Passo Coe e Passo Vezzena, dal 22 al 25 luglio
Venerdì 22: partenza come al solito nel primo pomeriggio, raggiungiamo Folgaria (TN) e saliamo verso Passo Coe, superiamo di poco il passo e sostiamo nel grande piazzale vicino alla Base Tuono e al laghetto artificiale, di recente costruzione, che serve da riserva d’acqua per l’innevamento artificiale; da qui infatti parte una bella pista da fondo mentre dal passo, poco sopra, partono gli impianti e le piste da discesa. C’è soltanto un altro camper ma più tardi arriveranno anche altri equipaggi fra cui una coppia di amici. Da tener presente che qui non ci sono negozi di alcun genere per cui bisogna arrivare attrezzati e riforniti, a meno che non si voglia cenare in una delle trattorie del passo.
Sabato 23: purtroppo il tempo è bruttino, ciononostante proviamo a fare una passeggiata per una stradina che parte dal parcheggio ma un diluvio ci fa ritirare precipitosamente in camper, dove arriviamo bagnati fradici. Nel pomeriggio il tempo migliora e ci consente di andare fino alla base Tuono (ingresso a pagamento e visite guidate) e poi fra i boschi circostanti, dove stanno facendo capolino alcuni timidi funghi.
Domenica 24: ci avviamo verso Monte Maggio per la ex strada militare che, con pendenza pressoché costante, porta fino alla grande croce sulla sommità, quindi proseguiamo un altro po’ verso il passo della Borcola; ci ristoriamo con un panino (portato da casa, pardon, dal camper) e ritorniamo seguendo una variante che si trasforma poi in sentiero in mezzo al bosco. Abbiamo la fortuna di incontrare sul nostro cammino anche alcuni gialletti. Una bella doccia, quattro chiacchiere con gli amici e poi, mentre loro si avviano verso casa, noi decidiamo di spostarci al passo Vezzena; sostiamo nel piazzale a fianco dell’Hotel Ristorante Vezzena, in compagnia di altri camper. Questa sera desideriamo cenare al ristorante ma il vicino ristorante Vezzena non ci ispira molto per cui ridiscendiamo con il camper a Malga Rivetta, ceniamo e poi torniamo nel piazzale del passo; adesso siamo l’unico camper.
Lunedì 25: ci avviamo verso Cima Vezzena: superata la trattoria Verle arriviamo, per strada asfaltata, al forte Verle, interamente distrutto e poi proseguiamo, sempre per strada asfaltata (ci sarebbe anche un sentiero, piuttosto ripido, che porta fino alla cima ma preferiamo fare le cose con calma) fino ad un bivio dal quale si diparte la vecchia strada militare, ghiaiata, che con pendenza continua ma costante ci fa arrivare fino in cima. Il percorso richiede quasi due ore ma da lassù il panorama che ci si presenta ripaga di ogni fatica: da un lato l’altopiano del Vezzena, dall’altro i laghi di Levico e Caldonazzo con tutta la vallata circostante. Torniamo al camper per la stessa strada e ci prepariamo per il rientro a casa passando per Asiago; arriviamo verso le 16,30.