Sardegna, dal 22 giugno al 13 luglio 2014
Domenica 22 giugno: ci alziamo abbastanza presto perché speriamo di poter prendere il traghetto per la Sardegna che parte alle 14,30 da Piombino. Non abbiamo prenotato ma ci auguriamo che, in questo periodo, non ci siano problemi. Il viaggio procede spedito in autostrada (la domenica non ci sono i camion) e arriviamo a Piombino con un buon anticipo sulla partenza del traghetto. Facciamo senza problemi i biglietti di andata e ritorno (300 €) e attendiamo pazientemente la nave. La Moby Aki è un grosso traghetto con molto posto nei garages; non effettua Camping on Board ma tanto, la traversata si svolge tutta di giorno e ci sono molte poltrone e divani sui quali riposare. Alle 20,30, puntuali, sbarchiamo e ci avviamo velocemente verso la statale 125. Dalle ricerche su internet avevamo individuato una possibilità di sosta, tanto per passare la notte, a Porto S.Paolo. In effetti troviamo un piccolo parcheggio, seguendo le indicazioni per il porto, sulla destra subito dopo il ristorante “I Flinstones”; ci sono già alcuni camper e riusciamo a sistemarci in uno dei due posti ancora liberi. Ceniamo e poi facciamo due passi fino al porto e alla spiaggietta adiacente. Notte un po’ disturbata dalle auto.
Lunedì 23 giugno: acquistiamo del pane al vicino supermercato e ci avviamo con l’intenzione di sostare a Budoni, alla spiaggia “Sa Capannizza” dove eravamo stati nel 2005: purtroppo le cose cambiano e adesso il parcheggio costa 15€ al giorno e vige il divieto di sosta dalle 20 alle 8 per cui decidiamo di andare alla Caletta e a S.Giovanni ma anche qui non troviamo possibilità di sosta per cui decidiamo di raggiungere Capo Comino, dove finalmente sostiamo nel piccolo parcheggio a fianco del bar, dove sostano già diversi camper. Un bel bagno in mare, pranzetto veloce e poi nel pomeriggio a piedi andiamo verso il faro del Capo. Torniamo al camper mentre il tempo alterna momenti di sole a folate di vento e qualche goccia di pioggia. Più tardi tiriamo giù la moto e andiamo ad esplorare una stradina bianca che parte dal faro e si inoltra fra la macchia e il mare. Notte al Capo.
Martedì 24 giugno: con la moto andiamo a Siniscola per fare benzina e un po’ di spesa, quindi torniamo al camper. Un bel bagno rinfrescante, pranzetto e nel pomeriggio, sempre con la moto, andiamo verso la spiaggia di Berchida seguendo la statale 125 e poi a destra per una strada bianca di circa 4 Km. Poco prima della spiaggia c’è un grande parcheggio dove sostano anche dei camper (a pagamento: 10€ facendo il ticket all’agriturismo situato circa 1 Km prima della spiaggia). La spiaggia è molto bella, lunghissima e di sabbia bianca e alle spalle c’è un piccolo stagno formato dal fiume Berchida. Tornati sulla statale andiamo fino a Cala Liberotto (nessuna possibilità di sosta per i camper) e poi, al ritorno, a Cala Ginepro (ci sono due campeggi oltre a diversi residence). Facciamo anche un’altra deviazione verso l’Oasi di Bidderosa alla quale torneremo domani mattina. Tornati al camper ci concediamo un altro bagno, cena e poi a guardare il mare.
