Venaria Reale, Torino, Stupinigi e tanto altro, dal 12 al 17 ottobre
Giovedì 12: partiamo da casa nel tardo pomeriggio diretti verso Venaria Reale. Facciamo ovviamente autostrada solo che, per un attimo di distrazione, sbagliamo a non prendere il tratto che passa per Piacenza e ci ritroviamo imbottigliati nel traffico delle tangenziali milanesi che ci fa perdere quasi un' ora; fortunatamente, passata Milano, l' autostrada diventa pressochè deserta fino a Torino. Lungo il tragitto telefoniamo al gestore dell' area di sosta "La sosta del Re" (Via Medici del Vascello 14, Druento GPS: 45°8'32"-7°34'17") perchè sappiamo che arriveremo dopo le 20. Il gestore è una persona gentilissima e disponibilissima: ci da la combinazione per aprire il lucchetto del cancello, ci indica quale è l'uscita autostradale migliore per raggiungere l'area e ci raccomanda, una volta arrivati, di richiamarlo per informarlo che tutto è andato bene. Arriviamo infatti poco prima delle 21 e sistemiamo il camper nella piazzola che aveva già provveduto a "bloccare" per noi. L' area dispone di una ventina di piazzole molto ampie (possibilità di aprire il tendalino) con colonnine elettriche ben distribuite, zona di carico-scarico e anche un piccolo gruppo di servizi dotato di WC e lavandini; è recintata, illuminata e videosorvegliata. Si trova a qualche centinaio di metri dall' ingresso del Parco della Mandria attraverso il quale, in bici, si arriva fino alla Reggia di Venaria. Cena e a nanna.
Venerdì 13: facciamo la conoscenza del proprietario dell' area che, oltre ad essere gentilissimo, si rivela anche un pozzo inesauribile di informazioni; ci consegna una cartellina con la mappa del parco, quella di Torino con gli orari dell' autobus che parte dal centro di Druento (6-700 metri dall' area) e altri opuscoli riguardanti le mostre allestite alla reggia e alcuni locali convenzionati. Con le bici, seguendo le precise istruzioni del gestore, attraversiamo il parco ed arriviamo alla reggia; facciamo i biglietti per la reggia, le scuderie e i giardini e cominciamo la visita, dapprima delle varie sale e poi dei grandissimi giardini che purtroppo in questo periodo e anche a causa della perdurante siccità non si presentano al massimo dello splendore. Terminata la visita e seguendo i consigli del nostro preparatissimo gestore dell' area torniamo nel parco per visitare gli appartamenti reali del castello della mandria. Si tratta del luogo dove il re viveva realmente, perfettamente restaurati e con gran parte della fastosa mobilia originale: sicuramente molto più belli ed interessanti della reggia stessa che è piuttosto spoglia e che merita la visita soprattutto per il grande e luminoso salone principale. Terminata anche questa visita, visto che la giornata è bella e incredibilmente calda per questo periodo, giriamo per il parco con le bici visitando le varie cascine dove si allevano ancora diversi cavalli. Prima di tornare al camper facciamo una capatina in paese per vedere dove dobbiamo prendere l' autobus domani e, già che ci siamo, acquistiamo un bel pò di grissini in una panetteria tentatrice.
Sabato 14: ci rechiamo verso il centro di Druento, acquistiamo i biglietti per l' autobus al Roxi Bar, che si trova proprio davanti al capolinea e prendiamo il 59 che ci porta fino al capolinea in Piazzale Solferino. Il centro con i suoi palazzi e i suoi monumenti è a poca distanza. Torino, come tutte le grandi città, non si può certo visitare in una giornata: è ricca di palazzi e musei, alcuni fra i più importanti in Europa ma noi ci accontentiamo di girare per le sue ampie strade, tutte rigorosamente ortogonali concludendo il nostro giro con una passeggiata lungo il Po e il parco di S. Valentino. Torniamo al camper piuttosto accaldati ma una bella doccia ci rimette in sesto (e una radler fresca ancora di più) e poi, in attesa della cena, facciamo il programma per domani.
