Olanda e un pò di Germania, in camper e bici, dal 26 luglio al 27 agosto 2019
Venerdì 26: riusciamo a partire verso le dieci del mattino, facciamo il passo della Frica e poi imbocchiamo l’ autostrada a Trento e ne usciamo, per una breve sosta, a Terme di Brennero. Ripartiamo per strada normale (non facciamo la vignetta austriaca), superiamo Innsbruck e saliamo al Fernpass proseguendo verso Reutte dove prendiamo l’ autostrada tedesca, gratuita e con pochissimi camion ma in compenso con un traffico piuttosto sostenuto, diretti a Stoccarda (incontriamo un grosso rallentamento nei pressi di Ulm, dovuto a dei lavori stradali). È ormai sera e decidiamo di fermarci nel paese di Nurtinger, poco prima di Stoccarda, dove si trova un’ area di sosta camper (5€/24 ore, carico (a pagamento), scarico e allaccio elettrico). Fa parecchio caldo e riusciamo a sistemarci in uno degli ultimi posti disponibili, anche perchè I soliti crucchi teste di cazzo occupano, come al solito, due piazzole. Cena e poi restiamo a guardare I temporali che rumoreggiano nel cielo.
Sabato 27: ripartiamo verso le nove, ancora autostrada (con qualche rallentamento) fino ad arrivare a Maastricht. Entriamo nell’ area di sosta in Bosscherweg 35, a circa 3 Km dal centro storico della città. Per l’ ingresso è necessario pagare in anticipo la cifra di 16 euro al giorno, tenendo presente che comunque la giornata scade alle 13 del giorno successivo. La corrente si paga a parte, sempre e solo usando il bancomat o la carta di credito (0,50 €/Kwh); viene rilasciato un tiket con un codice di accesso che serve anche per l’ uscita. Sistemato il camper ci avviamo a piedi lungo la ciclabile (attenzione ai ciclisti e soprattutto ai motorini!) in direzione del centro che però non raggiungiamo perchè si mette a piovere piuttosto forte così entriamo in un market che si trova a circa 1 Km dall’ area per alcuni acquisti e poi torniamo al camper.
Domenica 28: è piovuto tutta la notte e continua; a piedi (c’ è anche un autobus a una cinquantina di metri dall’ area) ci rechiamo in città che, a parte qualche imponente chiesa, non è un gran chè, ci fermiamo a mangiare in un locale gestito da italiani e, sempre sotto la pioggia, torniamo al camper nel pomeriggio.
Lunedì 29: ci svegliamo con il sole; partiamo in direzione di Grathem ma l’ area di sosta è proprio lontana da tutto per cui ci spostiamo a Itterdoorf, nell’ area di sosta in Brigittastraat. Al nostro arrivo una gentile signora ci apre il cancello e ci spiega (in un inglese frammisto all’ olandese) tutto quello che c’ è da sapere, dalle modalità di pagamento (in pratica bisogna compilare una lettera con I propri dati e, al momento della partenza, imbucarla con I soldi in una cassetta posizionata del locale servizi) al funzionamento degli scarichi, a dove si trova il supermercato più vicino. Il costo è di 12€ + 3€ per la corrente. Pranziamo e poi tiriamo, finalmente, giù le bici e ci avviamo, piuttosto alla cieca, per la vicinissima pista ciclabile; abbiamo a disposizione una cartina con I più vicini punti nodali e una traccia GPX scaricata fortunatamente prima di partire ma non è facile districarsi fra le infinite possibilità di queste zone. Riusciamo comunque, utilizzando anche Here Maps, a ritornare all’ area verso le 19, una bella doccia nel gruppo servizi dell’ area e una meritata cenetta, coronata da un bel bicchiere di prosecco! (65 Km)
