Cres e Rovigno in maggio
E' stata sicuramente un pò di nostalgia che ci ha portato a rivedere l'isola di Cres, con la curiosità anche di vedere come e cosa era cambiato, dopo alcuni anni che non tornavamo nel
campeggio Kovacine, poco distante dalla città di Cres.
Siamo partiti la sera del 19 maggio (mercoledì) da Valdagno; autostrada fino a Trieste, passando per Mestre, tanto adesso ai caselli non c'è più la coda che si trovava prima dell'apertura del
raccordo autostradale, che è sì molto scorrevole ma è anche di circa 30 Km più lungo.
Frontiera (si fa per dire) di Pese e poi fino a Fiume (lungo questo tratto di strada non vige l'obbligo della vignetta slovena), quindi il ponte di Tito che ci immette nell'isola di Krk e arrivo
a Valbiska verso le 22,30. Purtroppo dobbiamo aspettare mezzanotte per il traghetto che in circa 20 minuti ci porta a Merag, sull'isola di Kres. Arrivati alla città di Kres decidiamo di sostare
in un parcheggio, di fronte alla capitaneria di porto, che in alta stagione è a pagamento.
Giovedì 20 maggio; ci alziamo di buon'ora (preferiamo evitare che un'eventuale pattuglia di polizia ci noti, il pernottamento libero in Croazia è severamente vietato e salatamente multato) ed
entriamo al campeggio Kovacine. Notiamo che prima dell'ingresso c'è la possibilità di sosta addirittura con le prese corrente e acqua, non sappiamo però se, in caso di sosta notturna, al mattino
vengano a farti pagare.
Ci sistemiamo in una piazzola in ottima posizione, ombreggiata e con vista mare; praticamente tutto il campeggio è ormai suddiviso in piazzole, a garanzia di un maggior ordine e, incredibile,
esiste il collegamento internet wi-fi in tutto il campeggio.
I giorni passano fra passeggiate e giri in bici, lungo il mare, ai Losnati (tutta salita!) e, trionfo della nostalgia, anche a Lubenice. La strada per arrivarci è un continuo salire e scendere,
con pendenze che superano il 10%, nell'ultimo tratto di 6 Km stretta fra due muretti a secco che consentono a malapena il passaggio di una macchina, ma il panorama che si gode dall'alto di questo
minuscolo paesino, arroccato su un cocuzzolo, è impagabile.
Restiamo in questo campeggio per 7 notti, in modo che, oltre allo sconto CCI, abbiamo una notte gratis e il rimborso del biglietto di andata del traghetto.
Giovedì 27, al mattino, partiamo dal campeggio, prendiamo il traghetto, questa volta a Porozina, sbarchiamo a Brestova e, passando per Pazin, giungiamo al campeggio Polaris di Rovigno. Questo
campeggio è ormai diventato una meta irrinunciabile nei nostri viaggi in Croazia, per la sua vastità, le belle piazzole e gli ampi spazi liberi, le piscine, la splendida pista ciclabile che lo
collega a Rovigno, per i tanti ricordi di vacanze di tanti anni fa. Anche qui ci sono continui miglioramenti, tanto da farci pensare che fra non molto, anzi già adesso, in fatto di qualità dei
campeggi, nella quale va considerata anche la natura che li circonda, sta dando più di qualche punto ai sonnacchiosi e prepotenti gestori italiani (basti pensare che in nessun campeggio croato è
necessario sottostare all'obbligo di un soggiorno minimo di tre o più notti).
Con sorpresa (il mondo in fondo è piccolo) incontriamo gli amici Antonio e Mario, con rispettive consorti. Inevitabile la cena in compagnia in una vicina Konoba, la sera di sabato.
Domenica 30 maggio ci avviamo verso casa, facendo un pezzo di superstrada croata a pagamento (20 Kune), in continuo ampliamento, e poi, una volta in Slovenia, evitiamo come sempre di percorrere
la superstrada per non pagare la vignetta che attualmente è di 15€ per una settimana (da notare che il tratto di superstrada che interessa è di circa 10 Km)
Arriviamo a casa verso le 17. Alla prossima.