Fine anno fra Marche, Toscana e Lazio, dal 29/12/2012 al 6/1/2013
Come sempre, possiamo decidere solo all’ultimo minuto se possiamo partire e soprattutto dove possiamo andare; nella mattinata di sabato 29 dicembre mettiamo in moto il camper e ci avviamo con l’idea di arrivare a S.Leo. percorriamo l’autostrada Padova-Bologna-Ancona, usciamo a Cesena, facciamo un pezzo di maledetta E45 e poi, per una strada che si aggroviglia su e giù per le colline con dei panorami stupendi ci dirigiamo verso S.Leo, solo che all’ultimo minuto decidiamo invece di recarci a Sant’Agata Feltria, dove sappiamo esserci una bella area di sosta ed un paesino niente male. Parcheggiamo il camper, pranziamo e poi ci avviamo lungo le vie del paese fino alla rocca Fregoso; i presepi sono ormai stati tolti dalle vie e dalle piazze ma in compenso abbiamo la fortuna di trovare la porta aperta al piccolo e incredibilmente bello teatro Mariani, gestito da alcuni volontari, che ci illustrano la storia del teatro. Alla fine della visita ci invitano a visitare il museo delle arti rurali “San Girolamo”: mai consiglio è stato più azzeccato. Fatta la breve salita che porta al museo, siamo entrati e con nostra grande sorpresa ci siamo ritrovati nel bel mezzo di una splendida raccolta di antichi utensili e macchinari che raccontano la vita dei tempi passati. Il museo, che consta di 18 sale espositive, è all’interno di un vecchio convento e conserva, oltre ai tanti attrezzi, anche tre presepi, uno meccanico che rappresenta alcuni scorci di Sant’Agata, uno tirolese e uno in via di restauro con statue in gesso del 1600. la stessa antica chiesa è un gioiello architettonico e custodisce alcuni dipinti di notevole pregio. In tutta la visita siamo stati accompagnati da uno dei volontari che, con grande passione, ci ha illustrato le varie sale. In breve, una cosa assolutamente da non perdere per chi visita questo paesino del Montefeltro. Torniamo al camper che comincia ad imbrunire. Cena e notte all’area.
Domenica 30 dicembre, a piedi ci avviamo verso Petrella Guidi, distante circa 7 Km; la strada prima sale per circa 3,5 Km e poi scende per altrettanti, sempre in mezzo a prati e boschi e con bellissime viste sulla Val Marecchia da un lato mentre dall’altro, a tratti, si scorge il mare Adriatico. Petrella Guidi è un vecchio borgo medioevale attualmente quasi completamente restaurato e trasformato in abitazioni (quasi sicuramente seconde case) che però hanno mantenuto intatto il fascino antico. Dall’alto della rocca lo sguardo spazia tutto intorno e, sorpresa, scopriamo che qui sono sepolti Federico Fellini e Giulietta Masina! Al ritorno facciamo sosta alla trattoria “Antenna” per un piatto di tortellini al tartufo e un secondo ai funghi. Torniamo al camper e ci avviamo verso S.Leo, passando per Novafeltria e Secchiano, qui attraversiamo il Marecchia e saliamo a S.Leo. Con nostra sorpresa troviamo ad accoglierci un cartello di divieto di transito ai camper e una vigilessa, alquanto maleducata, ci dice che l’area di sosta in centro al paese non c’è più e che dobbiamo parcheggiare in un parcheggio lungo la strada. Così facciamo e saliamo al paese a piedi, entriamo all’uff. della Pro Loco dove l’impiegata, evidentemente molto più gentile della vigilessa, ci spiega che l’area c’è ancora solo che, in determinate occasioni, non è accessibile perché la piazza è occupata dal mercato o da qualche manifestazione e ci invita anzi, se lo vogliamo, a salire con il camper quando le bancarelle saranno andate via: una bella differenza rispetto alla strafotenza della divisa ma si sa, a volte la divisa fa questi effetti. Tornati al camper decidiamo comunque di spostarci verso Carpegna, dove troviamo l’area di sosta in via A.Moro, dotata di carico e scarico e anche colonnine di corrente (queste a pagamento). Passiamo la notte qui.
Lunedì 31 dicembre, la notte è stata un po’ disturbata dal via-vai delle auto perché l’area è proprio lungo la strada. Facciamo un giretto in paese che in realtà non ha niente di particolare, quindi ci avviamo verso Montepulciano per il passo di Cantoniera, Pennabilli, San Sepolcro, sosta per il pranzo ad Arezzo, nel parcheggio Tarlati, dove sostano parecchi camper, e quindi Montepulciano, dove sostiamo nel solito parcheggio vicino ai vigili del fuoco (10€ per 24 ore). Anche qui ci sono diversi camper. Saliamo al paese, pieno di turisti, e gironzoliamo fra le viuzze fino alla Piazza Grande, dove stanno allestendo un grande falò che bruceranno questa sera, in attesa della fine dell’anno (c’è un po’ di nostalgia nel ricordare la fine dell’anno di qualche anno fa, trascorsa qui con alcuni amici e ricordata come una delle nostre più belle serate). Torniamo al camper per prepararci al nostro “cenone” fra le pareti del nostro mezzo, poi, verso le dieci, torneremo in Piazza Grande per aspettare il 2013 in mezzo alla folla.