Martedì 30: anche oggi bel tempo; ci avviamo alla ricerca della ciclabile denominata LF7. Troviamo le indicazioni poco dopo il paese di Thorn e la percorriamo in direzione Maastricht. Ciclabile molto bella, ben segnalata e sempre asfaltata, che passa spesso attraverso piccoli paesi con le case in mattoni e giardini curatissimi. Sentiamo comunque la mancanza di una guida seria che ci permetta di orientarci fra gli innumerevoli incroci. Nel pomeriggio, tornati al camper, facciamo una ricerca su internet e troviamo che a circa 8 Km dall’ area c’ è una libreria: domani punteremo per prima cosa lì. (55Km)
Mercoledì 31: andiamo fino a Maarsbach ma purtroppo nella libreria non hanno l’ atlante che cercavamo; in compenso però la commessa ci indica un’ altra possibilità: andare a Roermond e cercare l’ ufficio informazioni segnalato da un’ insegna riportante tre V (due sopra e una sotto). Lo troviamo finalmente in piazza Markt 17 e riusciamo ad acquistare l’ agognata guida, davvero ben fatta e riportante tutte le ciclabili d’ Olanda con I relativi punti d’ incrocio. Torniamo al camper (questa vota possiamo orientarci benissimo) e, siccome è ormai l’ una del pomeriggio, decidiamo di mangiarci I panini e partire per un’ altra destinazione. Al momento della partenza la gentilissima signora dell’ area ci regala una borsa piena di prugne! Arriviamo nel pomeriggio all’ area di Oirschot: 28 posti con allaccio elettrico e acqua ogni due piazzole, gruppo servizi con due docce (1€) oltre a lavandini e WC. È posizionata lungo un canale e ovviamente la pista ciclabile passa accanto. Anche in questo caso per il pagamento si compila una busta, si mettono I soldi (16€ al giorno con corrente) e si imbuca nella cassetta delle lettere. (40Km)
Giovedì 1 agosto: con l’ indispensabile aiuto dell’ atlante acquistato ieri ci dirigiamo lungo un canale verso Eindoven; è una città piuttosto moderna, con alcune chiese gotiche e diversi edifici moderni, è la città della Philips, presente con una grande fabbrica e un suo museo. Giriamo per il centro e poi il ritorno lo facciamo per un’ altra strada, seguendo I punti nodali riportati sull’ atlante. (65Km)
Venerdì 2: ci avviamo con le bici verso la LF7b, seguendo come sempre I punti nodali dell’ atlante ma verso le 11 il tempo si mette al brutto per cui decidiamo di ritornare al camper (e nel ritorno mi si rompe pure un pedale!); quando arriviamo l’ area si è completamente riempita: brutto segno! Facciamo le operazioni di carico e scarico e cerchiamo (e troviamo) un Decathlon per acquistare I pedali, facciamo il pieno in un vicino distributore e poi ci dirigiamo verso Kruiningen ma l’ area è piena; stessa storia a Hansweert ma qui, per fortuna, un camperista olandese ci indica di spostarci a Yerseke dove in effetti troviamo un parcheggio camper poco dopo I numerosi ristoranti sul canale che propongono cozze e ostriche (51,490150-4,052960). Nessun servizio, il sistema di pagamento prevede di chiamare o mandare un Watsapp ad un numero di telefono che chiamiamo e, poco dopo, arriva l’ addetto al quale versiamo la somma di 20€ per due giorni. Abbiamo pensato infatti che non conviene muoversi durante il week-end. (50Km)
Sabato 3: giornata piuttosto muvolosa ma almeno non piove; facciamo un giretto fra I venditori di ostriche e cozze e poi ci avviamo verso Tholen passando per campi immensi e perfettamente piatti (e sotto il livello del mare) e su un lungo tratto di pista con da una parte il mare e dall’ altra un ampio canale. Incontriamo anche uno dei tanti ponti stradali che si alzano per far passare le barche. Torniamo con il caldo e il sole. Nel tardo pomeriggio ritorniamo ai negozi di pesce per l’ acquisto di qualche specialità locale e alla sera acquistiamo in una friggitoria le cozze con le patatine, da consumare in camper. (70Km)
