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Val di Fiemme,
dall’11 al 13 settembre
Venerdì 11: partenza nel primo pomeriggio da Valdagno e arrivo a Cavalese, nell’area di sosta nel parcheggio della funivia del Cermis, verso le 17. il parcheggio dispone di piazzole con possibilità di allaccio elettrico, al costo di 12€ senza corrente e 15€ con corrente; passano gli incaricati al mattino e alla sera per risquotere le tariffe. Sistemiamo il camper e, a piedi e lungo la ciclabile, andiamo al vicino paesino di Masi di Cavalese per alcuni acquisti “carnivori” alla fornita macelleria del paese.
Sabato 12: torno velocemente a Masi per acquistare il pane e poi, seguendo la ciclabile verso Molina, deviamo verso Castello di Fiemme e poi, appena passato il centro del paese, seguiamo la strada sulla sinistra verso Ora e, all’altezza del Maso Pertica, seguiamo le indicazioni della ciclabile che porta a San Lugano. Da qui la ciclabile, sterrata, segue il tracciato della vecchia ferrovia, in continua, costante discesa, dapprima in mezzo al bosco e poi fra vigneti e pometi, fino a Ora. Pochi Km prima di Ora passiamo per una zona, recintata, che non ci si aspetta in Alto Adige: enormi massi di porfido, querce secolari, animali al pascolo. Facciamo dietro-front e affrontiamo quella che prima era una piacevole discesa; nel complesso, una volta arrivati al camper, avremo percorso 75 Km e 1950 metri di dislivello! Un pò di relax e una bella salsiccia trentina alla piastra ci ripaga delle fatiche di oggi.
Domenica 13: anche oggi è una splendida giornata; con le bici ci avviamo lungo la ciclabile (che fra non molto sarà il tracciato della Marcialonga) verso Canazei e poi Penia, dove il percorso, superato un ponticello sull’ Avisio, diventa un sentiero nel bosco, poco adatto alle nostre bici da trekking. Non servono parole per descrivere questa ciclabile, a nostro parere una delle più belle fra quelle che abbiamo percorso in questi anni: praticamente sempre in sede propria e lontana dalle strade trafficate, fra boschi, prati verdissimi e ben curati, meravigliosi paesi dalla fortissima personalità alpina e l’omnipresente Avisio dalle scroscianti, limpide e fredde acque che scendono dalle circostanti cime dolomitiche che fanno da corona a questo paradiso. Torniamo al camper nel pomeriggio e, seppur a malincuore, ci avviamo verso casa.
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