Martedì 1 gennaio 2013, come sempre, la fine dell’anno aMontepulciano ti resta nel cuore, vuoi per la musica, suonata e cantata da un complessino davvero in gamba, vuoi per il gigantesco falò acceso in piazza Grande, vuoi per la bellezza della stessa piazza, alta sulle colline circostanti. Dopo il brindisi di mezzanotte, in allegra compagnia, ritorniamo al camper per una salutare dormita. Al mattino ritorniamo su per le vie del paese, incredibilmente vuote e sonnacchiose, per vedere quel che resta del grande falò notturno, poi torniamo al camper, pranziamo e ci avviamo verso Pienza, ma il parcheggio promiscuo auto-camper è completamente pieno e allora ci spostiamo a Bagno Vignoni; gironzoliamo per il piccolo borgo termale e poi, con il camper, saliamo a Castiglione d’Orcia, dove sostiamo nell’area di sosta in Viale G.Marconi. Ci siamo solo noi; cena e notte qui.
Mercoledì 2 gennaio, visitiamo il paese, saliamo fino alla rocca Aldobrandesca e poi alla torre Tintinnano e da lì scendiamo verso il piccolo agglomerato di Rocca d’Orcia, molto carino. Torniamo al camper e ci avviamo verso Bagni S.Filippo, parcheggiamo in uno degli stalli lungo la strada (in pendenza) proprio in prossimità del sentiero Fosso Bianco che percorriamo fino al grande conglomerato bianco che si è formato nel corso dei millenni a causa dei depositi sulfurei dell’acqua termale che ancora scorre. Torniamo al camper e ci dirigiamo verso Piancastagnaio, troviamo l’area di sosta (piccola, 3 posti) in via Grossetana e ci fermiamo per il pranzo, poi proseguiamo verso il frantoio Vabro, in loc. Casa del Corto dove acquistiamo dell’olio, quindi ritorniamo verso Piancastagnaio e poi Santa Fiora, dove parcheggiamo nell’area di sosta, segnalata. Gironzoliamo per il paese, arroccato su un promontorio roccioso e quindi riprendiamo il camper e raggiungiamo Sovana; parcheggiamo nel parcheggio, segnalato, verso la fine dell’abitato.
Giovedì 3 gennaio, facciamo due passi nel paesino, davvero piccolo ma molto bello e all’uff. informazioni chiediamo del parco di Vitozza: un gentilissimo addetto (inglese) ci da tutte le informazioni del caso e ci regala pure un DVD sulla “Toscana, terra d’Etruria”. Ripreso il camper ci spostiamo quindi a San Quirico, attraversiamo con le dovute cautele il centro del piccolo abitato (c’è qualche strettoia ma niente di preoccupante) e seguiamo le indicazioni per il campo sportivo, dove possiamo parcheggiare comodamente il camper. Ritorniamo al centro a piedi e seguiamo le indicazioni turistiche per Vitozza; si tratta di un bel sentiero in mezzo al bosco che costeggia molte grotte scavate nel tufo, alcune delle quali abitate fino al 1700. Non sono certo lavorate come quelle del parco di Sovana ma nel complesso vale la pena di visitarle e rendersi conto delle condizioni di vita dei nostri antenati etruschi. Il giro si può compiere tranquillamente in poco più di due ore. Torniamo al camper (si potrebbe tranquillamente pernottare qui) e ci spostiamo a Pitigliano, parcheggiamo in piazza Pietro Nenni, praticamente piena di camper, anche perché c’è sempre l’imbecille che da solo occupa quattro posti, facciamo un giro in paese, che però non ha il fascino degli altri piccoli paesi che abbiamo visitato, un po’ di spesa in un supermercato e ripartiamo verso Montefiascone, dove facciamo sosta nell’area della cantina sociale; anche qui troviamo un posto per miracolo.
Venerdì 4 gennaio, prima di partire facciamo i nostri acquisti alla cantina e poi ci avviamo verso il Bagnaccio, dove siamo stati altre volte, per fare un bel bagno nelle vasche termali che si trovano lì, in aperta campagna e sono tenute in ordine da dei volontari molto bravi. Ci sono diversi camper, alcuni sicuramente lì anche la notte, ma non c’è nessun problema per la sosta; accappatoio, costume e poi dentro la vasca di acqua solforosa caldissima. Ripartiamo e, per superstrada, raggiungiamo Montefalco, nell’area di sosta sotto le mura e vicina alla cantina Pradi. Pranzo veloce e poi un giro in paese, dove è anche allestita una interessante mostra di presepi. Torniamo al camper che comincia a fare buio, cena e notte all’area che dispone di carico, scarico e allacciamento elettrico (a pagamento).
Sabato 5 gennaio, partiamo in direzione di Bevagna e prima di tutto ci rechiamo alla cantina Dionigi, in loc. Cantalupo (ci sono le indicazioni sulla strada verso Bettona), dove siamo stati due anni fa su indicazione di un abitante del luogo, e dove acquistiamo Sagrantino, Montefalco e Grechetto. Torniamo a Bevagna e parcheggiamo nell’area di sosta in Via dell’Accoglienza. Facciamo un giretto per il paese per alcuni acquisti alimentari, torniamo al camper per il pranzo e poi ancora in paese per vederlo un po’ meglio. Nel pomeriggio ripartiamo verso Monterchi, che però non visitiamo (c’è un’area di sosta all’inizio del paese, assolutamente deserta) e poi verso Citerna. Parcheggiamo negli slarghi sotto le mura, in corrispondenza del torrione rotondo, visitiamo il paese, piccolo ma molto bello, e poi decidiamo di spostarci a S.Sepolcro dove sostiamo nell’area di sosta segnalata (e per fortuna, perché ancora una volta le coordinate del Portolano 2012 sono sbagliate).
Domenica 6 gennaio, viaggio di ritorno verso casa.