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Grecia,
dal 16 giugno al 17luglio
Giovedì 16 giugno: partiamo da casa verso le otto del mattino, prendiamo l’ autostrada a Montebello (più che altro per fare nafta in uno dei distributori poco prima dell’ ingresso che sono un po' meno cari degli altri) e poi facciamo il tratto, poco trafficato, che va verso Rovigo e Ferrara. A Bologna facciamo una inspiegabile coda di un’ ora, poi traffico abbastanza scorrevole fino ad Ancona e poi perdiamo un’ altra bella ora per rallentamenti vari fra Ancona e Pescara. In pratica arriviamo a Casalbordino verso le 16 del pomeriggio. Ci dirigiamo subito all’ area di sosta dove ci eravamo fermati lo scorso anno (42,199803-14,616420), dove ritroviamo i soliti equipaggi che ci accolgono con simpatia e calore. L’ area è molto spartana ma comunque dispone di carico e scarico, la spiaggia è giusto di fronte e a una cinquantina di metri si trova il ristorante Finis Terrae”. Sistemato il camper ci tuffiamo in acqua per un bel bagno rinfrescante; sulla spiaggia ci sono le docce pubbliche. Unica nota negativa è la vicinanza della ferrovia, ma non si può avere tutto.
Venerdì 17: a dispetto della data è una bellissima giornata, calda ma ventilata; la trascorriamo fra bagni e passeggiate sul bagnasciuga. Alla sera andiamo a prendere una pizza e un’ insalata di polipo al vicino ristorante Finis terrae: pizza buona, insalata da dimenticare.
Sabato 18: altra bella giornata anche se il mare è un po' agitato; al mattino arriva il furgoncino di “Nonno Ciro”, zeppo di prelibatezze pugliesi, dal pane ai formaggi, ai salumi, ai vasetti di sott’olio. Alla sera, vista l’ esperienza di ieri, preferiamo un bel piatto di pomodori ripieni di ricotta e robiola.
Domenica 19: sveglia alle 6 e partenza alle 6,30 verso il porto di Bari; abbiamo l’ imbarco alle 13,30 ma meglio partire per tempo: non fosse mai che troviamo qualche cantiere che ci rallenta. Facciamo comunque tutta strada normale; in Puglia ci accolgono festosi i mucchi di rifiuti ammassati lungo strade senza traffico e piene di buche. Da Cerignola in poi comunque lo stato della strada migliora molto. Arriviamo al porto verso le 10,30 (GPS: 41,13687-16,86678), convertiamo la prenotazione nei biglietti e attendiamo le 11 per iniziare ad imbarcarsi e qui si vede tutta la disorganizzazione dei portuali: ci fanno fare un giro tortuoso intralciando le operazioni di carico dei camion. In qualche maniera riusciamo a salire a bordo e ci fanno sistemare in seconda fila mentre i camions li mettono in prima. Praticamente una sistemazione di m…. Sbarchiamo alle 23,30 a Igoumenitsa e ci dirigiamo subito verso la spiaggia di Drepano Beach (39,514723-20,213374) che conosciamo per esserci stati lo scorso anno. Parcheggiamo in uno spiazzo in riva al mare in compagnia di un altro camper. Buona notte.
Lunedì 20: il posto è molto bello: siamo all’ ombra di due grandi eucalipti, il mare è a 10 metri, la spiaggia sabbiosa, l’ acqua limpidissima e bassa per un bel tratto. Durante la giornata arrivano diversi camper che si sistemano un po' qua, un po' là; è passata la polizia ma non ha detto niente. Rispetto allo scorso anno notiamo che c’ è un maggior movimento di camper; inoltre sulla spiaggia si stanno attrezzando diversi lidi con bar e ombrelloni. Aggiornamento serale: verso le 19 è ripassata la polizia e ci ha detto, gentilmente, che i camper non possono restare la notte. Così sbaracchiamo tutto e ci avviamo verso Ammoudia, dove facciamo sosta nei pressi del porto e della foce dell’ Acheronte (GPS: 39,23636-20,48073) in compagnia di altri due camper olandesi. Andiamo a cenare in una delle taverne del porto.
Martedì 21: in mattinata lasciamo Ammoudia e ci dirigiamo, senza indugio, verso la Taverna Bouka (GPS: 39,090372-20,658568) che conosciamo già per esserci stati lo scorso anno (sosta gratis, è consigliato “sacrificarsi” cenando alla taverna) e ci sistemiamo proprio sulla spiaggia; di fronte il mare, dietro la taverna; praticamente il massimo che si può desiderare. Resteremo qui fino a giovedì pomeriggio e ci “sacrificheremo” ogni sera.
