Terme Lendava, Budapest, Heviz e Moravske Toplice, dal 10 al 20 giugno
Mercoledì 10 giugno: partiamo verso le 15 da casa, viaggiamo speditamente in autostrada fino alla vecchia frontiera di Nova Gorica e poi, in autostrada slovena (a dire il vero soprattutto nei primi tratti assomiglia più a una superstrada) arriviamo a Lendava, quasi al confine con l’Ungheria. Troviamo il campeggio annesso alle terme e all’hotel Lipa e parcheggiamo nel parcheggio adiacente al campeggio. Sono ormai le nove di sera e non ha senso entrare; per precauzione comunque vado fino alla reception dell’hotel e li informo (in inglese, sembra che qui l’italiano sia piuttosto sconosciuto) di dove abbiamo parcheggiato e dell’intenzione di entrare in campeggio domani mattina:”no problem” è la tranquilla risposta dell’impiegato alla reception. La notte trascorre tranquillissima.
Giovedì 11 giugno: espletiamo le semplici formalità per la registrazione e ci viene consegnata una card con la quale si apre il cancello del campeggio e alcune carte relative alle ciclabili del luogo, quindi ci sistemiamo in una bella piazzola erbosa e parzialmente ombreggiata, facciamo colazione e poi partiamo con le bici cercando di seguire le istruzioni della carta ma sbagliamo quasi subito perché non ci sono molte indicazioni. Comunque non è un grosso problema perché le possibilità sono tantissime e praticamente ogni strada è costeggiata dalla pista ciclabile. Seguiamo un itinerario ad anello che ci porta fra grandissimi prati coltivati e piccoli villaggi sperduti nella campagna. Per un breve tratto sconfiniamo anche in Ungheria quindi, al ritorno, gironzoliamo per il paese, tanto per capire dove siamo e orientarci un po’. Il pomeriggio lo dedichiamo al più completo relax, passando da una piscina all’altra, da quella olimpionica per nuotare a quelle termali, con acqua paraffinica a 36-38°C (dicono che fa bene alla pelle). Le terme dispongono anche di un bel parco ombreggiato dove tante persone schiacciano un pisolino e fanno bene perché fa molto caldo.
Venerdì 12 giugno: con le bici ci avviamo lungo uno dei percorsi ad anello che ci hanno consegnato in direzione e questa volta non sbagliamo; arriviamo a Dobrovnik e poi fino al laghetto Bukovnisko che, a leggere i vari resoconti su internet e sulle guide, dovrebbe essere un lago con alcuni punti dotati di particolare energia. Sarà che siamo particolarmente scettici su questo argomento ma in realtà si tratta di un piccolo lago artificiale e si vede benissimo il terrapieno di contenimento; inoltre l’acqua non invita certo neanche ad immergere i piedi. Beviamo una Radler al baretto lì vicino e poi ci avviamo per il ritorno, sempre con un vento implacabile in faccia e un sole altrettanto implacabile sulla schiena. Una bella rinfrescata in piscina ci fa dimenticare le fatiche della giornata.
Sabato 13 giugno: paghiamo il campeggio (circa 25 euro a notte) e, dopo aver fatto un po’ di spesa al vicino supermercato, ci avviamo verso l’autostrada e il confine con l’Ungheria. E’ obbligatorio fare la vignetta ungherese a Pince, ultima stazione in territorio sloveno, perché subito dopo c’è il confine (praticamente invisibile) e non ci sarà più nessuna possibilità di acquistarla per altri 50 Km e nel frattempo la targa potrebbe essere ripresa dalle tante telecamere lungo il percorso. Viaggiamo speditamente per i 255 Km che ci separano da Budapest mentre nel senso contrario c’è una colonna infinita di auto che probabilmente si stanno dirigendo al lago Balaton e arriviamo al campeggio Haller Camping verso mezzogiorno (attenzione, l’indirizzo Haller Utca 27 non porta al campeggio, meglio impostare le coordinate N 47,475833 E 19,082916). Attendiamo l’arrivo dei nostri amici e passiamo il pomeriggio all’ ombra perché fa un caldo incredibile. Verso sera facciamo un giro fino alla partenza della metropolitana per capire come funzionano le cose. Cambiamo un po’ di soldi al campeggio perché i bancomat parlano soltanto l’ungherese e programmiamo cosa fare per il giorno dopo.
Domenica 14 giugno: facciamo i biglietti per il giro turistico in autobus e battello della validità di due giorni al costo di 20 € a persona (e così scopriamo che è possibile pagare un po’ dappertutto in euro) e i biglietti per la metropolitana che ci porta fino al centro per poi prendere il bus turistico con il quale giriamo per la città accompagnati dalle spiegazioni in italiano. Da questi bus si può scendere e salire a piacimento e vediamo comunque che ci sono diverse agenzie che propongono simili possibilità. Ci fermiamo a mangiare in un pub nei pressi del ponte delle catene e nel pomeriggio prendiamo il battello che ci porta davanti al parlamento e fino all’isola Margherita. Torniamo ai camper piuttosto accaldati (giornata caldissima anche oggi) e aspettiamo l’orario della cena chiacchierando sotto i tendalini.