Domenica 15: operazioni di carico e scarico, paghiamo l' area (10€/24 ore, senza corrente) e ci avviamo verso Stupinigi; parcheggiamo nei grandi spazi sterrati a fianco della strada che porta alla reggia, facciamo i biglietti e ci consegnano l' audioguida che ci accompagna per i vari saloni, tutti splendidamente affrescati: se la Venaria Reale è bella e gli appartamenti reali nel parco della Mandria bellissimi, questi ambienti sono meravigliosi! Terminata la visita ci avviamo verso Candelo e il suo Ricetto; purtroppo l' area di sosta è irraggiungibile a causa di importanti lavori stradali ma troviamo comunque un parcheggio ghiaiato e idoneo anche alla eventuale sosta notturna (Via Debais, GPS: 45,54298-8,11550). Visitiamo il Ricetto che è un borgo medioevale cinto da mura, molto piccolo per cui la visita si fa in un' oretta circa. Decidiamo quindi di spostarci verso Orta San Giulio, o almeno questa era l' idea ma quando arriviamo all' area di sosta ci rendiamo conto che si trova in un posto pessimo, con stalli strettissimi e vicinissima alla strada, fra l' altro è anche piuttosto cara (in pratica, arrivando alla sera e ripartendo il giorno dopo dopo le 9 si pagano 20€) ed allora giriamo i cavalli e ci rechiamo ad Omegna in Via Orti della Rana (GPS: 44,14532-7,90751), praticamente in riva al lago con carico, scarico, allaccio elettrico, servizi igienici e WiFi compresi nella tariffa di 8€/12 ore (bassa stagione) con pagamento automatizzato.
Lunedì 16: ci avviamo a piedi per la strada prima e per la passeggiata lungo lago poi fino al centro del paese che comunque non è un gran chè, il classico paese lacustre pieno di palazzoni e seconde case per cui la visita non dura molto; torniamo al camper e ci avviamo verso un altro dei paesi classificati fra i borghi più belli d' Italia: Cassinetta di Lugagnano. Troviamo da parcheggiare in un ampio parcheggio praticamente vuoto in Piazza della Repubblica, pranziamo e poi ci rechiamo al vicino centro ma anche qui non ci sono molte cose da vedere, in compenso scambiamo due chiacchiere con una coppia di camperisti che ci consigliano di andare a vedere la vicina abbazia cistercense di Morimondo e un piccolo villaggio agricolo poco lontano: Fallavecchia. Così facciamo, parcheggiamo in uno dei parcheggi a pagamento vicini all' abbazia e al piccolo borgo (a pagamento, 1€/ora per massimo 4 ore, poi gratuito), visitiamo il complesso monastico e poi ci spostiamo a Fallavecchia, anche questo inserito nel circuito dei più bei borghi d' Italia e anche in questo caso abbiamo l' impressione che per far parte di questo circuito basti fare un pò di bell' acciottolato; anzi in questo caso il borgo si fa notare soprattutto per l' incredibile sporcizia e per le indecenti condizioni in cui sono tenute le mucche da latte in una stalla all' interno del borgo stesso. Ripartiamo in direzione di Pandino, famoso soprattutto per il suo castello. Riusciamo a parcheggiare in un piccolo parcheggio in Via Bonomelli perchè il grande parcheggio del castello è interamente occupato dalle giostre e da tante bancarelle. Anche in questo caso la visita dura poco perchè del castello è visitabile soltanto il cortile interno. Ripartiamo diretti a Soncino; riusciamo a parcheggiare nel parcheggio delle poste, in Piazzetta delle Querce (GPS: 45,39717-9,86800) ma non mi sentirei di consigliarlo ad un camper superiore ai 6,5 metri perchè è essenzialmente un parcheggio auto, con stalli adeguati alle auto più che ai camper.
Martedì 17: a dispetto del posto, che sembrava essere piuttosto rumoroso, la notte è trascorsa tranquilla. Vicino al parcheggio c' è un percorso ciclo-pedonale che in pochi minuti porta al castello e, alla biglietteria, abbiamo la fortuna di incontrare una gentilissima signora dell' Uff. Turistico che ci dà alcuni preziosi consigli sulle cose da vedere; in effetti Soncino non è soltanto la sua seppur importante e massiccia rocca sforzesca ma anche altri luoghi estremamente piacevoli ed interessanti. Con lo stesso biglietto si possono (e si devono) visitare anche la Chiesa di S. Giacomo, dove si trova anche la Sala di vita medievale e il Chiostro Domenicano, la Casa degli stampatori (dove incontriamo un "giovanotto" di 90 anni che ci illustra la storia di questo luogo) e, assolutamente da non perdere, la chiesa di S. Maria delle Grazie, splendidamente e completamente affrescata. Tutte queste meraviglie sono facilmente raggiungibili a piedi o in bici grazie al simpatico opuscolo che ci viene consegnato al momento di fare il biglietto. Abbiamo comunque intravisto un' altra buona possibilità di sosta per i camper nel parcheggio sotto le mura della rocca (GPS: 45.397805, 9.872868). Così la mattinata passa veloce fra queste meraviglie e non ci resta che avviarci per il ritorno a casa.