Giovedì 23: piccolo trasferimento (una settantina di Km) con qualche sosta per fare nafta (2,109€!), superare il tunnel sottomarino poco dopo Preveza (7,50€), acquistare frutta, pane e feta in un paesino e arriviamo a Mitikas. Scendiamo decisi verso la spiaggia dove eravamo già stati (GPS: 38,67362-20,97122) e dove ritroviamo la famiglia di romani conosciuta lo scorso anno (loro hanno affittato un pezzo di terreno e rimangono qui da aprile a settembre). Sistemiamo il camper sulla spiaggia e alla sera andiamo a cena alla taverna Delfinia, che dispone anche di un’ area camper che noi però non utilizziamo. Ora, lo scorso anno eravamo stati trattati bene dalla ragazza che ci aveva servito; questa volta invece, al momento di pagare il conto, un giovanotto piuttosto maleducato ci fa capire che dovremmo entrare nella sua area, che a stare sulla spiaggia, a sentir lui, corriamo il rischio di incappare in orde di albanesi inferociti e così via. Non menziona il fatto, il signorino, che lui ha aumentato del 50% la tariffa rispetto allo scorso anno, così come il costo della consumazione, ovviamente senza scontrino. Tranquillo amico, non ci vedrai più, non sulla spiaggia, nella tua taverna.
Venerdì 24: la giornata si presenta piuttosto nuvolosa per cui, salutati i nostri conoscenti romani, partiamo con l’ intenzione di fare sosta all’ area attrezzata di Kalogria; una ventina di Km prima di Patrasso perdiamo una deviazione che dapprima ci fa girare per le stradine di un paesino e poi ci costringe a prendere l’ autostrada solo che all’ entrata non ci viene rilasciato nessun scontrino e all’ uscita, secondo me, paghiamo come se avessimo fatto l’ intero tratto (7,50€). Anziché fare il ponte (a pagamento) preferiamo prendere il traghetto che, oltre ad essere meno caro, è anche più “romantico”. Riprendiamo la superstrada, gratuita e la lasciamo per scendere a Kalogria per una strada asfaltata e piuttosto stretta, lunga una decina di Km; peccato che, proprio sul più bello, la strada è interrotta per dei lavori, in pratica l’ area è qualche centinaio di metri più in là ma irraggiungibile. Rifacciamo il percorso al contrario e, pochi Km più in là, scendiamo a Nea Manolada e quindi a Brinia, dove finalmente sostiamo nel parcheggio attrezzato di carico, scarico della Taverna “Ionion Blu” (GPS: 38,045974-21,318570). il parcheggio è gratuito, corrente a pagamento (5€), è ovviamente gradita la consumazione. Il mare non è un gran chè, sulla spiaggia ci sono alcuni nidi di Caretta Caretta. Alla sera, naturalmente, cena alla taverna. Restiamo fino a lunedì mattina anche se il mare non è dei migliori. Molto caldo e zanzare affamate.
Lunedì 27: operazioni di carico e scarico, una breve sosta a Varda per l’ acquisto di frutta, verdura e pane (la signora della frutta ci regala un bel melone) e poi ci dirigiamo, sempre per bella strada, a Kastro. Arriviamo in un parcheggio piuttosto assolato (37,87413-21,10748) ma abbiamo un colpo di fortuna: un equipaggio, per giunta italiano, sta per andarsene e così prendiamo il suo posto, uno dei pochi ad avere un po' d’ ombra. Sistemato il camper ci rechiamo subito alla spiaggia che si trova appena oltre la duna: lunga spiaggia di sabbia dorata, mare finalmente limpido anche se l’ acqua è bassa per una trentina di metri. Poco prima di arrivare abbiamo visto un ristorante ma stasera ceneremo in camper. Nella giornata di martedì, purtroppo, assistiamo allo spiaggiamento di una tartaruga morta, con il collo e una pinna legati assieme dal groviglio di una rete da pasca. Caldo e zanzare a gogò. Restiamo fino a mercoledì mattina.
Mercoledì 28: cambio di programma: anziché fare il giro del Peloponneso a piccole tappe decidiamo di puntare direttamente a Elafonissos. Mettiamo in conto una giornata di viaggio e optiamo per fare strada normale, decisione che si rivelerà errata perché prendendo un pezzo di autostrada si sarebbe risparmiato una trentina di Km ma soprattutto una strada di montagna piena di tornanti, di salite e di discese. Arriviamo nel pomeriggio alla Taverna Oasis (GPS: 36,521915-22,983327) dove stazionano già 7-8 camper, tutti italiani. La sosta è gratuita in cambio di una consumazione, ci sono le docce e lo scarico; si trova a qualche centinaio di metri dall’ imbarco. Prima di entrare nell’ area siamo andati a vedere gli orari e i prezzi del traghetto (27€ per il camper e due persone), quindi, sistemato il camper, siamo andati fino alla spiaggia a piedi per un bagno rinfrescante.