Lunedì 15 giugno: di nuovo verso il centro con la metro, poi con l’autobus turistico saliamo alla Cittadella, dalla quale si gode di una bella vista su Budapest e al bianco Bastione dei Pescatori. Torniamo ai camper per un rapido pranzo e poi torniamo in centro e facciamo il giro con l’autobus turistico a vedere il palazzo del Parlamento e altri monumenti della città. Ci fermiamo a cenare in un locale del centro e poi, visto che non abbiamo fatto in tempo a prendere l’autobus del giro in notturna, gironzoliamo per il centro e verso la chiesa di Santo Stefano, la più importante della città.
Martedì 16 giugno: torniamo al palazzo del Parlamento, che è uno spettacolo da qualsiasi parte lo si guardi, e poi verso la grande Sinagoga, la più grande in Europa, la chiesa di Santo Stefano e l’isola Margherita. Nel pomeriggio, facendo a dire il vero un po’ di confusione con le strade, arriviamo fino alla piazza degli eroi e alle vicine terme Szechenyi (40 € a persona). Torniamo al camper nel pomeriggio.
Mercoledì 17 giugno: la notte è piovuto un po’ e oggi il tempo è freschino. Con la metro n. 1 (patrimonio dell’Unesco) ritorniamo alla piazza degli eroi e poi andiamo a vedere le famose terme Gellert, dove sembra di fare il bagno in una cattedrale. Prendiamo quindi l’autobus che ci porta su alla Cittadella, un vecchio forte asburgico piuttosto malconcio ma che offre una bella veduta su Budapest, quindi scendiamo e giriamo per il mercato coperto, pieno di negozi alimentari e di cianfrusaglie varie. Facciamo due passi lungo la vicina via Vagy, con tanti negozi di antiquariato e di ristoranti e poi torniamo al camper. Dopo cena torniamo in città e, sempre con i mezzi pubblici, saliamo al Bastione dei Pescatori per ammirare la città e il parlamento illuminati.
Giovedì 18 giugno: dopo aver pagato il campeggio (80 € per 5 notti, sconto del 10% con la CKE), ci avviamo verso il lago Balaton; facciamo un pezzo di autostrada e poi usciamo per costeggiare la sponda settentrionale del lago perché abbiamo letto su internet che è la più interessante; in realtà la strada corre per lunghi tratti piuttosto lontano dal lago, che quindi neanche si vede per cui procediamo verso Heviz ed entriamo verso mezzogiorno nel campeggio Castrum (GPS: N 46°47,0178 E 17°11,7414). Ci sistemiamo in una piazzola e poi chiediamo informazioni e scopriamo così che il campeggio non è convenzionato con il laghetto termale e quindi per entrare bisognerà pagare una tariffa a parte per cui mi vien da dire che in fondo le terme in Slovenia sono decisamente migliori, in quanto i campeggi annessi consentono l’ingresso gratuito agli stabilimenti termali. Nel pomeriggio entro al laghetto termale (circa 9 € per tre ore, sconto a chi ha più di 60 anni, quindi il sottoscritto è agevolato! Che fortuna essere vecchi!). la maggior parte delle persone entra in acqua con le ciambelle e il motivo è semplice: il laghetto è profondo anche 40 metri e quindi, o continui a nuotare o galleggi con il salvagente.
Venerdì 19 giugno: in mattinata lasciamo il campeggio, spendiamo gli ultimi fiorini in gasolio e approdiamo a Moravske Toplice, al campeggio delle Terme Tremila, dove già sono arrivati i nostri compagni di viaggio; anche in questo caso l’indirizzo riportato sui depliants conduce all’ingresso delle terme e non al campeggio, per il quale occorre proseguire oltre la chiesa e, appena passato il ponticello, andare a sinistra costeggiando il campo da golf e poi ancora a sinistra. Il pomeriggio lo dedichiamo a sguazzare nelle diverse piscine, coperte e scoperte, delle terme.
Sabato 20 giugno: paghiamo il campeggio (18 € con la card ACSI più 6 € a persona per l’ingresso alle terme) e ci avviamo verso casa. L’idea era di fare una sosta notturna (ci dovrebbe essere una possibilità di sosta lungo l’autostrada a Locatec, poco prima di Postumia) e rientrare poi domenica ma il tempo non è splendido per cui decidiamo di proseguire senza fermarci. Il rientro è rallentato da un incidente e da numerosi lavori lungo l’autostrada slovena. Arriviamo a casa verso le 15.