Liguria dal 3 al 9 gennaio 2012
Come al solito, apprendiamo che possiamo partire (figlia in ferie e quindi niente bimbi da custodire) soltanto la sera di lunedì 2 gennaio. In serata prepariamo il camper e al mattino seguente verso le nove partiamo, non prima di aver fatto una telefonata agli amici che ci informano che si trovano a Pietra Ligure. Eravamo in dubbio fra la Liguria e la Toscana per cui decidiamo per la prima. Facciamo tutta autostrada e arriviamo all’area di sosta di Pietra Ligure in via Crespi 43 verso le tredici. Un pranzo veloce e poi andiamo a passeggiare lungo il mare e per le vie del paese. L’area di sosta funziona in modo strano: l’ufficio è aperto dalle 9,15 alle 11,15 ma l’entrata è libera mentre per l’uscita bisogna per forza aspettare i gestori negli orari già detti. Le piazzole sono abbastanza strette e i gestori pretendono che i mezzi siano parcheggiati in maniera da poter uscire rapidamente; ci sono rubinetti e prese elettriche ogni tre-quattro piazzole, lavapiatti e anche docce calde a pagamento con una tessera ricaricabile; il tutto per 16€ al giorno (dal momento dell’ingresso alle 10 del giorno dopo). Il tempo è splendido e caldo.
Mercoledì 4 gennaio: prendiamo il treno e ci rechiamo ad Imperia; scendiamo a Porto Maurizio e saliamo a piedi al centro storico di Imperia, dal quale si gode una splendida vista sul mare e le colline retrostanti. Ci rechiamo poi ad Imperia nuova, che però è piuttosto deludente. Riprendiamo quindi il treno e scendiamo ad Albenga, con un bel centro storico e i classici carrugi, quindi con l’autobus scendiamo a Ceriale per visitare alcune serre di orchidee e gerani, quindi, sempre con l’autobus, ci spostiamo a Loano; bella la passeggiata per le vie del centro, piene di negozietti e illuminate dalle luci natalizie. Torniamo al camper verso le 6 di sera. Un bel piatto di trofie liguri con il pesto e poi quattro chiacchere con gli amici prima di andare a letto.
Giovedì 5 gennaio: i nostri amici partono per il viaggio di rientro, noi decidiamo di dirigerci verso San Remo per poi andare ad Arma di Taggia. Scegliamo la strada normale per poter gustare il panorama: mai scelta fu più sbagliata! Per percorrere circa 60 Km impieghiamo 2 ore a causa del traffico e dei continui rallentamenti dovuti ai centri abitati e ai ciclisti; arriviamo comunque a Taggia dove parcheggiamo in un parcheggio al di là del torrente. Facciamo un giro per il paese, abbastanza carino ma niente di speciale, pranziamo con alcuni pezzi di focacce acquistate in un negozio di alimentari e poi ci avviamo verso Dolceacqua. Parcheggiamo nel piccolo parcheggio segnalato per i camper (accesso piuttosto difficoltoso) e ci rechiamo a piedi al vicino paese, questa volta veramente bello e degno di visita, con i suoi vecchi carrugi quasi bui, con le case in sasso alte a nascondere il sole e il suo castello diroccato sulla sommità del colle. Tornati al camper ci viene l’insana idea di spostarci ad Apricale. La strada si fa sempre più stretta e, anche se il paese offre uno splendido colpo d’occhio, abbarbicato com’è sul colle, non ci sono parcheggi possibili per un camper e riusciamo con difficoltà ad invertire la marcia in un trivio di strade. Assolutamente da sconsigliare a mezzi ingombranti! Ritorniamo indietro e ci sistemiamo per la notte nel parcheggio di Dolceacqua.
Venerdì 6 gennaio: ci avviamo verso Imperia per autostrada, una breve sosta al porto di Imperia dove sostano tranquillamente diversi camper e poi verso Diano Marina, dove facciamo sosta all’ Oasi Park, che è quasi al completo (9 € a notte senza corrente con la convenzione con il nostro Camping Club). Nel pomeriggio una passeggiata lungo il mare fino al paese di Cervo, attaccato alla collina e ritorno all’area che è ormai buio, non prima di essere passati a vedere l’altra area camper, il Bowling, che però non è altro che un parcheggio; a nostro parere, meglio l’Oasi Park. Alla sera nell’area hanno preparato un grande falò per bruciare la Befana, con vin brulè, castagne, cioccolata e panettone.
Sabato 7 gennaio: partiamo dall’area, facciamo una breve deviazione a Borghetto Santo Spirito per vedere l’area di sosta, non male ma piuttosto lontana dal mare, e infine ci fermiamo a Finale Ligure, dove in località Caprazoppa ritroviamo l’area di sosta dove eravamo stati tanti anni fa, quando ancora non era un’area di sosta. In riva al mare (probabilmente l’unica in questa parte della Liguria), piuttosto cara (18 €/24 h), priva di corrente (meglio così) e anche mal segnalata (non è presente neanche nel Portolano 2011) ma stasera finalmente potremo dormire con il rumore del mare. Facciamo un giretto in paese per gli ultimi acquisti culinari e nel pomeriggio ci rechiamo prima a Finalborgo, poco lontano, e poi, sempre a piedi per la passeggiata che fiancheggia la strada sul mare, a Borgi Verezzi a visitare le grotte (molto belle) e poi il centro vecchio di Verezzi. Notiamo anche un’altra area di sosta, aperta da poco: l’area camper Pamparino. Torniamo al camper che fa buio.
Domenica 7 gennaio: verso le nove partiamo dall’area, imbocchiamo l’autostrada per il ritorno a casa, dove arriviamo verso le 14.
Conclusioni: il tempo, sempre bello e caldo, ci ha fatto trascorrere alcuni giorni piacevoli. Certo, la Liguria non ha grandi spazi e quindi le possibilità di sosta sono piuttosto limitate e quasi sempre lontane dal mare, anche se in questa stagione c’è una certa tolleranza e spesso ci è capitato di vedere camper sistemati in bei parcheggi sul mare. Ci sono molti paesini, verso l’interno, che meriterebbero certamente una visita ma le strade per raggiungerli sono spesso impraticabili per i nostri mezzi, soprattutto se di generose dimensioni; converrebbe utilizzare i mezzi pubblici, cosa che in parte abbiamo fatto anche noi, anche per gli spostamenti da un paese rivierasco all’altro, perché la litoranea è quasi sempre intasata di traffico e di ciclisti.