Mercoledì 25 giugno: con la moto ci rechiamo all’oasi naturale di Bidderosa (6€ la moto + 1€ a persona). L’area comprende una grande zona boschiva, lo stagno di Curcurica e una serie di splendide spiagge bianche; facciamo a piedi tutta la zona delle spiagge, che a nord confinano con la spiaggia di Berchida, passiamo la giornata fra bagni di mare e di sole e nel pomeriggio torniamo al camper. Carichiamo la moto e ci avviamo con l’intenzione di raggiungere Dorgali, dove dovrebbe esserci un’area di sosta, secondo le indicazioni del Portolano di Plein Air; in realtà la cosiddetta area di sosta è un piccolo piazzale chiuso da un cancello e i proprietari, contattati per telefono, ci dicono che “forse” arriveranno fra un paio d’ore! Bella area di sosta! Decidiamo allora di tornare di qualche Km indietro e di provare in un agriturismo che avevamo visto lungo la strada: l’agriturismo S’Ozzastru, in località Su Curdiarvu. Chiediamo cosa costa la sosta e ci viene risposto che la sosta costa 10€, lo scarico altri 10€, l’allacciamento elettrico altri 5€! Non ci piace essere presi per i fondelli e così ce ne andiamo e dirigiamo il camper verso Nuoro, dove dovrebbe esserci un camper service, che riusciamo a trovare, non certo con le indicazioni date dal Portolano, sbagliate di più di 500 metri, che non sono pochi in una città come Nuoro! Facciamo carico e scarico e ci avviamo verso Mamoiada, dove dovrebbe esserci un’altra area di sosta presso un’ azienda agricola che riusciamo, dopo aver chiesto informazioni, a trovare. Si tratta dell’azienda Badu Orgolesu (GPS N: 40°13,694’ E: 9°16,119’); i gentilissimi proprietari ci informano però che hanno chiuso l’attività di sosta per scarsa affluenza ma ci consentono comunque di sostare e ci vendono anche un’ottima ricotta di pecora che ci gustiamo a cena. Notte tranquillissima nel parcheggio dell’azienda.
Giovedì 26 giugno: durante la notte è piovuto un po’ e adesso il tempo è ventoso. Con la moto ci avviamo verso Orgosolo, per una strada piena di curve ma larga e ben tenuta, che passa in mezzo a boschi e vigneti e che ad ogni curva presenta un panorama fantastico. Parcheggiamo la moto e giriamo per i vicoli del paese, famoso soprattutto per i suoi murales che testimoniano di un popolo fiero che ama la propria terra e la propria identità. Ripresa la moto ci dirigiamo verso Oliena e poi verso le sorgenti di “Su Cologone”. Un panino al furgone ambulante nei pressi e poi visitiamo le sorgenti (visita a pagamento: 2€ a persona), quindi torniamo a Mamoiada, paghiamo la sosta (10€) e acquistiamo un po’ di Canonau e di pecorino e ci avviamo verso Tortolì; seguiamo le indicazioni per il Lido di Orrì ed entriamo nell’area di sosta “Baia Cea”, dove ci sono ancora molti posti disponibili. L’area è ben ombreggiata da alti eucalipti e dispone di docce calde (a pagamento) e fredde, lavandini oltre ovviamente a carico-scarico e allaccio elettrico. Facciamo un po’ di pulizie, cena e due passi lungo la spiaggia.
Venerdì 27 giugno: con la moto andiamo alla Torre di Barì (c’è un parcheggio a pagamento dove sostano un paio di camper) e poi a Marina di Gairo (bella spiaggia con la possibilità di sosta a pagamento nell’area attrezzata “La Spiaggetta”) fino ad arrivare al campeggio Coccorocci, dove la strada finisce. Ci sarebbe comunque la possibilità di scendere per la stradina sterrata a sinistra del campeggio fino ad arrivare al mare. Nel pomeriggio un bel bagno ristoratore nelle limpide acque della baia di Cea e una passeggiata lungo la bella spiaggia antistante l’area di sosta.
Sabato 28 giugno: con la moto ritorniamo lungo la strada di ieri e andiamo verso il bar Foxi dove c’è un parcheggio valido per la sosta, almeno in bassa stagione e poi seguiamo le indicazioni per la spiaggia di Fonnini, dove sostiamo per un bel bagno e un po’ di sole; non ci sono qui grandi possibilità di sosta per i camper, soprattutto perché si rischia di insabbiarsi. Torniamo al camper nel primo pomeriggio, carico e scarico, paghiamo l’area (15€ a notte con la corrente) e ci avviamo verso Marina di Tertenia, dove c’è un parcheggio a pagamento con una fontanella, seguendo le indicazioni della spiaggia; proseguiamo per Torre Murtas ma scopriamo che l’accesso alle spiagge è consentito solo fino alle 21 e non ci sono camper per cui procediamo verso Villaputzu e l’area di sosta Turimar, che però risulta chiusa (scopriremo, parlando con un camperista sardo, che è cambiata la gestione e ci sono in corso questioni legali) per cui sostiamo in un parcheggio subito dopo il porto , in compagnia di altri camper. Prendiamo una pizza alla vicina pizzeria e restiamo a guardare il mare.
