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Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna, dal 18 al 27 marzo
Venerdì 18: l’ idea è quella di andare in Liguria e percorrere con le bici la ciclabile dei fiori ma, visto che abbiamo un pò di tempo, programmiamo una sosta nei pressi di Pavia per scoprire le possibilità ciclabili in questa zona. Partiamo in tarda mattinata, ingresso in autostrada a Montebello, a Ospitaletto imbocchiamo la BRE-BE-MI (vedremo quando ci arriverà il report delle spese autostradali se e quanto è davvero cara) e poi seguiamo le indicazioni per Bigasio e quindi arriviamo all’ area di sosta della Certosa di Pavia. Tanto per cambiare siamo l’ unico camper; l’ area di sosta è dotata di allaccio elettrico e, ovviamente, di carico e scarico. A proposito di scarico è evidente che ci sono dei camperisti letamai che preferiscono scaricare le loro deiezioni (ho cercato di usare un termine “delicato”) nella griglia di scarico che ha le maglie strettissime per cui vi lascio immaginare quello che succede e soprattutto quello che rimane a perpetua memoria! Pranziamo e poi ci rechiamo alla vicina, imponente Certosa; le visite iniziano alle 14,30 e l’ ingresso è gratuito, salvo un’ offerta volontaria al frate che illustra I diversi aspetti del monumentale complesso religioso, considerato come uno dei più belli d’ Europa. Terminata la visita passeggiamo nei dintorni e, quando comincia a rinfrescare, torniamo al camper.
Sabato 19: con le bici ci avviamo verso Milano seguendo le indicazioni del naviglio pavese che si trovano subito fuori dall’ area. Ciclabile praticamente sempre asfaltata, salvo un breve tratto di ottima strada bianca, super trafficata da ciclisti che sfrecciano a branchi, come bisonti, affiancati a tre-quattro e che, oltre a essere tutti regolarmente sprovvisti di campanello (e che scherziamo, con quello che costa e pesa), proprio non si spostano, impegnati come sono a riuscire nell’ impresa di superare il muro del suono. Magari sono gli stessi che poi si lamentano del comportamento degli automobilisti! Arrivati alla periferia di Milano la ciclabile praticamente non esiste più e bisogna destreggiarsi fra le auto e I tanti pedoni; in pratica gli ultimi tre Km per arrivare a Piazza Duomo li facciamo con le bici a mano; inutili I paragoni con le città del nord Europa. Torniamo al camper nel pomeriggio e restiamo a goderci gli ultimi raggi di sole.
Domenica 20: con le bici ci avviamo verso Pavia lungo il naviglio che in questo tratto, nonostante la giornata domenicale, non è infestato dai bisonti di ieri; tutto asfaltato e in gran parte promiscuo con una strada pochissimo trafficata. Anche Pavia si rivela una città molto più ciclabile di Milano; lasciamo il naviglio e percorriamo il centro storico (lastricato con grosse pietre) fino al ponte coperto che attraversiamo e giriamo a destra per imboccare la ciclabile del Ticino. In realtà non ci sono indicazioni e ci affidiamo al nostro “fiuto”. Dopo un primo tratto a lato strada imbocchiamo una stradina, sempre ben asfaltata, che a tratti costeggia il fiume e in altri tratti se ne allontana ma è sempre piacevole, in mezzo alle risaie e alle grandi cascine. A Zerbolò la strada diventa bianca, immersa nelle risaie; superiamo il ponte di barche poco prima del paese di Bereguardo raggiunto il quale facciamo dietrofront. Tornati al camper carichiamo le bici perchè domani mattina partiamo per la Liguria.
Lunedì 21: operazioni di carico e scarico e partenza per la Liguria: un breve tratto di autostrada, uscita a Pavia Sud e strada normale fino a Casteggio, quindi riprendiamo l’ autostrada (da Genova a Savona ci sono innumerevoli cantieri che costringono a continui cambi di corsia) e ne usciamo a Imperia Ovest. L’ idea iniziale era di sostare a S. Lorenzo al Mare ma l’ area è al completo; ci spostiamo allora a S.to Stefano al Mare ma l’ area di sosta, ubicata piuttosto all’ interno e isolata, non ci soddisfa per cui ridiscendiamo al mare al Porto Aregani, dove si può sostare in un parcheggio a pagamento senza alcun servizio. Qui parliamo con un camperista che ci dice che ad Arma di Taggia c’ è un grande piazzale, gratuito al momento e senza alcun servizio, dove sostano diversi camper; detto fatto: ci spostiamo lì (GPS: 43,832940-7,857400). La pista ciclabile passa proprio a fianco del parcheggio; pranziamo e poi facciamo una passeggiata lungo il mare, piuttosto agitato, e poi verso il centro per alcuni acquisti alimentari.