Domenica 4: bellissima giornata, ci avviamo verso Vlissigen, ovviamente sempre per piste ciclabili, costeggiando dapprima il grande canale lungo il quale transitano le chiatte e poi il mare di Westerschelde. Torniamo al camper nel pomeriggio (caldo), carichiamo le bici e partiamo verso Kamperland (che non è il paese dei camper, è un paese e basta ma dovrebbero esserci un paio di possibilità di sosta). Decidiamo di fermarci all’ area Camperpark Zeeland, in Campensweg 5 che dispone di 100 piazzole; la procedura per l’ ingresso, completamente automatizzata, è a dir poco farraginosa: bisogna inserire, digitandoli su un display, una serie di dati e decidere già subito quanti giorni si intende restare, aggiungere la corrente più altri 5 o 10 euro per le docce, il carico acqua, l’ acqua calda per il lavaggio stoviglie e procedere quindi al relativo importo. Viene rilasciata una tessera che apre la sbarra di ingresso e serve per tutti gli altri usi; in pratica tutta la procedura dura una decina di minuti e non oso pensare a quello che succederebbe se ci fossero 5-6 equipaggi che arrivano contemporaneamente! L’ area comunque è molto bella, più simile ad un campeggio con ampie piazzole e allaccio in ogni piazzola, piccolo gruppo dei servizi con 4 docce, lavatrici e lavelli per le stoviglie; l’ unica cosa gratis è comunque lo scarico dei serbatoi! (63Km)
Lunedì 5: la notte è piovuto un pò ma adesso il tempo sembra discreto; ci avviamo verso la grande diga, lunga 8,6 Km poi lungo l’ argine fino a Zierikzee (bel paese con le stradine sulle quali si affacciano le caratteristiche case e un mulino che lavora ancora per macinare il grano) e poi attraversiamo di nuovo lo Schelde sul lungo ponte (6 Km) con un fortissimo vento, ovviamente contrario. (73 Km)
Martedì 6: oggi facciamo un giro ad anello passando per Veere (bel paese caratteristico, antico porto di pescatori), Middelburg (alcune imponenti chiese, bel centro turistico) e Domburg (altro paese carino e turistico, affacciato su una spiaggia grandissima e di sabbia bianca). Poco dopo Domburg la pista corre su un ottimo sterrato nel fitto di un bosco a ridosso della duna e del mare. Tornati al camper carichiamo le bici e ci avviamo verso Alblasserdam. Arriviamo all’ area di sosta, completamente piena e così sistemano I camper anche nel parcheggio auto adiacente, ogni altro stallo. Ci registriamo e paghiamo la prima giornata (15€). (58Km).
Mercoledì 7: dico subito che, per un parcheggio, 15 € sono tantini tenendo conto che le docce sono a pagamento e che la connessione WiFi praticamente non funziona e per di più I gestori sono estremamente fiscali: nel foglio di istruzioni che ci danno e che ci invitano ripetutamente a leggere è scritto chiaro che entro le 16 bisogna tassativamente lasciare l’ area, pena il pagamento di un’ altra notte ma ormai siamo qui. Al mattino prendiamo il Waterbus, poco lontano dall’ area, che ci porta via acqua fino a Rotterdam. Giriamo per la città che è molto moderna e con un’ architettura che definirei “fantasiosa”, dall’ avveniristico mercato coperto (dove c’ è una sfilza di banchi alimentari di ogni etnia, mangiamo le cozze fritte, non male ma preferisco quelle tradizionali), alle case cubiche (mi domando come si fa a vivere in case del genere) e, sempre via acqua, torniamo al parcheggio.