Domenica 29 giugno: dopo aver fatto colazione e scambiato quattro chiacchiere con un camperista sardo ci avviamo verso Muravera e scendiamo al mare in località S.Giovanni, dove troviamo un parcheggio di spiaggia; ci fermiamo per un bagno e una passeggiata lungo l’arenile, pranziamo e nel primo pomeriggio ci avviamo verso Torre Salinas (nessuna possibilità di sosta), poi capo Ferrato, dove ci sarebbe uno spiazzo in riva al mare ma è strapieno di macchine e di camper dei locali; passiamo per Costa Rei (se solo provi a fermarti ti sparano), Cala Sinzias (peggio che peggio) e Villasimius. Qui proviamo a cercare l’area di sosta “Gli aranci” che si trova in piena zona industriale a Villasimius: 22 € per stare in mezzo ai capannoni? No grazie! E così ripartiamo; ci rendiamo conto che ci troviamo in una zona molto popolosa (siamo a Cagliari in fondo!) e per di più è domenica e quindi c’è un traffico bestiale di cagliaritani che, giustamente, vogliono passare la loro domenica al mare. Tentiamo senza successo la discesa a Cala Regina, quindi superiamo Cagliari e tentiamo la sorte a Pula, ma inutilmente per cui decidiamo di recarci a Baia Chia. Anche qui le sorprese non mancano, infatti l’area di sosta nella quale ci eravamo fermati anni fa e vicinissima a Cala Cipolla non esiste più mentre è ancora attiva quella di fronte all’albergo “Su Giudeu”. Ci fermiamo all’area, cena e buona notte.
Lunedì 30 giugno: al mattino facciamo il bagno e prendiamo il sole nella bellissima baia: davanti a noi un mare limpidissimo e alle spalle uno stagno con i fenicotteri. Nel pomeriggio con la moto andiamo in direzione di Capo Malfatano e ci fermiamo poco dopo per un bagno in una piccola baia di sabbia e sassolini bianchi, all’altezza dello stagno di Piscinni, adesso asciutto. Al ritorno scendiamo fino alla spiaggia di Malfatano per una stradina sterrata; negli spiazzi in riva al mare sostano anche alcuni camper, nonostante i divieti imperanti in tutta la zona ma probabilmente ignorati in questa stagione. C’è da dire comunque che tutta la zona di Villasimius fino a Baia Chia pullula di minacciosi divieti e molti accessi al mare sono sbarrati dai cancelli dei sempre più numerosi residence. Notte all’area.
Martedì 1 luglio: con la moto ci rechiamo a Cala Cipolla (parcheggio a pagamento: 2€) per un bel bagno nell’acqua limpidissima e poi a piedi fino al faro di Capo Spartivento che però non è più un faro ma un lussuoso residence, a dimostrazione ancora una volta che in Sardegna scompaiono le aree di sosta e aumentano i residence. Nel pomeriggio carichiamo la moto e ci avviamo verso Porto Pino (nessuna possibilità di sosta) e poi a Porto Botte, dove si potrebbe anche sostare lungo la strada sterrata ma non c’è nessun camper per cui ripartiamo e torniamo un po’ indietro perché avevamo visto un’indicazione per la spiaggia “Sa Salinas” in località Is Solinas. Troviamo l’indicazione per la sosta camper e facciamo la strada, molto bella, con ai lati delle basse siepi e la pista ciclabile, fino ad arrivare ad un parcheggio con fontanella (10€/24 ore, per il carico e scarico bisogna chiamare il comune di Is Solinas); anche qui però non ci sono camper. Ripartiamo per l’isola di sant’Antioco, dove dovrebbero esserci delle aree di sosta (almeno dalle info reperite in rete) ma in realtà, se c’erano, ora non ci sono più per cui dopo aver girato fino a Coaquaddus torniamo in località Maladroxia dove sostano alcuni camper in un vasto parcheggio a pagamento (c’è il divieto ai camper ma un camperista ci dice che si può stare senza problemi e che al mattino c’è l’addetto che riscuote la somma di 6€).