Martedì 22: con le bici ci avviamo in direzione di San Remo, lungo la ciclabile dei fiori; facciamo una deviazione verso Bussana Vecchia, (salita per 6 Km) un paese semi-distrutto da un terremoto diversi anni fa e diventato il regno, più o meno legale, di quelli che si definiscono artisti. Ritorniamo sulla ciclabile e pedaliamo fino alla sua fine: Ospedaletti. Ci sono alcune gallerie, illuminate; una in particolare, che divide San Remo da Ospedaletti, è lunga 1800 metri e riporta, in grandi cartelli appesi al soffitto, le imprese dei ciclisti che hanno vinto le numerose edizioni della Milano-San Remo. Arrivati a Ospedaletti giriamo I cavalli e ripercorriamo la ciclabile fino a San Lorenzo al Mare, dove termina, almeno per il momento perchè è previsto il suo prolungamento fino ad Imperia (a dire il vero, la fine lavori sarebbe stata prevista per novembre 2020 ma si sa, siamo in Italia!). La ciclabile comunque è molto bella, sempre in sede propria e a doppio senso di marcia, fiancheggiata dalla rigogliosa vegetazione mediterranea e con una splendida vista sul mare. Torniamo al camper, carichiamo le bici e poi ci rechiamo al vicino Carrefour per fare scorta di pesto alla genovese e olive taggiasche.
Mercoledì 23: partenza: prendiamo l’ autostrada a Imperia Ovest e ne usciamo, dopo I ripetuti rallentamenti dovuti ai lavori in corso, a Serravalle quindi strada normale (molto dissestata) per Tortona, Viguzzolo, Rivanazzano Terme e arrivo a Varzi dove sostiamo nell’ area di sosta, segnalata, lungo il torrente Stàffora (44°49’17,51”-9°11’52,44”). l’ area è in pratica un parcheggio con alcuni posti riservati ai camper, carico e scarico (piuttosto antiquato e scomodo quest’ ultimo); pranziamo e poi, nel pomeriggio, facciamo due passi per il paese, considerato uno dei borghi più belli d’ Italia e conosciuto per la produzione del suo salume più noto: il salame di Varzi (che ovviamente acquistiamo in una macelleria del centro).
Giovedì 24: con le bici cerchiamo l’ inizio della Green-Way che da Varzi porta a Voghera; in pratica, usciti dal parcheggio, bisogna percorrere un paio di Km su strada normale; poco dopo il supermercato U2 (sulla dx) c’ è una stradina in discesa sulla sinistra che immette sulla ciclabile (gli ultimi 2 Km saranno completati a breve, almeno così dice il cartello). Questa è una vera ciclabile, praticamente tutta in sede propria (salvo qualche brevissimo tratto promiscuo per consentire il transito ai locali), a doppia corsia che serpeggia fra la strada e il fiume, avvicinandosi ora all’ una e ora all’ altro. A Salice Terme manca un’ indicazione per cui perdiamo il percorso e ci troviamo a pedalare lungo una strada piuttosto trafficata; ci affidiamo allora alle indicazioni della nostra app che ci riporta su strade secondarie fino a Voghera. Al ritorno ritroviamo la ciclabile che in realtà, per arrivare a Voghera, passa per Retorbido e Codevilla. Una sosta per un panino in un bar lungo la ciclabile a Godiasco e poi ritorno al camper. Carichiamo le bici e, sempre per strada normale, ci spostiamo a Fiorenzuola d’ Arda, all’ agriturismo Battibue (44,929538-9,928509) che dispone di un’ area camper con blocco servizi, carico, scarico e allaccio elettrico (20€ la prima notte, 10€ le successive). Questa sera ceneremo all’ agriturismo.
Venerdì 25: con le bici ci avviamo verso Fidenza seguendo la traccia GPX che avevo precedentemente scaricato; qui non ci sono ciclabili, si pedala quasi sempre su stradine a basso traffico, sia asfaltate che bianche. A dire il vero la traccia GPX non è sempre corretta, in un paio di occasioni ci farebbe passare per campi arati o per proprietà private e ci fa passare per il centro di Fidenza, piuttosto incasinato e trafficato. Superata Fidenza prendiamo una stradina che sale sulle colline, molto panoramica. Torniamo al camper nel pomeriggio, carichiamo le bici e ci spostiamo a Roccabianca, nell’ area di sosta del laghetto San Cipriano (trattoria, carico, scarico in un WC e allaccio elettrico, 13€ a notte, GPS: 45,01556-10,23130). cena alla trattoria con gnocco fritto e tortelli.
Sabato 26: con le bici percorriamo l’ anello delle terre verdiane, cercando di seguire la traccia GPX; passiamo per Zibello, Polesine Parmense, Busseto, Roncole Verdi, Soragna, San Secondo Parmense e Gramignazzo. Si tratta di un bell’ anello in parte sull’ argine maestro del Po, in parte per stradine di campagna, quasi sempre asfaltate. Alla sera, in trattoria, c’ è la serata a tema: grigliata mista!
Domenica 27: partenza per il ritorno a casa; prendiamo l’ autostrada a Mantova e ne usciamo a Montebello, traffico scorrevole. Arriviamo verso le 13.
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