Un po’ per borghi, un po’ per valli |
Periodo: dal 7 all’ 11 marzo 2007 Equipaggio: Carlo, Graziella e l’inseparabile Spino (meticcio di 14 anni) su Elnagh Sleek 541 del 2000 |
Alle sei di sera di mercoledì 7 marzo partiamo da Valdagno, prendiamo l’autostrada a M ontebello, per Verona, Brescia, Cremona e usciamo a Fiorenzuola. Ci dirigiamo verso Castell’Arquato dove arriviamo alle 21 circa. Saliamo fino al parcheggio n. 4, vicino al cimitero, e ci sistemiamo giusto di fronte a due meravigliose piante di ginestra nella loro piena fioritura. Nel parcheggio c’è una fontanella d’acqua e anche i servizi, che però in questo periodo sono chiusi. Ci sono soltanto poche auto ma probabilmente la situazione sarà ben diversa in altri periodi dell’anno, comunque anche gli altri parcheggi non sono male e comunque a poca distanza dal borgo. |
Il mattino dopo (8 marzo) alcuni rametti di ginestra sostituiscono la mimosa. Visitiamo il borgo, molto bello e ben restaurato, acquistiamo un culatello e ci avviamo verso Vigoleno, per strade strette e tortuose, in mezzo a vigne e vigneti (vatti a fidare del navigatore satellitare!), facciamo una sosta in una cantina dove acquistiamo del buon Gutturnio e quindi sostiamo per il pranzo nel piccolo parcheggio, da poco costruito, alle porte di Vigoleno. Il borgo è carino e molto piccolo, si visita in meno di un’ora. Ci dirigiamo verso Bardi fra curve e controcurve ma la possente mole della fortezza non è visitabile perché apre solo il sabato e la domenica. Abbiamo notato comunque un buon parcheggio sterrato e in piano andando verso la piazza principale, proprio dietro alla chiesa. Ci spostiamo quindi a Borgotaro e poi a Compiano. Anche qui, purtroppo, il castello non è visitabile (aprirà domenica 18 marzo) e il borgo, anche se rientra fra i più belli d’Italia, a nostro parere non è un gran chè. Ci sistemiamo, in assoluta solitudine, nel parcheggio del castello, illuminato e in piano. Cena e buona notte. |
Venerdì 9 marzo. La notte, tranquilla, ci fa cambiare programma e così, anziché andare verso Livorno, decidiamo di avvicinarci a casa e così, prima per strada normale e poi, visto il traffico e gli intasamenti, per autostrada, arriviamo poco dopo mezzogiorno al Villaggio Natura delle Valli di Ostellato (FE), entriamo con il camper dentro l’oasi (5 il camper e 1,5 a persona) e parcheggiamo in assoluta libertà e solitudine sullo spiazzo erboso fra la valle da pesca e il canale circondariale. Una passeggiata in paese (come si fa a non acquistare una salama da sugo?) e poi a zonzo lungo la strada che gira per le valli. Ci godiamo uno splendido tramontoe, con l’imbrunire, gli uccelli delle valli cominciano a gironzolare sul prato intorno al camper. |
Sabato 10 marzo. E’ bellissimo svegliarsi con gli striduli richiami della fauna del parco, aprire gli oscuranti e restare a guardare l’acqua leggermente increspata dalla brezza mattutina. Colazione con vista natura e poi un altro giretto intorno alle valli. Il tempo è splendido anche se ventoso, qualche camper comincia ad arrivare, noi invece nel pomeriggio decidiamo di partire , un po’ per avvicinarci a casa, un po’ per cambiare posto. Passiamo per Porto Garibaldi ma il posto non ci soddisfa, così ci portiamo a Porto Levante, dove sostiamo in un piccolo parcheggio sterrato, poco prima della marina. Facciamo due passi lungo la strada delle valli senza allontanarci troppo, perché il nostro amico a quattro zampe, che da quattordici anni ci accompagna nel nostro vagabondare, è ormai troppo vecchio e stanco. Riprendiamo il camper e percorriamo tutta la strada che corre lungo l’argine che separa il mare dalle valli; sarebbe bellissimo farla in bicicletta, ma non le abbiamo portate. Lungo questa strada ci sarebbero due ottime aree per sostare, ma sono troppo isolate per cui rientriamo sulla strada Romea e andiamo a parcheggiare a Rosapineta, nei pressi del serbatoio sopraelevato di acqua, in mezzo ad altre decine di camper. Un giretto in paese, tutto chiuso, cena e a nanna. |
Domenica 11 marzo. La mattina si presenta ventosa; facciamo comunque una passeggiata nella pineta e lungo la pista ciclabile fino al campeggio “Margherita” e torniamo al camper lungo il mare. Visto il tempo, decidiamo di anticipare il rientro e ci avviamo verso casa, passando però per Cavarzere, percorrendo tutto l’argine dell’Adige, entriamo poi in autostrada a Padova Zona Industriale, ci fermiamo per il pranzo in un Autogrill e poi dritti a casa. |