Mercoledì 2 luglio: al mattino partiamo, facciamo una sosta a Sant’Antioco per alcune spese, quindi scendiamo a Porto Flavia per una foto al Pan di Zucchero (c’è la possibilità di sosta per i camper in un parcheggio nei pressi della piccola spiaggia) e poi raggiungiamo Buggerru e ci fermiamo all’area di sosta, segnalata. L’area costerebbe adesso 20 € ma siccome hanno dei problemi con l’acqua ed è possibile solo lo scarico e non il carico vengono applicate ancora le tariffe di giugno, 15€ senza corrente. Sistemiamo il camper e facciamo il bagno, anche se l’acqua non è limpida come quella di Baia Chia. Nel pomeriggio con la moto andiamo a Cala Domestica, dove è stato allestito un parcheggio per camper in un grande prato adiacente alla spiaggia e al parcheggio per le auto. Torniamo al camper, un altro bagno e poi ordiniamo un paio di fritture di calamari a un ristorante che fa anche piatti da asporto e che ce li recapiterà direttamente al camper. Notte all’area.
Giovedì 3 luglio: notte molto calda per un forte vento di scirocco. Al mattino partiamo seguendo le indicazioni per Arbus e quindi per Scivu: c’è una strada, piuttosto stretta ma asfaltata, lunga 13 Km e alla fine c’è un grande parcheggio dove si può sostare al costo di 10€ al giorno; per lo scarico c’è un grosso serbatoio giallo mentre per il carico e le docce bisogna rivolgersi al chiosco, che prepara anche piatti da asporto. Lo scirocco continua a soffiare e le temperature raggiungono i 37-38°C per cui conviene trascorrere la giornata sulla lunga spiaggia e fare tanti bagni rinfrescanti fino a sera. Fortunatamente ci siamo sistemati nella parte alta del parcheggio perché nella parte più bassa arrivano continuamente, sollevate dal vento, folate di polvere e sabbia. Ancora una notte molto calda e ventosa.
Venerdì 4 luglio: partiamo la mattina prima delle 8 (altrimenti ci toccherebbe pagare un’altra mezza giornata); lungo la strada, prima di Arbus, passiamo in mezzo ad un vasto incendio, che i Canadair stanno ancora spegnendo e che molto probabilmente si è sviluppato durante la notte, complice il forte vento di scirocco. Passiamo per Gùspini e ci dirigiamo verso Marina di Arborea, dove è segnalata un’area di sosta. In effetti l’area c’è, piccola, in pineta e a poca distanza dal mare ma è chiusa da una sbarra e bisogna telefonare ad un bar di cui non ricordo il nome; inoltre è deserta e non c’è acqua (questa è la terza o la quarta che troviamo chiusa) per cui ci dirigiamo verso Mari Ermi dove finalmente sostiamo nell’area “Tanca is Muras” (12€/24 ore senza corrente, docce calde 0,50€ ma scopriamo che nella doccia n. 1 l’acqua, anche se fredda, esce lo stesso; inoltre il carico è gratis, lo scarico costa 5€). In pratica si tratta di tre aree di sosta, adiacenti una all’altra e separate da un muretto in pietra, in riva al mare; noi siamo entrati in quella di mezzo. Da informazioni avute da un altro camperista, poco più avanti c’è un ristorantino con un piazzale dove i camper sostano gratis. Notte all’area.
Sabato 5 luglio: al mattino andiamo a Cabras con la moto per fare un po’ di spesa e al ritorno visitiamo il bel villaggio, con relativa chiesetta, di San Salvatore; si tratta di un villaggio particolare, costituito da una serie di piccole casette, una attaccata all’altra, che fanno da recinto ad una chiesetta di origine paleocristiana, con una cripta sotterranea probabilmente di origine pagana. Nel pomeriggio, sempre con la moto, visitiamo San Giovanni in Sinis e Tarros. Notte tranquilla all’area.
Sabato 5 luglio: al mattino andiamo a Cabras con la moto per fare un po’ di spesa e al ritorno visitiamo il bel villaggio, con relativa chiesetta, di San Salvatore; si tratta di un villaggio particolare, costituito da una serie di piccole casette, una attaccata all’altra, che fanno da recinto ad una chiesetta di origine paleocristiana, con una cripta sotterranea probabilmente di origine pagana. Nel pomeriggio, sempre con la moto, visitiamo San Giovanni in Sinis e Tarros. Notte tranquilla all’area.