Giovedì 30: lasciamo il camper alla taverna, ci carichiamo lo zaino in spalla e prendiamo il traghetto delle 9,00 (abbiamo fatto questa scelta perché non vale la pena, per uno o due giorni, traghettare con il camper: 23€ il camper, 2€ a persona, inoltre il campeggio costa 32€ con uscita obbligatoria entro le 12) e, una volta sbarcati, subito a destra del porto, troviamo il negozio di noleggio motorini. Per 15€ prendiamo un cinquantino che, arrancando e gemendo su per le salite, ci porta comunque alla spiaggia di Simos, probabilmente una delle più belle spiagge greche, in parte occupata da file di ombrelloni, in parte libera; passiamo la mattinata a nuotare nelle due splendide baie di sabbia bianca e nel pomeriggio facciamo il giro dell’ isola per sostare in un’ altra spiaggia altrettanto bella: anche qui sabbia bianca e acqua limpidissima. Riprendiamo il traghetto, un po' di relax in camper e poi andiamo alla spiaggia di ieri per un altro bagno. Alla sera cena alla taverna (da quest’ anno si paga, oltre alla consumazione, un fisso di 1€ a persona e 3€ per il camper).
Venerdì 1 luglio: visto che qui si sta bene decidiamo di restare ancora un giorno a goderci le acque limpide della spiaggia vicina alla taverna; poco oltre la punta sabbiosa ci sono i resti di una città sommersa.
Sabato 2: operazioni di carico e scarico e ci avviamo verso Karavostasi con l’ intenzione di fermarci alla taverna (GPS: 36,69733 22,38073) ma il posto non ci soddisfa (è completamente sotto il sole) per cui percorriamo ancora pochi Km e facciamo sosta a Bozas, poco oltre il paese, alla taverna Agathoklis (GPS: 36,70443 22,82147) dove sostano già alcuni camper fra i quali un equipaggio che abbiamo conosciuto alla taverna Oasis di Andreas. C’ è la possibilità di caricare acqua e anche di scaricare il WC. La spiaggia è in parte di sabbia e in parte di ghiaia ed è delimitata da due speroni rocciosi. Alla sera cena alla taverna dove, oltre a mangiar bene, abbiamo ritrovato i prezzi cui eravamo abituati lo scorso anno. P.S.: nel pomeriggio sono arrivati alcuni furgoni di zingari che, oltre a sparare una nenia assordante, hanno acceso un fuoco; poco dopo è arrivata la polizia: controllo dei documenti, musica e fuoco spenti e l’ invito a sloggiare entro sera mentre a noi non hanno detto niente.
Domenica 3 e lunedì 4: restiamo nel parcheggio della taverna, giornata di sole e di mare e alla sera il solito sacrificio di cenare alla taverna. Durante la notte la piccola volpe che si aggira fra i camper ha pensato bene di “assaggiare” le ciabatte in gomma di Graziella e di papparsi la stringa in pelle delle altre.
Martedì 5: operazioni di carico e scarico e partenza; in paese ad Asopos ci fermiamo per acquisti alimentari e poi ci dirigiamo verso Elaea che superiamo fino ad arrivare a Kokkinia. Diamo un’ occhiata alla spiaggia che però non ci convince molto, torniamo indietro alla spiaggia della taverna Viandinis(36,747386-22,802879) che ha anche un bel parcheggio parzialmente alberato ma ci preoccupano i canneti adiacenti (zanzare?) per cui ritorniamo alla spiaggia della taverna Tigania (36,739070-22,810046). parcheggiamo praticamente sulla spiaggia, con il mare a pochi metri; c’ è una doccia con il rubinetto basso per fare acqua. Siamo al sole ma c’ è un’ arietta che ci tiene freschi. Solita vita: sole, mare e cena alla taverna.
