Ganzega d’autunno a Mori (TN) dal 5 al 7 ottobre
Una trentina di equipaggi si sono ritrovati, chi il venedì sera, chi il sabato, assieme a tanti altri camper, nel piazzale, segnalato, messo a disposizione dal Comune di Mori e gestito in maniera impeccabile dall’Holiday Camper Club di Trento che all’ arrivo consegna a tutti un simpatico (e gustoso) omaggio di benvenuto. I primi ad arrivare avevano già provveduto a riservare uno spazio per il nostro club e montato il gazebo.
La serata di venerdì è stata allietata dalle canzoni degli “Evergreen” che, come al solito, hanno stimolato la curiosità di tanti camperisti che si sono uniti al nostro gruppo.
Il sabato mattina, mentre alcuni si recavano in paese per assistere ai preparativi della Ganzega, altri inforcavano le bici per percorrere le piste ciclabili di cui la zona è ricca; nel pomeriggio chi in passeggiata fino al santuario di Montalbano, che vigila sul paese, chi a chiaccherare in compagnia. Alla sera tutti alla Ganzega, a guardare ammirati antichi mestieri, biciclette di un tempo in cui qualsiasi professione, dal medico all’arrotino, al pompiere, utilizzavano esclusivamente questo mezzo di trasporto. E poi dentro le corti, sotto i portici, per assaggiare le tante specialità proposte e tornare poi ai camper per finire la serata in allegria.
Domenica c’è ancora chi ha voglia di un giro in bici, chi ritorna in paese per assistere alle varie manifestazioni proposte dal Comune di Mori e dalla Pro-Loco ed assaggiare altri caratteristici piatti.
Nel pomeriggio c’è chi pensa già alla partenza, chi, tornato in piazza, assiste commosso ad una rappresentazione in costume che racconta, con grande intensità, il dramma della prima guerra mondiale vissuto dalle popolazioni della Val Posina; la drammaticità degli episodi raccontati e la forza interpretativa degli attori coinvolge emotivamente un pubblico ammutolito e attento, quasi che quello che viene raccontato stesse davvero accadendo adesso. I colpi di cannone, le canzoni degli alpini, il dramma di un popolo costretto ad andare a combattere quelli che fino a ieri erano semplicemente i propri vicini, con i quali esistevano rapporti di amicizia, di parentela, di scambi commerciali; la tragedia dell’esodo forzato, della fame e delle malattie, per non parlare dei tanti che non hanno fatto mai più ritorno. La guerra vista da chi l’ha subita, quella che non si legge sui libri di storia, fatta di dolore, miseria e morte, non di proclami ed improbabili eroi; quella che è giusto conoscere e ricordare.
Alla sera la maggior parte degli equipaggi si avvia verso casa, mentre qualcuno resta per un’ultima passeggiata gastronomica e poi assistere, comodamente seduti sulle loro poltrocine fuori dal camper, allo spettacolo pirotecnico, che segna la fine di una manifestazione che ha saputo coniugare gastronomia, tradizione e storia.
Alla prossima !