Domenica 6 luglio: con la moto ci rechiamo alla spiaggia di Putzu Idu, strapiena di bagnanti, quindi fino alla spiaggia di Su Pallosu; torniamo al camper nel primo pomeriggio, carichiamo la moto e ci dirigiamo verso il camper service di Oristano, in via Dorando Petri, per le operazioni di carico e scarico (preferiamo andare lì perché l’acqua dell’area è desalinizzata), quindi ci dirigiamo verso Bosa ed entriamo nell’area di sosta “S’abba Druche”, sulla strada fra Bosa e Alghero. All’ingresso la gentile signora ci informa che il costo è di 20€ al giorno, carico, scarico e corrente inclusi; le docce sono a pagamento (1€) ed è possibile prenotare il pane al bar. Ci sistemiamo vista mare, un giretto per l’area, che dispone di piazzole abbastanza grandi e in buona parte delimitate da siepi di oleandri, cena e buona notte.
Lunedì 7 luglio: piove un po’ per cui rinunciamo a tirar giù la moto e facciamo due passi lungo le spiaggette di fronte all’area, pranzetto e poi con il camper nel pomeriggio andiamo a visitare Bosa. È classificato come uno dei borghi più belli d’Italia ed in effetti l’insieme delle tante case colorate è molto suggestivo così come è molto bello il lungo-fiume e le vie del centro, lastricate con pietre nere e sassi. Torniamo al camper, che avevamo parcheggiato in via Nassirjia, e ci avviamo verso Alghero e facciamo sosta all’ area di sosta “Paradise Park”, segnalata, in loc. Fertilia. È probabilmente la più bella area che abbiamo trovato finora, le piazzole sono ampie e delimitate da siepi, il costo è di 20€ con allaccio elettrico incluso. Sistemiamo il camper, tiriamo giù la moto e ci rechiamo subito a Santa Maria la Palma, dove sappiamo esserci una cantina sociale, per l’acquisto di un po’ di vino. Tornati all’area ci facciamo indicare la strada per la spiaggia delle Bombarde, alla quale si arriva per un sentiero che parte dall’area e passa attraverso un bosco di pini marittimi (l’area mette comunque a disposizione una navetta, gratuita, che porta alla spiaggia). Torniamo al camper, una doccia, cena e notte all’area.
Martedì 8 luglio: al mattino con la moto ci rechiamo a Capo Caccia e scendiamo gli scalini della scala del Cabirol, fino alla grotta di Nettuno che però non visitiamo perché ci siamo già stati alcuni anni fa, quindi ci spostiamo a Torre del Porticciolo, che ha una piccola baia sabbiosa, poi alla spiaggia del Lazzaretto, molto bella e strapiena di gente. Ritorno al camper, nel pomeriggio partiamo e sostiamo nel parcheggio della spiaggia delle saline, 5-6 Km dal centro di Stintino. L’amministrazione comunale ha previsto anche degli stalli per camper ma, almeno in questo periodo, c’è molta tolleranza ed è possibile sostare anche negli spazi per le auto. Facciamo un bagno rinfrescante, anche se l’acqua non è bellissima e torniamo al camper per la cena.
Mercoledì 9 luglio: con la moto andiamo fino a Stintino e poi alla spiaggia “la Pelosa”, ovviamente strapiena di gente che molto probabilmente va lì solo per dire che è stata lì. Naturalmente tutti i parcheggi sono a pagamento ma bisogna comunque dire che è stato riservato anche un parcheggio per i camper. Al ritorno facciamo una puntatina a Cala Lupo, una piccola spiaggietta contornata dagli immancabili residence ma sicuramente meno affollata e poi saliamo al villaggio turistico “Il borgo dei mercanti”, un agglomerato di piccole abitazioni, negozi, piscine, costruito comunque con un certo buon gusto. Ritorniamo al camper e facciamo un bagno, di mare e di sole, alla spiaggia delle saline; nel tardo pomeriggio partiamo e facciamo sosta in un parcheggio sterrato, alla foce del Coghinas, seguendo le indicazioni per la spiaggia di San Pietro, a San Pietro a Mare. Prendiamo un paio di pizze alla vicina pizzeria e sostiamo per la notte, in assoluta solitudine, coccolati dal vento di maestrale e dal rumore delle onde.