Mercoledì 6: al mattino partiamo e ci dirigiamo direttamente alla baia del relitto, qualche Km prima di Githio; c’ è un parcheggio di spiaggia piuttosto polveroso e con qualche albero a fare un’ ombra stentata (36,78883-22,58225). Poco oltre c’ è l’ immancabile taverna; parcheggiamo fra gli altri camper ed andiamo direttamente in spiaggia per le obbligatorie foto di quel che resta della nave spiaggiata e per rinfrescarci con un bel bagno. In effetti sembra proprio che il posto sia piuttosto caldo a causa della collina rocciosa alle spalle e la duna di fronte, inoltre, visti i canneti circostanti, quasi sicuramente ci saranno zanzare. Il mare è limpido e c’ è una doccia vicino alla taverna ma senza possibilità di caricare acqua. Cena alla taverna, purtroppo! Prezzi quasi doppi rispetto alla media delle taverne che abbiamo frequentato finora; mai più! Evidentemente qui si paga la vista del rottame arrugginito.
Giovedì 7: partiamo e ci dirigiamo a Kamares; l’ ultimo tratto di strada è piuttosto stretta ma soprattutto invasa dagli arbusti e dalle fronde degli ulivi; parcheggiamo direttamente in spiaggia, a fianco del lido (36,68203-22,52090) dove si trova anche una doccia e un rubinetto basso che però è tappato. La spiaggia è di sabbia e ghiaia ed evidentemente ci sono delle sorgenti sottomarine perchè ci sono dei punti piuttosto freddi. Alla sera andiamo a prendere del cibo da asporto al vicino bar.
Venerdì 8: Prima di partire chiediamo di poter fare acqua al bar, quindi ci dirigiamo a Pirgos Dirou; attraversiamo il paese e scendiamo verso il parcheggio di spiaggia (36,64206-22,38357). gli ultimi due Km sono di strada piuttosto stretta ma comunque asfaltata. La spiaggia è costituita da una prima stretta striscia di ciotoli arrotondati e poi da sabbia; non ci sono le docce. Al nostro arrivo ci sono soltanto un paio di camper ma nel corso del pomeriggio ne arrivano molti altri, troppi: speriamo che non arrivi la polizia. Cena in camper.
Sabato 9: alla mattina veniamo svegliati dai muggiti delle piccole mucche greche; facciamo colazione e lasciamo il parcheggio, ci fermiamo a fare acqua al cimitero su in cima alla strada e ci dirigiamo a Neo Itilo dove facciamo sosta nel parcheggio della taverna Black Pirate (36,69154-22,38986). la sosta è gratuita e non c’ è l’ obbligo di cena alla taverna, conosciuta soprattutto per i suoi piatti di pesce fresco (c’ è una barca piena d’ acqua di mare, all’ ingresso della taverna, dove sopravvivono numerosi crostacei simili alle aragoste) così come non c’ è alcun servizio ma ci sono alcune docce in spiaggia e la possibilità di fare acqua da un rubinetto nella piazzetta della chiesa. Nel pomeriggio il tempo si imbruttisce e riesce perfino a fare qualche goccia di pioggia; alla sera prendiamo due piatti di spaghetti con questi strani crostacei, molto simili alle cicale di mare..
Domenica 10: partiamo in direzione di Agios Nikolaos per una bella strada che si inerpica sulla montagna fra boschi e uliveti, passando per paesini meravigliosi, con le loro antiche case in pietra. Ad Agios Nikolaos non vediamo grandi possibilità di sosta per cui proseguiamo fin quasi a Kalamata e torniamo indietro per una strada litoranea passando per Avia e Kitries; ci sarebbero in effetti diverse possibilità di sosta in riva al mare ma è domenica e tutti gli spazi sono già occupati dalle auto. Puntiamo allora alla spiaggia di Bouka, poco oltre Kalamata: forse è stato l’ istinto a guidarci, fatto è che ritroviamo il grande parcheggio alberato di enormi eucalipti dove eravamo stati nel 2003 (37,014133-21,994512). ci sono le docce in spiaggia, i bagni pubblici (in quello delle donne c’ è una lunga canna dalla quale si può fare acqua) e anche una fontana con un rubinetto. Ci sono tante macchine ma verso le 15 il parcheggio si svuota; un bagno in mare (l’ acqua non è un gran chè), una doccia e, prima di partire, riempiamo il serbatoio d’ acqua. Verso le 17 partiamo in direzione di Pilos e la baia di Voikodilia (o Voidokilia?). Gli ultimi Km sono per una strada stretta e invasa dai rami degli ulivi. Arriviamo nel pomeriggio e nel parcheggio ci sono alcuni camper ma dalle informazioni reperite su internet ci risulta che non è possibile pernottare per cui, fatte le foto d’ obbligo, torniamo indietro per la stessa strada stretta e andiamo alla taverna Grigoris (36,96660-21,66185), anche qui per strada stretta. Il parcheggio della taverna è pieno di macchine ma riusciamo ad incastrarci in un posto dove non ci sono rami bassi. Cena, ovviamente, alla taverna. P.S.: al momento di pagare il conto facciamo presente che siamo lì con il camper; ci viene risposto, in maniera più gelida che fredda, che è meglio se ci spostiamo nella parte più lontana del parcheggio, praticamente sotto il sole. Inoltre nel residence a fianco sparano una musica che possono sentire anche i sordi. Quindi, questo è uno dei posti in cui non torneremo sicuramente più.