Giovedì 8: partiamo con le bici per visitare I mulini di Kinderdijk che distano pochi Km dall’ area ma preferiamo fare un giro un pò più lungo, passando per alcuni paesini molto graziosi, con I canali che circondano le case e I loro bei giardini, curatissimi. I mulini sono probabilmente il posto più visitato in Olanda, vista la marea di gente che passeggia o va in bici lungo il percorso di visita. Non abbiamo capito bene se per accedere è necessario pagare un biglietto; noi siamo passati per una stradina a fianco alla cassa e abbiamo fatto lo stesso percorso, senza pagare; boh! Torniamo al camper, una doccia nel servizio dell’ area (1€) e poi ci avviamo verso Den Haag; facciamo sosta all’ area in Valutapad, area piuttosto “raffazzonata”: per entrare bisogna telefonare al n. riportato a fianco del cancello che il proprietario apre, dopodichè, fatte alcune curve, ci si trova in un campo con piazzole delimitate, alcune con corrente, altre no; lo scarico delle acque grigie è piuttosto problematico e, insieme al carico, è posizionato sul viale di accesso così che, come è capitato a noi, se un camper sta scaricando o caricando, bisogna pazientemente aspettare che finisca. Non c’è WiFi ma c’è comunque un piccolo gruppo di servizi con docce. Pagamento anticipato (24,45€ senza corrente) e uscita entro le 16,30.
Venerdì 9: il tempo non è dei migliori, comunque con le bici ci avviamo verso Delft, bella città con le strade affiancate ai canali e un bel centro storico. Delft è famosa soprattutto per le ceramiche che sono davvero belle ma carissime per cui ci accontentiamo di guardarle nelle vetrine dei negozi del centro. Ci avviamo poi verso Den Haag che, al contrario di Delft, è una grande, moderna città; perdiamo I punti di orientamento e giriamo un bel pò prima di trovare la strada di casa, con continui cambiamenti del tempo. Nel pomeriggio lasciamo l’ area di sosta con l’ intenzione di fermarci a Gouda ma l’ area di sosta è piena e ci sono anche diversi camper parcheggiati negli stalli delle auto per cui decidiamo di spostarci ad Amsterdam: stessa storia; un camperista italiano ci dice che ha preso la multa per divieto di sosta e allora giriamo il camper verso una fattoria lontana una decina di Km, in Lutkemeerweg 149, che fa anche sosta camper, in un ambiente tranquillo in mezzo ai campi: pagamento in anticipo (20€ con corrente) e obbligo di uscita entro le 11,30 per cui dobbiamo per forza pagare almeno due giorni (cominciamo davvero a pensare che qui in Olanda si fanno pagare veramente tutto, e bene!) (39 Km)
Sabato 10: il tempo non promette niente di buono, pioviggina e c’ è un fortissimo vento, partiamo comunque con le bici verso Amsterdam, facendoci aiutare dal navigatore perchè qui nei pressi non abbiamo individuato nessun punto nodale; per fortuna, come ovunque del resto, le piste cicabili sono ovunque e arriviamo alla stazione centrale di Amsterdam in una decina di Km. Ci rechiamo subito al centro visitatori ma ancora una volta dobbiamo constatare che in Olanda le informazioni turistiche sono pessime: ci consegnano una cartina, molto piccola fra l’ altro, che è più un volantino pubblicitario di autobus e battelli che ti propongono vari giri turistici; non un accenno ai palazzi e ai monumenti importanti della città. Un pò a naso e un pò cercando di interpretare I cartelli che si incontrano ogni tanto sulle vie. Gironzoliamo tutta la mattina e parte del pomeriggio, piuttosto delusi per l’ impossibilità di avere indicazioni chiare e poi ci avviamo per il ritorno, dapprima cercando di seguire le indicazioni per il più vicino punto nodale che però dopo un pò si perdono nel nulla, poi facendo nuovamente affidamento sul navigatore. Sinceramente ci aspettavamo una città che sa valorizzare molto di più I suoi monumenti. (33 Km)