Giovedì 10 luglio: giornata ancora ventosa e fresca per il vento di maestrale; ci avviamo sotto qualche goccia di pioggia e scendiamo a Isola Rossa, dove facciamo sosta in un parcheggio fra le case per acquisti di pecorino al mercato locale, quindi andiamo a Baia Trinità (parcheggi gratuiti per auto e qualche slargo nei pressi della spiaggia) e poi verso Cala Sarraina, che raggiungiamo per una strada stretta e con rami bassi. Ci fermiamo per una foto (anche qui parcheggi lungo strada dove probabilmente, almeno adesso, si può sostare; hanno fatto anche alcuni parcheggi sterrati poco prima del ristorante che hanno costruito) e ritorniamo sulla statale seguendo però un’altra strada, più larga e breve della precedente (in pratica, arrivando da Valledoria, non bisogna prendere la prima strada che porta alla Cala ma la seconda). Ripartiamo e facciamo sosta all’area di sosta “Oasi Gallura” di Vignola. Dopo esserci sistemati facciamo due passi nei dintorni e poi con la moto saliamo ad Aglientu dove acquistiamo del maialino nell’unica macelleria del paese.
Venerdì 11 luglio: tempo ancora ventoso; con la moto ci dirigiamo verso Santa Teresa di Gallura ma prima di arrivarci facciamo una deviazione verso la spiaggia di Rena Maiore; avevamo sostato con il camper proprio sulla spiaggia, tanti anni fa ma adesso le cose sono molto cambiate e ci sono soltanto parcheggi (piccoli) a pagamento. A Santa Teresa i camper non possono nemmeno transitare e il faro di Capo Testa è raggiungibile soltanto con le auto (una marea, parcheggiate ai due lati della strada) e naturalmente con la moto. Facciamo una passeggiata fino al faro (meraviglia che non sia stato ancora trasformato in residence ma forse è solo questione di tempo, tenuto conto della spaventosa urbanizzazione di questa zona) e poi passiamo per la baia di Santa Reparata, un grosso agglomerato di seconde case e villette. Al ritorno facciamo una breve sosta in un supermercato e poi, fra le tante spiaggie che sono segnalate, scendiamo a quella di “Lu Litaroni” dove non ci sono molte persone. Torniamo al camper e andiamo a piedi alla vicina spiaggia, che non è niente male, anche se non troviamo più l’acqua cristallina di Baia Chia.
Sabato 12 luglio: con la moto andiamo fino a Portobello di Gallura ma l’accesso è consentito soltanto ai residenti del residence, controllato da un custode per cui ci dirigiamo verso un altro accesso, seguendo le indicazioni di Portobello Mare, al quale arriviamo per una stradina secondaria; c’è un parcheggio a pagamento al termine della strada sterrata, vietata ai camper. Ci spostiamo verso la chiesetta di San Silverio, situata in un’altra bella baietta e poi torniamo al camper anche perché il tempo si mantiene ventoso. Andiamo alla spiaggia vicina all’area per l’ultimo sole in Sardegna e poi, nel pomeriggio, partiamo con destinazione Olbia. Visto cha abbiamo un po’ di tempo seguiamo la strada che costeggia la Costa Smeralda e proviamo a scendere a Porto Cervo e poi a Baia Sardinia ma ovviamente sono zone proibite ai camper. Proseguiamo per Golfo Aranci e poi verso Olbia. In prossimità del lido di Pittulongu scendiamo verso Cala Bianca e facciamo una breve sosta in un parcheggio che in pratica è uno stagno parzialmente asciutto dove si potrebbe anche sostare la notte (GPS: 40,961631-9,583033); c’è una baietta molto bella con un’acqua limpidissima. Ripartiamo e facciamo sosta per la notte al porto di Olbia, in un parcheggio vicino agli imbarchi dove sostano già alcuni camper.
Domenica 13 luglio: al mattino, puntuali, ci imbarchiamo sulla Moby Aki e sbarchiamo a Piombino alle 14,15. Autostrada fino a casa.