Lunedì 11: come detto, la notte hanno “suonato e cantato” fino alle tre del mattino! Giornata sulla spiaggia, che sarebbe anche bella se non ci fossero delle grandi distese di alghe e nel pomeriggio partiamo in direzione di Kalo Nero. Facciamo una sosta a Kiparissia per qualche spesa e poi giungiamo al parcheggio di spiaggia (27,29786-21,69525) dove sostano, in bella fila, una ventina di camper, per la maggior parte greci; troviamo fortunatamente l’ unico posto rimasto con un po' d’ ombra e ci sediamo a guardare il mare e il sole che tramonta. Sulla spiaggia sono segnalati diversi nidi di tartaruga; in prossimità dei lidi ci sono, come sempre, le docce. Cena in camper.
Martedì 12: notte fresca (finalmente!) e giornata soleggiata; un bagno in mare, una passeggiata lungo la spiaggia e nel pomeriggio, prima di partire, facciamo acqua al vicino cimitero. Ci dirigiamo verso Elea, una breve deviazione per acquistare olio all’ oleificio Giannoupolos (37,379836-21,6944380) e poi scendiamo verso la spiaggia; ai campi sportivi giriamo a sinistra ed entriamo in una zona boscosa dove sostano alcuni camper e tante tendine di greci. C’ è anche un rubinetto e una doccia improvvisata nei pressi di un grande oleandro (37,370277-21,686427). Alla sera andiamo a cenare alla vicina taverna Mithos.
Mercoledì 13: notte tranquilla, fresca e soprattutto senza zanzare; al mattino passa pure il fornaio e il furgone della frutta. Solita giornata di mare; nel pomeriggio partiamo per una lunga tirata di avvicinamento; facciamo superstrada e autostrada, superiamo il ponte di Patrasso (21€! era meglio prendere il traghetto) e quindi ancora autostrada (7,60€, in pratica si paga l’ intero tratto fino a Ioannina, anche se si esce prima e poi, per strada normale, arriviamo verso le 18 all’ area di sosta Agrilià (38,639301-20,994801) e ci sistemiamo quasi nello stesso posto dello scorso anno; da quest’ anno arriva al mattino il panettiere e, al venerdì, il furgoncino della frutta e verdura. Restiamo fino a venerdì pomeriggio.
Venerdì 15: paghiamo la sosta (10€ senza corrente) e ci avviamo verso l’ ultima tappa delle nostre vacanze in Grecia: la taverna Bouka, nei pressi di Kastrosikia (GPS: 39,090372-20,658568); sosta obbligata anche perché dobbiamo “prelevare” l’ olio che abbiamo ordinato all’ andata. All’ arrivo, la quantità di kite-surf che volteggiano sul mare ci fanno preoccupare non poco circa la possibilità di sosta ma ancora una volta la fortuna viene in nostro aiuto: la signora della taverna, che ci ha prontamente riconosciuto, ci dice che fra non molto una macchina parcheggiata fra i tanti camper (tutti tedeschi o francesi) se ne andrà e così potremo sistemarci in un bel posticino fra gli alberi e con vista mare. Restiamo fino a domenica pomeriggio e, ovviamente, cene alla taverna.
Domenica 17: mattinata dedicata agli ultimi bagni in mare, verso le 16 partiamo diretti al porto di Igoumenitsa; solita trafila della convalida dei biglietti e poi paziente attesa dell’ arrivo del traghetto che tarda di un’ ora secca! Anche in questo caso non possiamo non notare, oltre allo sporco diffuso su tutto il ponte, la stupidità dell’ equipaggio che prima ci fa sistemare in un posto e poi fa spostare tutti i camper, in retromarcia, verso un’ altra sistemazione; diciamo comunque che questa volta siamo un po' più fortunati degli altri in quanto ci tocca un posto abbastanza arieggiato. Traversata con mare calmo, sbarchiamo ad Ancona verso le 13, prendiamo l’ autostrada (traffico scorrevole a parte qualche piccolo rallentamento nella zona di Bologna) e arrivo a casa verso le 17.
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