Domenica 11: partiamo in mattinata e ci dirigiamo verso Den Helder, all’ area di sosta nei pressi del museo marittimo; ci sistemiamo in uno dei pochi posti ancora disponibili e ci registriamo alla vicina capitaneria dove ci accoglie un signore gentilissimo. L’ area ha piazzole abbastanza grandi, allaccio elettrico (1€/2Kw) e servizi con bellissime docce, tutto compreso nel costo di 13€/24 ore. Tiriamo subito giù le bici perchè la giornata, anche se fortemente ventosa, promette bene e andiamo subito al traghetto per Texel (10€ andata e ritorno, 2 persone con bici al seguito) e poi ci avviamo per il giro dell’ isola, bellissimo ma con un vento veramente violento. Torniamo verso le sei di sera, una bella doccia e cena in camper. (60 Km)
Lunedì 12: con le bici ci avviamo per la costa ovest di Den Helder per una bellissima ciclabile che costeggia il mare, alta sull’ argine e poi fra le dune che difendono I paesi e I campi dalle maree; oggi per fortuna c’ è meno vento di ieri, torniamo nel pomeriggio, ci rechiamo al vicino supermercato per ripristinare un pò di cambusa e poi partiamo verso Volendam; facciamo sosta nell’ area di sosta della marina (carico, scarico e allaccio, 6€ dalle 10 alle 17, 14€ dalle 17 alle 10, passa l’ incaricato). (67 Km)
Martedì 13: notte piovosa e mattino incerto; visitiamo a piedi il bel paese di Volendam, molto caratteristico, e poi ci spostiamo a Edam dove troviamo un parcheggio vicino al centro. Ci rechiamo in centro, anche questo molto bello e acquistiamo alcuni tipi di formaggio (Edam è uno dei paesi dove si svolge il caratteristico mercato del formaggio, che ormai è comunque diventato solo una attrattiva per I turisti). Ripartiamo in direzione di Marken, passando per una strada molto bella, con l’ acqua del Markermeer da entrambi I lati, e parcheggiamo in un parcheggio vicino al centro (3€ all’ ora). Il paese si gira in un’ oretta e, a dire il vero, dei tre è quello che mi è piaciuto meno. Riprendiamo il camper ed arriviamo a Lelystad, in un parcheggio gratuito poco lontano dalla marina (ci sarebbero soltanto 4 posti camper ma ce ne saranno già una decina par cui decidiamo di fermarci anche noi). (in bici Km 0, a piedi non so).
Mercoledì 14: bella giornata, ci avviamo verso Urk, bella città portuale con una altrettanto bella area di sosta alla marina. Superato Urk, sempre lungo l’ argine, andiamo verso Lemmer senza però raggiungerla e poi torniamo al camper, carichiamo le bici e partiamo verso Workum ma l’ area di sosta non ci soddisfa per cui ritorniamo verso Lemmer e facciamo sosta nell’ area adiacente al campeggio e gestita dalo stesso (16€, carico, scarico incluso, corrente 50cent/Kw, registrazione alla reception e pagamento anticipato). (79 Km)
Giovedì 15: pioggia e vento per tutta la notte e anche al mattino il tempo è pessimo per cui preferiamo avviarci a piedi verso l’ antica idrovora a vapore (patrimonio dell’ UNESCO) poco lontana. Nel pomeriggio il tempo sembra mettersi al bello; tiriamo giù le bici, passiamo per il bel centro di Lemmer, molto animato e poi giriamo tra I polder, I canali e I laghi della zona. Tornati al campeggio usufruiamo delle bellissime docce dell’ area, che sono poi quelle del campeggio.
Venerdì 16: ci avviamo in bici verso Stavoren, piacevole cittadina portuale, con una bella marina e annessa area camper poi faccamo un giro ad anello, passando in mezzo ai soliti, sterminati campi dove pascolano mucche, pecore e cavalli;a fanno loro compagnia decine di cigni e oche. Torniamo nel primo pomeriggio, carichiamo le bici e ci avviamo verso Sint Jacobiparochie (62 Km).
