la cattedrale; passeggiamo per le strette stradine su cui si affacciano antiche case in pietra e poi per la bella passeggiata lungo il porto. Nel pomeriggio il tempo si mette a piovere e così, sempre con il 25, torniamo al camper. C’ è un forte vento, speriamo che si porti via le nuvole.
Giovedì 28: notte ventosa e mooolto piovosa! Paghiamo il campeggio (circa 20€ a notte) e ci spostiamo a Omis, sulla foce del Cetina; entriamo al camping Galeb dove non c’è proprio nessuno. Ci sistemiamo ovviamente in riva al mare, due passi per il campeggio, che più deserto di così non si può e nel pomeriggio uno spiraglio di sole ci invita a fare una passeggiata risalendo il fiume e per le viuzze della città vecchia ma il repentino cambio del tempo ci fa tornare precipitosamente in camper; non ci resta che guardare il mare dalle finestre della nostra casetta.
Venerdì 29: anche stanotte la bora ha fatto il suo dovere ma in compenso ha sgomberato il cielo dalle nubi. Paghiamo il campeggio e ci avviamo verso Trogir; parcheggiamo il camper in un grande parcheggio sterrato prima del ponte che da accesso al paese. Il parcheggio (GPS: N 43,51991-E 16,25839) è a pagamento in alta stagione (i camper pagano 20 Kune/ora, le auto 4 kune/ora) e il centro si raggiunge per una bella passeggiata lungo il mare. c’è anche un altro parcheggio poco più avanti ma è a pagamento anche adesso e i camper pagano 35 kune/ora. Giriamo per le strette vie del paese e le sue splendide piazzette, acquistiamo del prosciutto dalmata al mercatino che consumeremo in camper. Nel pomeriggio ci avviamo verso Zara per strada normale e allora, come resistere alla tentazione di fermarci poco dopo la deviazione per Murter, al campeggio Romantica, situato in una splendida baia con ancora i piccoli porticcioli individuali dei pescatori? Il campeggio è chiuso ma il proprietario abita lì e ci consente di fermarci per la notte. Il posto è un piccolo paradiso, lontano da tutto, le piazzole digradano dolcemente verso il mare e… non c’ è nessuno; aspettiamo che il sole scompaia dietro le colline dell’ isola di fronte a noi e poi ammiriamo il rosseggiare del cielo, il cupo azzurro del mare e il verde sempre più scuro degli ulivi intorno a noi.
Sabato 30: lasciamo il campeggio e ci dirigiamo a Zara. Riusciamo a parcheggiare in un parcheggio a pagamento poco dopo il ponte che collega la città nuova a quella vecchia (GPS: N44,11273-E15,23388, 3Kune/ora) e ci avviamo verso le mura; noteremo che, proprio sotto le mura, c’è il parcheggio 4, sempre a pagamento, quasi completamente vuoto. Visitiamo la città con i suoi bei monumenti, una splendida passeggiata a mare e l’organo del mare, che “suona” grazie alle onde del mare. Torniamo al camper e ci dirigiamo verso l’ isola di Pag con l’intenzione di sostare al campeggio Simuni, solo che, contrariamente a quanto scritto su internet, il campeggio è CHIUSO! Non ci resta che ripartire, prendere il traghetto a Zigljen, sbarcare a Prizna e proseguire lungo la strada costiera fino all’ isola di Krk e sostare al campeggio Bor, nella città di Krk.
Domenica 31: il simpatico proprietario del campeggio ci informa che al mattino in piazza c’è una festa, con musica, vino e prosciutto dalmata offerti dal Comune così ci mischiamo alla folla e giriamo per le vie della cittadina; il pomeriggio purtroppo si mette al brutto così, dopo una passeggiata lungo la stradina sterrata che passa vicino al campeggio (è uno dei percorsi segnalati e denominati strade dell’olio) non ci resta che rientrare in camper. Il cenone di fine anno lo faremo nella nostra casetta, visto che, tanto per cambiare, piove.
Lunedì 1 gennaio: paghiamo il campeggio (circa 20€), riattraversiamo l’isola di Krk, prendiamo l’autostrada e ci dirigiamo a Zagabria. Entrati in città seguiamo le indicazioni per il centro e riusciamo a trovare un ampio parcheggio nei pressi della stazione dei treni (parcheggio Paromlin, GPS: 45,80264 – 15,97994, gratuito nei giorni festivi, 10 kune al giorno nei feriali). Prima di entrare in questo parcheggio ci eravamo fermati davanti al portone (chiuso) di un parcheggio privato (arrivando da Trg Stjepana Radica si trova sulla destra) e avevamo contattato telefonicamente il proprietario che però ci ha detto che avrebbe aperto domani mattina ma gentilmente ci ha indicato questo altro parcheggio. C’ è già un camper in sosta e gli occupanti, italiani, ci dicono che hanno sostato per la notte e non ci sono stati problemi. Il centro è vicinissimo, usciti dal parcheggio si percorre il lungo sottopasso pedonale sotto alla stazione e ci si trova subito nel cuore della città, ancora piena di bancarelle natalizie che propongono quasi sempre le stesse cose: wurstel, frittelle e vino; passeggiamo fino alla cattedrale ma purtroppo dobbiamo poi battere in ritirata perché….indovina? Riprende a piovere!
Martedì 2: accidenti! Il parcheggio che ieri sera era praticamente vuoto questa mattina è pieno di macchine. Il costo è veramente irrisorio: 10 kune per tutta la giornata, dalle 7 alle 19. torniamo in centro per completare la visita della città vecchia e di quella alta, quindi torniamo al camper e ci avviamo, per autostrada, verso Vrsar (Orsera) e il campeggio Porto Sole, dove incontriamo alcuni amici con i quali ci eravamo tenuti in contatto in questi giorni.
Mercoledì, giovedì,venerdì e sabato: giornate trascorse in campeggio fra passeggiate fino al vicino paese e al confinante, grandissimo campeggio Koversada, qualche mangiata di pesce e tanto relax.
Domenica 7: in mattinata sbaracchiamo tutto, paghiamo il campeggio (82 euro per 5 notti) e ci avviamo verso casa. Viaggio tranquillo con pochissimo traffico; arriviamo nel primo pomeriggio.