Dolomiti, sci e camper, dal 1 al 5 marzo 2013
Partiamo da Valdagno venerdì 1 marzo, verso le 17 e arriviamo ad Alleghe verso le 20. Ci sistemiamo nell’area camper subito dopo il paese che, con nostra sorpresa, scopriamo essere a pagamento (4€/24 ore); ceniamo, un po’ di TV e poi a letto.
Sabato 2 marzo, colazione e poi ci prepariamo per andare a sciare. Purtroppo dobbiamo subito notare che, alla faccia dell’area di sosta, i camperisti devono essere considerati come una razza inferiore di turisti: l’area è tutta un bel pantano, lo skibus passa solo se i parcheggi a ridosso della funivia sono al completo (infatti non lo vedremo mai) e il Dolomitiskibus passa ogni mezz’ora. Così ci armiamo di pazienza, passa un primo autobus che evidentemente non ha voglia di fermarsi, aspettiamo il secondo che finalmente ci imbarca per poi scaricarci non di fronte agli impianti, come logica vorrebbe, ma 200 metri più in giù. L’unica nota positiva è che è una splendida giornata che trascorriamo sciando alla grande su una neve molto bella. Il ritorno al camper richiede la stessa pazienza dell’andata, quindi, se devo dare una valutazione, il comprensorio sciistico è abbastanza vasto e con bei panorami ma la sistemazione dei camper è pessima ma soprattutto mal servita. Decidiamo quindi di spostarci versoCorvara e facciamo sosta nel parcheggio, prima di Corvara scendendo dal passo di Campolongo, lungo la strada in corrispondenza dell’Hotel Planac. È anche questo lontano dal paese ma in compenso è gratuito e a pochi passi dalla seggiovia Pralongià; ci sono altri tre camper.
Domenica 3 marzo, altra splendida giornata dedicata completamente allo sci; il comprensorio dell’Alta Badia è, a nostro modo di vedere, molto probabilmente il più bello, vario e ampio delle Dolomiti inoltre, nonostante Corsara sia notoriamente un paese che non ama molto i camperisti, la sistemazione per chi scia è senza dubbio molto valida, vista la vicinanza delle piste e della seggiovia.
Lunedì 4 marzo, giornata stupenda; oggi facciamo il Superskipass perché faremo il giro dei quattro passi in senso orario. Eravamo convinti che, essendo lunedì, ci fosse poca gente sulle piste ma ci siamo sbagliati: c’è più gente di ieri e facciamo una decina di minuti di coda alla seggiovia che porta al passo di Campolongo e poi ancora adArabba per salire a Porta Vescovo ma poi la gente si dirada (la maggior parte si è diretta verso la Marmolada) e sciamo senza code fino alle quattro del pomeriggio (rispetto al giro classico abbiamo fatto anche qualche deviazione verso Santa Cristina). Tornati al camper ci sistemiamo e partiamo verso Plan de Corones, dove arriviamo verso le 18. Il parcheggio inferiore, dove i camper possono sostare, è in condizioni pietose: la neve si è sciolta e ha lasciato il posto al terreno fangoso e viscido. Riusciamo comunque a sistemarci abbastanza bene e soprattutto vicini a una delle scalette che portano ai parcheggi superiori.
Martedì 5 marzo, purtroppo alle 8 un burbero addetto al parcheggio bussa alla porta del camper e ci dice, senza mezzi termini, che dobbiamo spostarci nella parte bassa del parcheggio perché lì dove siamo è riservato alle macchine; cerco di fargli presente che la parte bassa è una specie di palude nella quale è certamente facile entrare adesso che il terreno è ghiacciato ma sarà impossibile uscirne nel pomeriggio, quando le temperature saranno più alte. Non c’è niente da fare: o mi sposto o me ne vado. Di fronte a tale comportamento (vorrei proprio vedere se, di martedì, questo parcheggio, che è il più lontano, si riempirà di auto) decido che non vale la pena restare e di andarmi ad impantanare. Metto in moto e ritorno a Corvara, al solito parcheggio, mettiamo gli sci e ci godiamo l’ultimo giorno nel comprensorio dell’Alta Badia. Nel pomeriggio torniamo a casa.