Sabato 17: la giornata inizia male: pioggia e vento per cui aspettiamo mezzogiorno per inforcare le bici e dirigerci verso Harlingen, bella città portuale e porto di partenza dei treghetti che vanno ad Ameland; c’ è anche un’ area di sosta in marina, piena. Si passa fra greggi di pecore indifferenti e intente alla loro più importante attività: mangiare! Riusciamo a fare il nostro giro senza prendere la pioggia, anzi, addirittura al ritornoriusciamo anche a prendere una mezz’ oretta di sole. (66 Km)
Domenica 18: piove e non vuole smettere; a malincuore carichiamo le bici e ci avviamo verso Giethoorn, facciamo sosta in una delle tre aree di sosta e ci incamminiamo verso il caratteristico paesino, intasato di turisti e di barchette a noleggio che sembrano tanti autoscontri lungo I canali attorniati da caratteristiche case e relativi, curatissimi giardini, mentre il tempo alterna sprazzi di sole a scrosci di pioggia. (0 Km)
Lunedì 19: oggi ci aspetta la prima lunga tappa del rientro; partiamo abbastanza presto e, sempre per autostrada, superiamo Colonia, Francoforte e usciamo poco dopo Wurzburg per arrivare all’ area di sosta di Albertshofen, in riva al fiume Main (8€ con pagamento al vicino ristorante, carico, scarico e corrente inclusi). Prima di entrare facciamo acqua al rubinetto che si trova sul muro della casa azzurra poco prima dell’ area. La ciclabile del Main passa proprio accanto all’ area e sull’ altra riva, collegata con un piccolo traghetto, c’ è un’ altra area di sosta.
Martedì 20: giornata un pò nuvolosa ma comunque ci avviamo con le bici verso Wurzburg, seguendo la Mainradweg, pista molto ben segnalata, che segue quasi sempre il fiume e passa per piacevoli paesi con le caratteristiche case a graticcio e belle piazze. Il paesaggio, ovviamente, qui è molto diverso dai panorami olandesi, piatti e con tanti canali; inoltre, a differenza dell’ Olanda, qui le possibilità di sosta e di ristorazione sono sicuramente maggiori. Nel pomeriggio, appena ritornati al camper, inizia a piovere. Stasera andremo a cena al vicino ristorante. (86 Km)
Mercoledì 21: fa freddo e c’ è anche la nebbia! Partiamo comunque con le bici lungo la Mainradweg in direzione di Schweinfurt; c’ è qualche tratto di sterrato e qualche altro lungo tratto che corre lontano dal fiume e lungo la strada. Nel complesso questo tratto è meno piacevole di quello percorso ieri. Tornati al camper facciamo carico e scarico e ci avviamo verso Eichstat, nella Altmuhltal; facciamo sosta nell’ area in Schottenau (10€/24 ore con scadenza comunque alle 17, corrente a pagamento) (85 Km).
Giovedì 22: con le bici ci avviamo verso Beilgries, lungo la ciclabile dell’ Altmuhltal, bella ciclabile, a tratti asfaltata e a tratti di buon sterrato, che corre quasi sempre lungo il fiume o I campi e passa per bei, caratteristici paesi. Al ritorno una bella doccia nei servizi dell’ area e cena in camper. (95 Km)
Venerdì 23: bella giornata (e anche l’ ultima); con le bici ci avviamo verso Treuchlingen che però non ragiungiamo perchè a Pappenheim probabilmente ci perdiamo qualche indicazione e giriamo un pò a vuoto per cui, visto che oggi è previsto l’ avvicinamento a casa, torniamo indietro, carichiamo le bici e partiamo verso Grossweil; l’ idea era di pernottare all’ albergo Berggasthof Kreut Alm ma, a differenza di quanto riportato nella Guida camper Europa, secondo la quale se ceni al ristorante la sosta è gratuita, bisogna comunque pagare 10 € a notte per cui ceniamo comunque al ristorante (niente di speciale comunque) e poi ci spostiamo nel parcheggio sottostante del museo, dove è consentita la sosta notturna gratuita.
Domenica 24: giornata di rientro, con code interminabili (e inspiegabili) in autostrada tanto che ad Ora decidiamo di uscire e completare il tragitto su strada normale; peccato non averci pensato prima.